Articoli filtrati per data: Lunedì, 20 Aprile 2020

Lunedì, 20 Aprile 2020 16:32

Maltempo.Allerta gialla in Sicilia.

Nelle prossime ora si aprirà una settimana instabile, a livello meteorologico, in particolare in Sicilia.Per tale motivo la Protezione Civile regionale ha diffuso l'allerta gialla in tutta l'isola per rischio idrogeologico a partire da stasera e fino a tutto il giorno 21 aprile durante il quale si prevedono rovesci e temporali diffusi. Ma il maltempo pare che dovrebbe continuare anche nei prossimi giorni con calo delle temperature,cieli coperti e pioggia. 

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Lunedì, 20 Aprile 2020 16:01

Consiglio Europeo. Col fiato sospeso.

Abbiamo voluto titolare " con il fiato sospeso" perchè la riunione del consiglio europeo di giovedì prossimo sarà decisiva sulle sorti sia dell'Italia che della stessa Europa.  In vista del cruciale Consiglio europeo di giovedì spunta, accanto alla proposta franco-italiana di un Recovery fund finanziato con emissioni di debito in comune, anche un piano messo a punto dalla Spagna. Si tratta di un fondo da 1.000-1.500 finanziato attraverso debito perpetuo dell’Ue che verserebbe ai Paesi sovvenzioni – non prestiti – in base all’impatto del Covid-19 sulla loro economia. Conte intanto prepara il suo intervento nel cosiglio europeo . " Serve tutta la potenza di fuoco dell'unione europea - insiste - attraverso l'emissione di titoli europei comuni." . La posizione dell'Italia , della Francia e della Spagna più altri 6 paesi dell'Eur è abbastanza nota , così come è noto il NO della germania e Olanda al Recovery bond. Cosa accadrà ? Difficile dirlo ma c'è il rischio poco infondato che l'Europa si spezzi in due : da una parte i paesi del nord e dall'altra quelli del sud.

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Nessun nuovo contagio e zero decessi per il Covid-19 nelle ultime 24 ore a Napoli: lo riporta il resoconto giornaliero del Comune, aggiornato alle ore 11 di lunedì 20 aprile. Resta invariato, quindi, il numero dei casi positivi di coronavirus complessivamente registrati nel capoluogo campano dall’inizio dell’emergenza: 833. Come quello delle vittime, 52: è il quarto giorno consecutivo senza nuovi decessi. Anche il sindaco Luigi de Magistris ha condiviso la notizia con una storia sul suo profilo Instagram. In tutta la Campania sono 4074 le persone risultate positive al covid, 45 in più rispetto alla giornata di ieri.

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Lunedì, 20 Aprile 2020 15:34

Torneranno i cinema drive in? ( Agi)

Gli esercenti del cinema sono favorevoli all'idea di rilanciare il settore in estate attraverso arene e drive-in, come suggerito nei giorni scorsi dal presidente di Anica Francesco Rutelli.

 "Ne stiamo parlando a livello di associazione nazionale, drive-in e arene possono riportare la gente al cinema, essere un volano per tutta la filiera, fino a quando non riusciremo a riaprire noi, a settembre o ottobre", dice all'AGI Pierluca Sforza, membro del direttivo di Anec Lazio e gestore a Roma di quattro strutture, Intrastevere, Odeon, Tibur e Lux.

Le proiezioni all'aperto consentirebbero di superare eventuali restrizioni della fase 2 per il distanziamento sociale e la prevenzione del contagio. Sforza sottolinea che sarebbe "più semplice far rispettare le distanze rispetto alle tradizionali sale".

I biglietti potrebbero essere venduti e acquistati online. Il lavoro viene portato avanti da Anec nazionale, con un confronto continuo con il Mibact. "Stiamo facendo dei progetti nelle più grandi città d'Italia - spiega Sforza - a Roma tre o quattro. L'arena più importante è certamente l'arena a CineVillage a Talenti, che già prima della pandemia avevamo iniziato ad impostare e già fatta gli altri anni.

