Articoli filtrati per data: Lunedì, 06 Aprile 2020

Agira . E.PA."Ho contratto forse il virus toccando soldi o prodotti che magari avevano toccato altre persone positive, non riesco a darmi altre spiegazioni, non avevo più gusto, nè olfatto e mi stancavo facilmente. Adesso sto bene , voi state a casa, perchè la vita può stravolgersi in un solo istante". Nel primo pomeriggio di oggi, abbiamo fatto una chiacchierata con l'agirino Carmelo Ariti, da più di una settimana ricoverato a Enna, in buone condizioni. Carmelo ha avuto sintomi da coronavirus ma è in attesa dell'esito del tampone.
- Quando hai sentito i primi sintomi?
"Era circa il 20-21 marzo, iniziavo ad avere poco appetito, perdita di olfatto, di gusto, anche di fronte a piatti prelibati, poi mi è salita la temperatura".
- E poi?
"Dopo qualche giorno, salivo le scale per andare in mansarda e accusavo stanchezza, il campanello d'allarme più grosso l'ho avuto mentre facevo la doccia, anche in quell'occasione facevo fatica, qualcosa non andava. Accusando anche problemi nella respirazione, abbiamo deciso di optare per il ricovero in ospedale".
- Quando ti sei ricoverato?
"Il 29 marzo".
- Sei positivo, hai ricevuto l'esito?
"No, non ancora".
- Il tuo quadro clinico sarà da paziente Covid?
"Sì, ho avuto quei sintomi e mi curano da paziente Covid".
- Adesso come stai?
"Bene, potrei andare a lavorare, qui in ospedale dopo qualche giorno di lieve difficoltà, mi sono subito sentito bene. Potrei tornare a casa ma chiaramente c'è un percorso da seguire ed è doveroso rispettarlo".
- Come si vive in quel reparto, all'Umberto I di Enna?
"Devo dire che i medici e gli infermieri sono eccezionali, di una professionalità unica, la pensavo diversamente prima, devo dire il vero, ed ora mi sono ricreduto. Ci sono infermieri che non vanno in bagno o non mangiano per undici ore per dedicarsi a noi e non togliersi di dosso le loro protezioni, sembrano imbustati. Un grazie di cuore a tutti loro".
- A distanza di ormai due settimane dai primi sintomi, come pensi di aver contratto il virus?
"Non lo so, devo dire il vero, non ho avuto contatti sin da quando si è deciso di chiudere tutto. Sono andato solo al supermercato e in farmacia. Forse toccando i soldi, o alcuni prodotti che prima aveva toccato qualcun altro positivo".
- Cosa consigli ai tuoi concittadini e a chi leggerà questa intervista, Carmelo?
"Di prestare molta attenzione, perchè in un attimo la tua vita si sconvolge, e involontariamente, senza nemmeno accorgertene. Paragono il virus a qualcuno che ti pugnala da dietro, non puoi difenderti. Quindi più state a casa, meglio è. Sono convinto che, facendo cautela e rispettando le regole, nel giro di un mesetto o poco più, potremo uscirne. Un abbraccio a tutti voi con la speranza che presto potremo liberarci da questo virus".

E.PA

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  1. ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge “Cura Italia”;
  2. non devono aver percepito altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020;
  3. non devono aver percepito, nel mese di marzo 2020, il Reddito di Cittadinanza;
  4. non possono cumulare l’indennità con le altre prestazioni e indennità di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del Decreto Legge “Cura Italia”.

Il rapporto di collaborazione per cui si presenterà la domanda:

  1. deve essere con Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate nonché con Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche; si sottolinea che le Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche devono essere iscritte, alla data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”, nel Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche tenuto dal CONI e che gli Organismi Sportivi devono essere riconosciuti, ai fini sportivi, dal CONI;
  2. doveva esistere già alla data del 23 febbraio 2020 ed essere in corso alla data del 17 marzo 2020 (data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”);
  3. non deve rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (liberi professionisti titolari di Partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335). 

