Articoli filtrati per data: Giovedì, 02 Aprile 2020

" La nostra gioventù ama il lusso,è maleducata,se ne infischia dell'autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d'oggi sono tiranni.Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente,rispondono male ai loro genitori. "

Socrate 469-399 A.C.

“Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”

La citazione è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.

"Non ho più speranza alcuna per l'avvenire del nostro paese se la gioventù d'oggi prenderà domani il comando,perchè è una gioventù senza ritegno e pericolosa. Quando ero giovane mi sono state insegnate le buone maniere e il rispetto per i genitori , oggi invece vuole sempre dire la sua ed è sfacciata. "

Esiodo vissuto 720 anni prima di Cristo.

"Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana. "

Un sacerdote Egizio 2000 anni A.C.

" Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta.Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...."

La citazione è stata scoperta in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia 3000 anni A.C.

Conclusione: non c'è nulla di nuovo sotto il sole! Bisognerebbe preoccuparsi di meno e occuparsi di più dei giovani. Specie ora al tempo del coronavirus durante il quale stanno dimostrando senso di responsabilità e in molti casi sono in prima linea tra il personale medico -infermieristico , nel volontariato , tra i militari etc. Si sente spesso dire che i giovani di oggi sono senza ideali, superficiali ed egoisti che pensano solo a se stessi. Invece non è così perchè loro  vivono il proprio tempo, quello di oggi. Un tempo che non può essere paragonato ad altri tempi . Un esempio per tutti è quello della capacità che hanno di velocizzare la scrittura e l'invio dei messaggi  dal loro smarfone e capire velocemente il funzionamento dei programmi del pc e le app dei cellulari. Quanti di noi che critichiamo i giovani saremmo capaci di farlo ? Ma questo è solo uno degli esempi che si possono citare come la loro capacità di viaggiare, muoversi,adattarsi ai nuovi ambienti etcc. Se avessimo un pò più di senso storico, non vivremmo in retromarcia, non cadremmo nel "complesso del gambero". Non saremmo "tarantolati" da inutili pensieri lagnosi. Saremmo più simpatici a tutti, a cominciare dai nostri ragazzi!

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Un piano straordinario per far ripartire lo sport a maggio, sempre che l'Italia si sia messa alle spalle l'emergenza coronavirus. È quello a cui sta lavorando il ministero dello Sport, come annunciato dal ministro Spadafora in una diretta Facebook: "Per poter ripartire da maggio, bisogna che in quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie", ha evidenziato, annunciando che il primo passo è stato la creazione di un fondo da 50 milioni di euro destinato ai collaboratori delle strutture sportive di base, partendo da quelli con un reddito inferiore ai 10 mila euro annui.

I dettagli della road map saranno discussi nei prossimi giorni, coinvolgendo i vertici dello sport nazionale. Spadafora ha infatti annunciato che venerdì incontrerà in videoconferenza i presidenti delle 5 principali federazioni sportive e che dal Coni riceverà "i suggerimenti di tutto il mondo sportivo, per capire quale sia stato l'impatto dell'emergenza sanitaria e cosa possiamo fare noi come Governo per aiutare questo mondo".Il ministro ha specificato che l'obiettivo di tali consultazioni è "avere tutti i dati che servono per lavorare a un piano che guardi subito alle esigenze del mondo sportivo, dalle grandi realtà alle piccole associazioni sul territorio".Spadafora si è anche soffermato sulla questione allenamenti, che continuano a rimanere fermi come qualsiasi altra attività soprtiva non agonistica: "Anche nel mondo dello sport bisogna continuare a osservare delle regole assolutamente rigide. Ora di fronte a noi abbiamo dieci giorni complicati e importanti, in cui possiamo fare la differenza per poi cominciare a vedere, dopo Pasqua, segnali ancora più netti e forti di cambiamento. Ecco perché nei prossimi dieci giorni saranno vietate tutte le competizioni sportive di ogni ordine e grado, ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio anche ai nostri atleti e quindi abbiamo vietato ogni tipo di allenamento in ogni tipo di struttura. Serve innanzitutto per tutelare loro stessi e tutti quanti noi. Non sono decisioni che prendiamo a cuore leggero, ma la responsabilità e' forte".