Quella a Piazza Vittorio è un'altra. E poi c'è il discorso dei drive-in, che garantiscono le distanze sociali. Il problema in questo caso riguarda i film, che non sono usciti da febbraio in poi, ma stiamo parlando anche con distributori e con Rutelli per avere delle anteprime o qualche evento spot". Dunque il tavolo è aperto. "Stiamo individuando dei planning utili per tutti sulle capienze delle arene o drive-in, sui costi, se potrebbero esserci degli sponsor".

Si valuta la possibilità di sfruttare l'area del laghetto a ponte Milvio, Caracalla, che ha spazi molto grandi, l'area del laghetto dell'Eur. "Bisogna dislocarne 3 o 4 a Roma e poi replicare lo stesso progetto in tutta Italia", aggiunge Sforza. Con la consapevolezza che sarà importante anche la collaborazione con il settore pubblico.

"Le arene non possono essere gestite tutte dalle associazioni", dice l'esercente. E ricorda: "Farci aprire le sale a luglio senza film e distanziamenti sarebbe solo deleterio". 

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( AGI) . Il settore dei pubblici esercizi - bar, ristoranti, pizzerie, catene di ristorazione, catering, discoteche, pasticcerie, stabilimenti balneari - con 30 miliardi di euro di perdite è in uno stato di crisi profonda, con il serio rischio di veder chiudere definitivamente 50.000 imprese e di perdere 300 mila posti di lavoro. È quanto sostiene la Fipe-Confcommercio, che sottolinea: "A conferma di questo già molti imprenditori stanno maturando l’idea di non riaprire l’attività perché le misure di sostegno per il comparto sono ancora gravemente insufficienti e non si intravedono le condizioni di mercato per poter riaprire". 

Per la Fipe, gli interventi sin qui messi in campo dal Governo sono solo una risposta parziale: la liquidità non è ancora arrivata, la garanzia al 100% dello Stato per importi massimi di 25.000 euro è una cifra lontanissima dalle effettive esigenze delle imprese per far fronte agli innumerevoli costi da sostenere, la burocrazia rimane soffocante appesantendo addirittura le stesse procedure degli ammortizzatori sociali obbligando, di fatto, le imprese ad anticipare i pagamenti. Sulle tasse, inoltre, non ci sono state cancellazioni ma solo un differimento, per di più con la beffa di dover rischiare di pagare l’occupazione di suolo pubblico stando forzatamente chiusi e la tassa su rifiuti virtuali visto che di rifiuti non ne sono stati prodotti.     

 

“Con la riapertura del Paese – dichiara il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani - gli italiani rischiano di non trovare più aperti né il bar sotto casa, né la trattoria di quartiere. Per questo, chiediamo al governo e alla politica tutta un aiuto e uno sforzo in più per salvare un pezzo del nostro sistema produttivo che, con 85 miliardi di fatturato prodotto e 1.200.000 occupati, è un settore trainante del turismo e dell’economia del Paese". 

Per questo, Fipe-Confcommercio ha predisposto un pacchetto di richieste al Governo e alla politica per mettere in campo, con urgenza, misure che consentano la sopravvivenza di questo settore: risorse vere a fondo perduto per le imprese parametrate alla perdita di fatturato; moratoria sugli affitti: serve una compensazione per il periodo di chiusura e per il periodo di ripartenza cancellazione imposizione fiscale come Imu, Tari, affitto suolo pubblico e altre imposte fino alla fine del periodo di crisi e sospensione pagamento delle utenze. E poi: prolungamento degli ammortizzatori sociali fino alla fine della pandemia e sgravi contributivi per chi manterrà i livelli occupazionali e reintroduzione dei voucher per il pagamento del lavoro accessorio; possibilità di lavorare per asporto, come avviene in tutta Europa; concessione di spazi all’aperto più ampi nel periodo di convivenza con il virus, per favorire il distanziamento sociale e permettere agli esercizi di lavorare. Infine, un piano di riapertura con tempi e modalità certe condiviso con gli operatori del settore, per permettere a tutte le imprese di operare in sicurezza.

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