La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva dalle ore 14:00 di martedì 7 aprile sul sito di Sport e Salute.

La procedura prevede tre fasi:

  • la prenotazione: per prenotarsi è necessario inviare un SMS con il proprio Codice Fiscale al numero che sarà disponibile da martedì 7 aprile su www.sportesalute.eu, (leggi qui l’informativa relativa alla privacy). Dopo aver inviato l’SMS, si riceverà un codice di prenotazione e l’indicazione del giorno e della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla piattaforma;
  • l’accreditamento: per accreditarsi è necessario disporre di un proprio indirizzo mail, del proprio Codice Fiscale e del codice di prenotazione ricevuto a seguito dell’invio dell’SMS;
  • la compilazione e l’invio della domanda: subito dopo l’accreditamento, sarà possibile accedere alla piattaforma, compilare la domanda, allegare i documenti e procedere con l’invio.

In attesa della pubblicazione della piattaforma, ti consigliamo di:

  • caricare sul tuo computer, tablet o telefono il pdf dei documenti che andranno allegati (documento identità, contratto di collaborazione o lettera di incarico o prova dell’avvenuto pagamento della mensilità febbraio 2020);
  • avere a disposizione i tuoi dati essenziali, tra cui: Codice Fiscale, recapiti di posta elettronica e telefonici, residenza e IBAN per l’accredito della somma;
  • disporre dei dati relativi alla tua collaborazione sportiva, tra cui: nominativo delle parti contraenti, decorrenza, durata, compenso e tipologia della prestazione;
  • conoscere l’ammontare complessivo dei compensi sportivi ricevuti nel periodo d’imposta 2019;
  • accertarti che il rapporto di collaborazione per cui intendi presentare la domanda di indennità rientri, ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministeriale, nell’ambito di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e che sia presso Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, oppure presso Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche;
  • verificare che sussistano tutti gli altri requisiti di legge richiesti (esempio: non avere diritto a percepire altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020, non essere pensionato, non essere co.co.co iscritto alla gestione separata INPS, non essere percettore del Reddito di Cittadinanza, etc.);
  • disporre del codice fiscale o della Partita Iva della Associazione/Società/Organismo Sportivo per cui si presta la collaborazione;
  • verificare, se collabori con un’Associazione o una Società Sportiva Dilettantistica, che sia iscritta al Registro del CONI;
  • verificare, se collabori con una Federazione Sportiva Nazionale, una Disciplina Sportiva Associata o un Ente di Promozione Sportiva, che sia riconosciuto dal CONI.

L’indennità sarà erogata direttamente da Sport e Salute sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di presentazione della domanda. Le indennità saranno erogate sino a concorrenza del fondo di 50 milioni di euro riconosciuti alla Società per l’erogazione delle indennità.

Per ricevere informazioni ulteriori, in attesa che la piattaforma sia online, puoi scrivere all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e seguire il canale Telegram: https://t.me/SporteSalute.

Consulta qui il Decreto

Pubblicato in sport

Un nuovo aiuto alle famiglie con figli dovrebbe arrivare nel prossimo decreto Cura Italia di aprile per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus. Tante le proposte al vaglio del Governo Conte, tra cui l’ipotesi appunto di un aiuto nuovo ai genitori.

Cos’è l’aiuto di cui parla la ministra Bonetti

L’annuncio arriva dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti, che ha spiegato di voler proporre un assegno straordinario per “tutti” i figli, da 80 a 160 euro per figlio, per offrire un ulteriore supporto alle famiglie in questa fame emergenziale da Covid-19.

“Si tratta di estendere quell’assegno di natalità che abbiamo introdotto nella Legge di bilancio solo per i nuovi nati 2020 a tutti i minori di 14 anni”. Un’estensione dell’assegno di natalità, quindi, il cosiddetto Bonus bebè.

Come funziona il Bonus figli. Leggi QUI

Pubblicato in politica
Lunedì, 06 Aprile 2020 07:05

Coronavirus. Compriamo e mangiamo italiano.

