Articoli filtrati per data: Mercoledì, 18 Marzo 2020

Ovvero altri 200 i posti per la rianimazione e di un paio di migliaia in generale di sub rianimazione e per gli ospedalizzati non gravi». Lo ha confermato il governatore Musumeci A chi ha chiesto quando arriverà il picco nell'isola l'assessore Razza ha risposto: «Ci sarà, ancora deve arrivare. Ma noi ci faremo trovare pronti»,Nello Musumeci si sbilancia: «Obiettivamente temiamo il peggio che, secondo gli esperti, potrebbe essere alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima». " Se le ipotesi del Governo sul picco in Sicilia fossero vere il sistema siciliano saprà rispondere, ma è improbabile che ci si arriverà» Intanto il Governo Regionale  ha siglato un contratto con un’azienda ennese di presidi sanitari, che riconvertirà la produzione dedicandola «esclusivamente a dispositivi di protezione individuale». Verranno prodotte circa 5000 mascherine al giorno ma si produrranno camici e tute sanitarie così come confermato dall'assessore Razza. A questo proposito decine i contatti con imprenditori siciliani disposti a essere della partita. «Particolarmente interessante» è definita l’ipotesi di «una produzione industriale nel Catanese».

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«Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento». E’ quanto si legge nella nota pubblicata dal Ministero dell’Istruzione per offrire chiarimenti e supporto alle istituzioni scolastiche sulla didattica a distanza.«La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l'insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati», si legge nel documento.

 

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Questo l'hashtag che ormai da giorni i Volontari della Misericordia di Regalbuto urlano alla cittadinanza regalbutese e non solo, per far fronte al contenimento e alla gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 il quale oggi riversa l'intera Nazione. Sono giorni difficili quelli che stiamo attraversando, ma la voglia e il bisogno di aiutare il prossimo cui vestono i Volontari della Misericordia di Regalbuto,supera qualsiasi cosa.In momenti come questi, di emergenza e grande paura, i Volontari giallo ciano, non si arrendono, restano accanto soprattutto ai più deboli , continuando a garantire assistenza e vicinanza. Restano Operativi, oggi più che mai, creando una catena di solidarietà che continua ad aiutare anziani, disabili e non solo, per il bene comune. Sala operativa attiva h24, informativa, trasferimenti, trasporti emodializzati, disbrigo beni primari, supporto farmaci e spesa, sono i servizi che la Misericordia offre, senza sosta, alla cittadinanza soprattutto in questo particolare momento cui si sta vivendo. Come afferma il Governatore della Misericordia Santo Cantali "Quella che stiamo attraversando oggi è una sfida contro il Coronavirus e se vogliamo vincere, serve l'aiuto di tutti Noi. Noi Misericordia, ci siamo e restiamo al servizio della popolazione. Siamo persone umili, persone che hanno scelto di aiutare gli altri in qualsiasi situazione" e aggiunge " La paura non ha volto, sappiamo il rischio che corriamo, ma oggi il nostro Paese ha bisogno anche di Noi. Siamo vicini a Tutti i nostri Confratelli, che da settimane sono impegnati a vincere questa sfid

 

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