Articoli filtrati per data: Sabato, 21 Marzo 2020

Sono oltre 3500 i medici che hanno risposto all'appello del Governo. Ne ha dato notizia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui social facendo il punto della situazione. "Ieri abbiamo lanciato un appello straordinario per creare una task force di 300 medici che possano operare nelle strutture sanitarie regionali, rafforzando l’azione di chi in queste ore è esposto in prima linea a combattere contro il Covid-19.È una delle risposte messe in campo per raccogliere il grido di allarme lanciato dagli ospedali delle Regioni e delle Province maggiormente colpite, dove medici, infermieri e volontari stanno lavorando senza sosta in condizioni difficili per assistere i malati.Il bando online (https://medicipercovid.protezionecivile.it) scadrà questa sera alle 20.00 ed è aperto a tutti i medici del Servizio sanitario nazionale, strutture convenzionate e liberi professionisti.Sono già oltre 3.500 i medici che hanno risposto all'appello, un numero che sta crescendo di ora in ora.Un forte segnale di solidarietà e di spirito di servizio che testimonia ancora una volta il coraggio straordinario della comunità nazionale. In un momento così difficile, questa è l'ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri.

Grazie a tutti, eroi in camice bianco.

Pubblicato in politica

Una continua lotta con gli altri e per se stessa nella Sicilia degli anni cinquanta e sessanta. Il perenne contrasto tra povertà e agiatezza, pregiudizio e solidarietà, una surreale antitesi tra ignoranza e voglia di conoscenza. Un viaggio esplosivo in periodi e luoghi dimenticati, tra sacrifici e dolori che oggi appaiono tanto lontani ma che invece sono sempre accanto a noi sotto diverse vesti. Questa è la storia di Angela, una donna non più giovane che scava tra i ricordi, dai quali riemergono particolari e fatti incresciosi della sua infanzia e della sua adolescenza. L'incontro in collegio con una suora, che non usa con lei né gentilezza né buone maniere ma solo violenza fisica e verbale, segnerà il suo cammino. Una denuncia sociale che ha saputo descrivere con evidente crudezza e altrettanto coraggio. E poi l'adolescenza, violata da uno zio pedofilo e una madre assente. Tutte le donne che incontreremo dovranno prima o poi fare i conti con la violenza, soprattutto quella maschile. Il romanzo, in tutta la sua complessità, pone l'accento sul rapporto madre figlia che, al di là degli schemi sociali, non sempre si rivela idilliaco. 

Pubblicato in cultura e spettacoli

I sindaci dei comuni di Agira,Assoro,Nissoria e Leonforte hanno indirizzato una lettera alla presidenza della Regione con la quale si chiedono misure straordinarie per contenere l'emergenza che vive il territorio. "Troppo tempo per un tampone, troppo tempo per contattare le persone da quarantena, i Comuni non riusciamo a far fronte al controllo del territorio perchè privi di mezzi, personale e informazioni. Vogliamo subito misure straordinarie.

Ad oggi esistono solo 12 posti letto malattie infettive, 1 struttura complessa, 5 posti letto APN, tutti sull’ospedale di Enna. Insomma, se il nord è stato un disastro il sud può essere ancora peggio. Bisogna correre ai ripari subito e bisogna fare in modo che l’ASP e l’assessorato Regionali varino misure straordinarie che ancora non si sono viste.

Abbiamo già visto realizzare in tempi brevissimi ospedali da zero, attrezzare reparti, predisporre macchinari, assumere personale in tempo zero. Bene abbiamo anche le strutture che sono pronte a fare ciò e potrebbero trovare una destinazione nuova e utile. L’ospedale di Leonforte è sostanzialmente pronto e vuoto, basta volerlo e spendere meno soldi e dove servono. Ci sono reparti nuovi, ci sono centinaia di posti disponibili, mense, laboratori, ambulanze, si possono in poco tempo attrezzare reparti di rianimazione di terapia intensiva e farlo diventare un punto di eccellenza in questo campo. Ad oggi quello che forse manca è la volontà di farlo".

Documento a firma di:
Maria GrecoGreco (Agira), Licciardo AntonioLicciardo (Assoro), Carmelo BarberaBarbera (Leonforte), Armando Glorioso (Nissoria).

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La nostra Banca rimane operativa, pur con le necessarie cautele. Inizia così il comunicato apparso sui social a cura della Bcc La Riscossa di Regalbuto. La quale ha scelto di tutelare i propri clienti e il personale con il comunicato che di seguito leggerete.