Pubblicato in sport

Una telefonata ai nove prefetti dell'Isola per esortali a intensificare la presenza delle Forze dell'ordine nei centri urbani, con sanzioni gravissime nei confronti di chi si fa trovare in giro senza avere una giustificazione accettabile. L'ha preannunciata il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo nel corso della trasmissione Omnibus in onda su La7.
«Sono molto preoccupato - ha affermato il governatore - per l'atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud, e in particolare quella della Sicilia, negli ultimi giorni. Finora abbiamo osservato rigorosamente le norme, secondo cui bisogna restare a casa. Ma ora c'è una sorta di 'liberi tutti', con l'errata consapevolezza che il peggio sia passato e con il fatalismo tipico e l'aria scanzonata di noi meridionali che ci possiamo concedere anche il lusso di un passeggiata di un'ora. Chi fa questo è un irresponsabile che mette a rischio la propria vita e quella degli altri».
E ancora: «Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare».
Musumeci ha ricordato le misure fin qui disposte e comunicato gli ultimi dati sulla diffusione della pandemia in Sicilia. «Abbiamo adottato, fin dall'inizio - ha puntualizzato - una linea di rigore che finora ha pagato, ma sappiamo benissimo che il picco deve arrivare e lo aspettiamo per la metà di aprile. Abbiamo finora 1.718 positivi, 72 pazienti in terapia intensiva e 86 guariti e abbiamo registrati 88 perdite con quattro zone rosse».
Tra i provvedimenti, la limitazione degli ingressi dallo Stretto di Messina: «Da diverso tempo - ha ricordato il governatore - abbiamo limitato gli accessi nell'Isola anche con i traghetti che da 24 sono passati a 4 corse giornaliere. Siamo fermamente convinti che le due settimane che arriveranno saranno quelle determinanti ed è in questo momento che bisogna tenere alta la guardia. Abbiamo anche limitato - ha spiegato Musumeci - le corse dei treni e gli aerei arrivano soltanto da Roma Fiumicino. Dobbiamo convincerci che, in questo momento, ogni siciliano deve rimanere dove si trova».
Infine, il tema dei dispositivi individuali di protezione, che sono insufficienti per le esigenze degli operatori sanitari duramente impegnati per contenere la diffusione del contagio e assistere i pazienti ricoverati negli ospedali siciliani. «L'unità di crisi nazionale - ha concluso - si era presa l'incarico di distribuire alle periferie il materiale di protezione, ma anche i ventilatori, necessari per realizzare i posti di terapia intensiva. Sono arrivati in maniera insufficiente e inadeguata. Ci sono stati degli errori iniziali, che hanno creato un diffuso malessere soprattutto tra gli operatori sanitari e di cui adesso è bene non si parli, perché in tempo di guerra non si fanno processi».

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Coronavirus, via a screening ematico al Policlinico di Catania
Catania è possibile individuare la presenza di anticorpi del Covid-19 nel sangue, con una risposta in 15-20 minuti, grazie allo screening ematico, un metodo già testato in Cina, avviato nel laboratorio di ricerca del Policlinico universitario. "Il dato ottenuto con l'analisi del sangue su anticorpi IgG e IgM - spiega il prof. Nunzio Crimi, ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio - ci permette di avere un quadro clinico più completo e soprattutto di definire i casi di polmonite da Covid da quelli no-Covid e di individuare i soggetti asintomatici. Il laboratorio può effettuare anche 100 dosaggi al giorno e ha già avviato una collaborazione con i reparti Malattie infettive del San Marco e di Medicina d'urgenza del Policlinico. Lo screening ematico - sottolinea il prof. Crimi - ci permette di ottenere una risposta in 15-20 minuti sulla presenza nel sangue degli anticorpi IgG e IgM rivolti al Covid-19. Questo dato non sostituisce, ma si integra con quello del tampone. + molto utile perché in tempi brevi possiamo effettuare una diagnosi da Covid-19, aumentando così la sensibilità diagnostica. E ci consente, inoltre, un migliore monitoraggio dei pazienti affetti da Covid e anche di individuare i soggetti asintomatici perché il dosaggio mi consente di classificare e di definire l'ipotesi di positività del soggetto asintomatico. Ovviamente - sottolineare il prof. Crimi - il dato dello screening ematico si aggiunge agli altri per un quadro clinico più completo e quindi al dato epidemiologico relativo ai contatti con altre persone positive; al dato sintomatologico (febbre alta, astenia, dolori muscolari, rinocongiuntivite, mal di gola, affanno respiratorio nella fase più acuta); al dato del laboratorio, il tampone; all'esame radiologico, la tac al torace".

fonte CataniaToday



 

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Non c’è trasmissione aerea del virus, ma solo tramite il contatto con le goccioline di saliva da una persona infetta. A ribadirlo è ancora una volta l’Organizzazione mondiale della sanità, che in uno studio analizza le forme di trasmissione del coronavirus, confermando che esso passa solo attraverso le goccioline respiratorie che una persona infetta proietta quando starnutisce o tossisce. Non vi sono prove, in pratica, di trasmissione nell’aria.Va da sé, conclude l’Oms, che le mascherine non sono strettamente necessarie per chi si trova ad uscire di casa per un momento (cane, spazzatura…) e soprattutto raccomanda di lasciare quelle filtranti al personale sanitario e a chi lavora a stretto contatto coi malati.Le infezioni respiratorie, spiegano gli esperti nel documento, possono essere trasmesse attraverso goccioline di dimensioni diverse: quando le particelle di goccioline hanno un diametro maggiore a 5-10 μm vengono chiamate “goccioline respiratorie”; quando hanno un diametro di minore a 5μm sono “nuclei di goccioline”.

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Sono due le manovre su cui sta lavorando il governo. Da un lato, si sta pensando nell'immediato alle imprese con un maxi-piano per aumentare le garanzie pubbliche e dare liquidità, anche alle aziende più grandi, per oltre 500 miliardi. E dall'altro, si sta cercando di predisporre un decreto, che arriverà a ridosso di Pasqua, che prevede interventi mirati per chi ha avuto più danni con l'emergenza Coronavirus, dagli autonomi alle piccole attività che hanno dovuto chiudere, che potrebbero vedere salire il bonus, alle famiglie, comprese quelle più in difficoltà e chi "non ha niente", che potrà chiedere il nuovo reddito di emergenza, per il quale il governo punta a stanziare fino a 3 miliardi.

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