Articoli filtrati per data: Sabato, 28 Marzo 2020

Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. Lo ha deciso il governo Musumeci, riunito  a Palazzo Orleans, in seduta straordinaria e urgente."Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati. In queste settimane di paralisi - aggiunge il governatore - sono cresciuti a dismisura nella nostra Isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat.Le risorse - continua Musumeci - verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione - si legge nella delibera - dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria”.

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Due iniziative , due modi per non lasciare indietro quei studenti in difficoltà che non possono seguire le lezioni on line, e un aiuto alle famiglie più bisognose. Così l'amministrazione comunale in concerto con tutti i gruppi consiliari di Regalbuto per venire incontro alle persone  e famiglie che da questa crisi dettata dal Coronavirus e della mancanza di lavoro sono in difficoltà. " Ci stiamo sforzando di contribuire in ogni modo- scrive il Sindaco Francesco Bivona - affinché nessuno, sopratutto a scuola, resti indietro.Per questo di concerto con il Vicesindaco Giaggeri che si occupa di pubblica istruzione e la Preside Prof.ssa Giuffrida, questa mattina abbiamo autorizzato una ulteriore spesa per l'acquisto di un Tablet per gli studenti che si trovano in difficoltà e non possono sostenere spese per dotazione tecnologica.In aggiunta alle risorse messe a disposizione dalla Regione Siciliana, un ulteriore importante contributo economico del nostro comune permetterà quindi di estendere la platea dei ragazzi anche accederanno alla formazione a distanza acquistando dei tablet da consegnare in comodato gratuito con scheda e connessione.

" Non è il tempo delle medaglie, ma della solidarietà e dell’unione. - scrive Bivona -In queste settimana stiamo assistendo ad una comunità coesa e più forte. Ogni iniziativa è sostenuta da tutti.A partire da tutti i consiglieri comunali indistintamente, che ringrazio e che ci hanno dato il massimo supporto appoggiando ogni provvedimento emesso in questo momento senza alcuna distinzione di maggioranze o opposizioni, condividendo appieno tutta l’azione svolta.Ed è in questi momenti che si vede anche la forza di una comunità  dei singoli cittadini, che già stamattina hanno riempito i carrelli dei volontari dell’Avas  della Misericordia di Regalbuto.E ringrazio anche
- Il Mulino Paratore per aver donato la farina
- L’Oleificio Baio per avere donato olio
- La ditta Mondo Plast per aver donato DPI e d altro materiale alla Polizia Municipale
- La ditta Soaplast anch’essa a disposizione con DPI per chi si trova in prima linea.

 

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Una delle precauzioni igieniche  alla quale dobbiamo per forza abituarci è l'uso dei guanti monouso. E' bene tenere a casa una scorta di questi guanti anche perchè è la stessa parola che lo indica: guanto usato una sola volta. Come tale ogni volta che andiamo a fare la spesa nei supermercati e afferriamo il carrello e gli alimenti in genere , comprese le monete per poi pagare alla casse, è necessario buttare i guanti che abbiamo usato. Perchè questi guanti non si possono ne lavare ne riutilizzare al pari delle mascherine che dopo l'uso dovranno essere buttate nella indifferenziata. Utilizzare guanti in lattice monouso per contrastare il coronavirus è sicuramente un fattore importante poiché possono essere una barriera efficace ma come e quando utilizzarli e quando invece farne a meno? Proviamo a fare il punto. I guanti monouso in lattice sicuramente sono da utilizzare perché servono a contrastate il contagio ma solo se sappiamo come utilizzarli e come toglierli, altrimenti il loro utilizzo viene vanificato. Vanno utilizzati quindi in modo corretto facendo molta attenzione a non toccare il lato che è stato a contatto con oggetti, ecc altrimenti tutti i batteri e virus che non abbiamo toccato prima li veicoliamo tutti in un colpo. I guanti monouso servono a prevenire le infezioni a patto che: non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi , prima e dopo aver indossato i guanti. La procedura dice di rimuovere il primo guanto afferrando la parte esterna del guanto sul polso e sfilandolo in modo tale da rovesciarlo una volta rimosso. Rimuovere quindi il secondo guanto facendo scivolare le dita della mano non protetta all'interno del polso del guanto sfilandolo in modo tale che sia rovesciato. Dopo aver rimosso i guanti procedere a lavare le mani in quanto l'utilizzo degli stessi non è garanzia al 100% di protezione totale dalla contaminazione.Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), bisogna stare attenti a seguire tutte le precauzioni del caso. In alcuni contesti lavorativi, i guanti “sono necessari, come per esempio per il personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti”, è il parere dell’Iss riportato nelle raccomandazioni. Quindi lo ribadiamo: lavarsi bene le mani prima e dopo e soprattutto  i guanti non devono essere riutilizzati e non bisogna toccarsi con esse bocca,occhi e naso. Un ultima cosa è utile dirla specie per chi con gli stessi guanti è costretto a prendere alimenti e contante  per pagare la spesa. E' secondo noi opportuno evitare lo stesso contatto degli alimenti e del contante.