"Nell’interesse della tutela del personale e dei clienti della Banca, al fine di evitare assembramenti, l'accesso nelle nostre filiali è consentito solo per operazioni urgenti, inderogabili e che non possono essere svolte tramite i canali alternativi. In questi casi, ricordiamo che la permanenza in filiale è concessa solo per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle operazioni bancarie. Vi ricordiamo, inoltre, che il numero degli utenti consentito nella sala d’attesa è subordinato alla possibilità di mantenere la distanza di sicurezza.I locali delle nostre filiali e del Centro Direzionale di Regalbuto sono disinfettati e sanificati con cadenza settimanale.Nel comune interesse, i nostri sportelli sono stati dotati di appositi separatori sanitari, installati allo scopo di evitare il rischio di contagio per aerosol."

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Le persone entrano ordinatamente rispettando il turno e mantenendosi distanti gli uni dagli altri. Quasi tutti con le mascherine ( di ogni tipo). Nei carrelli acqua, generi di necessità quali detersivi, tovaglioli, carta igienica , candegina ma soprattutto alimenti : pasta,pane carne , surgelati. " Manca l'acqua minerale " dice un cliente con il carrello pieno di confezioni. Vuoto invece lo scaffale con le bottiglie di alcool denaturato. L'invito a non  fare la spesa tutti i giorni è stato colto dai regalbutesi che oramai hanno preso coscienza del grave pericolo di trasmissione del virus isolando sempre di più la città dagli altri paesi dell'interland. Non bisogna però mollare la presa. Sono aumentati i controlli lungo le strade e si vive sempre di pià la vita familiare. C'è un dato però che non bisogna sottovalutare ed è di natura psicologica. Riguarda i nostri ragazzi costretti a stare a casa in regime di clausura svolgendo una vita sociale completamente nulla. Per fortuna ( questa volta è il caso di dirlo) smartphone e computer consentono di collegarsi in video con i propri amici per scambiare qualche chiacchiera nel chiuso delle loro camerette. Anche la scuola non fa mancare la propria presenza. I docenti quotidianmante di collegano con i propri alunni per la lezione assegnando i compiti ( a volte esagerando) per non perdere il contatto coi libri. E' su questi ragazzi che bisogna puntare l'attenzione  per evitare che i lunghi giorni che  ci separano dalla completa liberazione dal virus creino in loro frustrazioni e senso di alienazione.

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Saranno ancora giorni difficili ma cruciali. C'è un dato che ci conforta : il contagio in Sicilia sta rallentando grazie alle misure restrittive adottate.Coronavirus, team di ricercatori dell'università: "Il contagio sta rallentando ed è grazie alle restrizioni"
Un gruppo di studiosi ha messo a punto un modello statistico che consente di analizzare l'andamento della diffusione del Covid-19. Sull'isola il trend è migliore che nel resto del Sud: il numero dei contagiati raddoppia infatti meno velocemente e le misure di contenimento sembrano dunque essere efficaci. E' quanto pubblicato da Agrigento Notizie in un articolo che ha riportato la ricerca fatta Coronavirus, team di ricercatori dell'università: "Il contagio sta rallentando ed è grazie alle restrizioni"
da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’università di Palermo. Coronavirus, team di ricercatori dell'università: "Il contagio sta rallentando ed è grazie alle restrizioni"
Dallo studio, basato sui numeri dei contagiati forniti quotidianamente dalla Protezione civile, viene fuori che nell’Isola, se tra il 24 febbraio ed il 12 marzo il numero dei malati raddoppiava ogni 2,7 giorni, in quello successivo, cioè tra il 12 ed il 19, il raddoppio è avvenuto invece ogni 4,5 giorni. Più tempo passa perché i numeri si moltiplichino per due e più si riesce ad evitare un collasso delle strutture sanitarie, inadeguate per gestire un contagio di massa.Coronavirus, team di ricercatori dell'università: "Il contagio sta rallentando ed è grazie alle restrizioni"
Il trend della Sicilia è peraltro migliore rispetto a quello del resto del Meridione, dove tra il 24 febbraio e l’8 marzo, il raddoppio dei casi positivi al Coronavirus avveniva ogni 2,2 giorni, mentre tra l’8 ed il 19 è avvenuto ogni 3,7 giorni. In base alle rilevazioni di ieri, se si guarda all’intero Paese, inoltre, il raddoppio è avvenuto ogni 5,5 giorni (succedeva ogni 2,1 tra il 24 febbraio ed il primo marzo).I numeri purtroppo sono numeri e dunque se da un lato ci dicono che siamo sulla strada giusta dall'altro ci invitano a non mollare continuando anche per le prossime settimane a evitare di uscire da casa persistendo nel comportamento di distanziamento sociale e quasi di clausura che Coronavirus, team di ricercatori dell'università: "Il contagio sta rallentando ed è grazie alle restrizioni"
sarà pure molto difficile da reggere, ma può essere confortante sapere che almeno sembra dare dei frutti.

 



 

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