 Il Governo si appresta a varare il decreto che aiuterà le imprese nella difficile ripresa produttiva che si spera possa arrivare al più presto. Un aiuto economico essenziale però potrà arrivare dai nostri comportamenti quotidiani nell'acquisto di beni e alimenti. L'esperienza ci arriva dal dopo guerra: non c'era Amazon e i confini dei mercati erano territoriali per cui le persone acquistavano da aziende italiane. Oggi non è così perchè il mercato si è liberalizzato e la concorrenza - spesse volte sleale con le nostre imprese - si si è ampliata con la libera circolazione delle merci. Oggi però è essenziale dare una mano alla nostra economia e una delle maniere possibili è mangiare italiano, comprare italiano, viaggiare italiano, promuovere italiano. Non per ideologia, in questo caso… Per necessità assoluta! È un emergenza economica e finanziaria, questa, oltre che – purtroppo – sanitaria. Convinciamocene e traiamone velocemente le conseguenze! Almeno per questa fase così difficile e insidiosa gettiamo alle ortiche l’ esterofilia d’ accatto e acquisiamo un sano, temporaneo, spirito autarchico! Aiutiamo le nostre imprese, i nostri prodotti, i nostri negozi, i nostri supermercati, i nostri ristoranti, i nostri alberghi e AIUTEREMO NOI STESSI! Aiuteremo in questo modo i nostri agricoltori, le imprese ie artigiani e commercianti. Un gesto simbolico per dare forza al Paese e alle aziende italiane che in questa fase stanno fronteggiando l'emergenza Coronavirus. Ma anche un messaggio forte e immediato nella sua semplicità, veicolato con un linguaggio vicino a chi magari non segue i classici canali attraverso cui si articola il dibattito pubblico, come i più giovani.

Pubblicato in Dal Territorio

E' previsto per questa mattina il varo del decreto liquidità .Ieri sera fino a tardi c'è stato il confronto tra maggioranza e opposizioni sui punti sul decreto di liquidità che darà una boccata di ossigeno alle imprese nel momento in cui sarà possibile ripartire con la produzione.La dotazione del Fondo di Garanzia per le piccole imprese sale a sette miliardi. Per i prestiti fino a 25mila la garanzia dello Stato sarà al 100%, senza valutazione del credito. -Anche per prestiti fino a 800mila euro la garanzia è al 100%, ma con una valutazione della solvibilità. "La garanzia sarà al 90% per i prestiti fino a cinque milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia di Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid19", ha spiegato Patuanelli.Per i prestiti in questo schema è previsto un periodo di restituzione fino a sei anni e alcune semplificazioni burocratiche per un'erogazione rapida dei soldi, come la possibilità di presentare la certificazione antimafia anche successivamente al rilascio del prestito. È poi previsto che gli enti territoriali - le regioni e i comuni - che vogliono unire le forze per aiutare i territori e garantire le aziende locali possano contribuire con risorse proprie. L'ultima misura è per le banche che aiutano le imprese, con un intervento sui portafogli di finanziamenti per imprese a rischio. Tre i punti: l'aumento dell'ammontare massimo del portafoglio a 500 milioni; ammissione senza valutazione del merito di credito; garanzia al 90% sulle tranche junior, quelle più rischiose. L'altro tema è che ruolo debba avere la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Ieri il premier Giuseppe Conte ha convocato il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e l'ad di Cdp Fabrizio Palermo. Sui prestiti alle grandi aziende nel Mef si continua a preferire una soluzione che vede lo Stato dare garanzie attraverso la Sace, (che istituzionalmente si occupa di assicurare investimenti e commercio all'estero) scorporando quest'ultima da Cdp e facendola acquisire direttamente dal Mef. Ma il M5S non sarebbe favorevole. Ieri sera si è finalmente arrivati ad uno schema d'intesa: a dare garanzie sui prestiti alle grandi aziende e occuparsi della valutazioni sulla loro solvibilità sarà Sace, che però resterebbe una controllata di Cdp.

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