Vi rimando per maggiori informazioni ad uno dei tanti articoli che servono ad approfondire l'argomento . Leggi qui

 
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C'era da immaginarlo e del resto l'attuale situazione conferma che ci vorrà del tempo affinchè si possa dire che siamo fuori pericolo. Per esempio i vaccini. Si ipotizza un anno e forse più prima che vengano testati e messi in produzione, il fatto che le attività potranno ricominciare lentamente ma con estreme prudenza perchè , nonostante il calo del picco ( quando arriverà), il virus continuerà a trasmettersi nell'uomo. Quindi l'annuncio che dal 3 aprile le scuole non riapriranno. Ma , secondo noi, dichiarato dal Governo valido l'anno scolastico, si può ipotizzare che il ritorno nelle aule potrebbe ulteriormente allungarsi.

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Sabato, 28 Marzo 2020 11:20

Matteo Renzi. Riapriamo tutto.

Il senatore Matteo Renzi insiste sull'urgenza di riavviare al più presto le attività produttive che sono state sospese con l'ultimo decreto del governo, per limitare i contagi di coronavirus in Italia: "Questo virus ci farà ancora male. Non per settimane, per mesi e mesi. Il vaccino non c’è e se andrà bene torneremo ad abbracciarci tra un anno, se andrà male tra due…". È l'allarme lanciato ancora una volta dal leader di Italia viva, in una lunga intervista ad ‘Avvenire', che chiede di riaprire entro Pasqua le scuole, i negozi, le chiese e le librerie. Per l'ex segretario dem gli italiani dovrebbero imparare a convivere con il virus.

L'ex premier aggiunge: "Riapriamo. Perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il virus". Per il senatore di Scandicci "bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora. Sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare. I tentacoli dell’usura si stanno allungando minacciosi specialmente al Sud. Senza soldi vincerà la disperazione e si accende la rivolta sociale. I balconi presto si trasformeranno in forconi; i canti di speranza, in proteste disperate".


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Lo comunica l'Oasi stessa.
"Oggi i pazienti e gli operatori ai quali è stato riscontrato il contagio da Covid-19 presentano un quadro clinico che non desta particolari preoccupazioni, manifestando una sintomatologia con forma lieve o moderata.Non si registrano al momento casi di persone con stato di salute severo o insufficienza respiratoria grave. Risultano attualmente ricoverate in altri ospedali, tre persone, delle quali due saranno dimesse presumibilmente tra oggi e domani.
Per quanto riguarda il fabbisogno dei dispositivi di protezione individuale, criticità che si registra in tutta Italia, sono arrivati in questi giorni, e anche stamani, altre mascherine e diverso materiale sanitario per consentire agli operatori di lavorare in sicurezza. La quantità al momento è sufficiente per proseguire nei prossimi giorni.
Nel frattempo si è in attesa di ricevere e acquisire ulteriori forniture anzitempo richieste. Nel pomeriggio di oggi inoltre, in Istituto, si è svolto un incontro tra i vertici aziendali dell’Oasi, il commissario per l’emergenza Giuseppe Murolo, il responsabile del Comitato per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, Antonio Candela, e il direttore scientifico dell’Istituto Neurolesi "Bonino Pulejo", Dino Bramanti, quest’ultimi inviati dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per monitorare e coordinare ulteriori azioni di prevenzione e contenimento del contagio da Coronavirus. “Abbiamo ritenuto, congiuntamente con gli membri del Covid- Team, di procedere all’impiego di dispositivi di telemedicina per portare le informazioni direttamente dal letto di casa, qualora qualcuno fosse a domicilio o in altre strutture non ospedaliere, agli operatori sanitari. Si tratta di monitoraggi che permetteranno di valutare anche un eventuale ricovero. Infine – conclude il professor Bramanti – le misure fino ad ora adottate dall’Istituto sono state assolutamente adeguate e applicate in maniera preliminare e preventiva, e ulteriormente affinate a seguito dell’insediamento del commissario Murolo”.
Il responsabile del Comitato per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, il dottore Antonio Candela, ha espresso parole di gratitudine per il personale sanitario dell’Irccs Oasi di Troina che sta operando con "grande abnegazione e spirito di sacrificio".

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