Articoli filtrati per data: Mercoledì, 08 Aprile 2020

Mercoledì, 08 Aprile 2020 10:58

I libri di GaE. Sette perle da leggere.

Altre sette “sorprese” per questo aprile 2020 contrassegnato dalla stasi e dal torpore quotidiano però propedeutici per una ripartenza diversa e più consapevole. Ci riallacciamo al periodo pubblicando un libro molto interessante di Pëtr Alekseevič Kropotkin dal titolo “La scienza moderna e l’anarchia”, una sorta di riflessione, riportiamo testualmente sui rapporti esistenti fra le nostre idee e la tendenza, ben distinta in questo momento, nelle scienze naturali, di spiegare i grandi fenomeni della natura con l’azione degli infinitamente piccoli, laddove non si vedeva prima che l’azione delle grandi masse, e nelle scienze sociali, di riconoscere i diritti dell’individuo, mentre finora non si consideravano che gli interessi dello Stato. È la volta poi di “The Great American Novel” di William Carlos Williams, in inglese, un bellissimo metaromanzo ironico che un po’ prende in giro i romanzi americani del 900 sottolineandone le debolezze.
La battaglia delle donne ritorna in auge con “My own story” di Emmeline Pankhurst una sincera autobiografia che avverte “La lotta per la piena emancipazione delle donne non è stata abbandonata; essa è stata, per il momento, semplicemente sospesa. Quando il fragore delle armi cesserà [...] la richiesta verrà fatta di nuovo. Se non sarà accordata rapidamente, allora, ancora una volta, le donne prenderanno le armi che oggi hanno generosamente deposto. Non ci potrà mai essere una pace reale sulla terra finché alla donna, la metà materna della famiglia umana, non sarà data libertà nei consessi del mondo”.
L’intenzione è quella di pubblicarlo anche in italiano ma per ora accontentatevi di quella in inglese. Un romanzo straordinario, meraviglioso, scritto in maniera perfetta da Jack London che con il suo “The Jacket, the star rover” raggiunge, a parer nostro il massimo della sua bravura. Uno scritto tra l’altro sulla spiritualità e sulla forza delineato in prima persona da Darrell Standing, un professore universitario che sta scontando l'ergastolo nella prigione di stato di San Quentin per omicidio. I funzionari della prigione cercano di spezzare il suo spirito per mezzo di un dispositivo di tortura chiamato "la giacca"…
Le confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo, ricalcano il sentimento che proprio in questo periodo pervade gli italiani. Il romanzo racconta la vicenda di Carlo Altoviti, personaggio che narra in prima persona la propria vita trascorsa come patriota, ma soprattutto come uomo che ha vissuto la trasformazione della propria identità da veneziano a italiano.
Una serie di racconti di Joseph Roth, in italiano e Antic Hay di Aldous Huxley, in inglese, un romanzo allusivo e arguto che fornisce un forte contrappunto alla sua visione nichilista dell’umanità, conclude questa seconda tranche di aprile in attesa delle prossime due pubblicazioni: una vera e propria iniziazione per la casa editrice…
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Mercoledì, 08 Aprile 2020 10:07

Fase 2. Cosa ci aspetta dopo il 13 aprile ?

Se ne discute e si inizia a programmare la cosidetta fase 2. Partiamo dagli scienziati. " Chi pensa che finita la discesa c'è il liberi tutti si sta sbagliando" ( Borrelli) ; " Il virus continuerà a circolare tra di noi ancora per mesi".( Ilaria Capua). Cosa vuol dire ? Vuol dire che non ci liberemo delle mascherina, vuol dire che ognuno , specie le persone a rischio, dovranno mantenere alta l'attenzione per non incappare nel virus, vuol dire contingendare l'apertura delle aziende, vuol dire regolamentare l'ingresso nei negozi , così come del resto stiamo facendo per i supermercati, vuol dire tracciamento delle persone positive e  no alla riapertura della scuola a maggio. Riassumendo :Turni per lavorare e turni per entrare nei negozi. Distanza di sicurezza e dispositivi di protezione obbligatori per chi ha contatti con il pubblico.Le abitudini quotidiane dovranno cambiare in maniera radicale rispetto al passato. È la condizione per poter ripartire, dunque governo e scienziati sono certi che i cittadini accetteranno le nuove regole, così come hanno fatto per questa lunga quarantena. Ripresa «lenta e graduale», la strategia non cambia.

- Per far tornare in attività imprese, aziende e studi professionali le misure di sicurezza dovranno prevedere il minimo dell’affluenza negli uffici. Ecco perché bisognerà privilegiare lo smart working, mentre      per chi va in sede si dovranno prevedere turni alternati divisi per orario o per fasce giornaliere. 

- No a una riapertura di asili, scuole e università. Si tratta infatti di far muovere 12 milioni di persone: otto milioni e mezzo di studenti, un milione di docenti e uno di personale, più i genitori. Dunque se riparlerà a settembre.

Per tutti dunque un radicale cambiamento delle quotidianità che si rendono necessarie almeno fino a quando sarà in commercio il vaccino che potrà far riprendere la maggiore libertà di movimento anche se nulla o poco sarà come prima.

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"Coronavirus, deluso da risposta Ue": il capo (italiano) della ricerca europea lascia incarico per protesta

Aveva provato a concentrare le risorse della ricerca europea verso la lotta alla pandemia, e aveva anche elaborato una proposta per la Commissione Ue. Ma questi sforzi sarebbero stati osteggiati dai suoi stessi colleghi e non adeguatamente sostenuti a livello politico. Per questo, Mauro Ferrari ha deciso di lasciare il Consiglio europeo della ricerca, l'organo Ue che si occupa di fondi e linee guida per il settore scientifico: "Torno in prima linea", ha scritto in una lettera pubblicata sul Financial Times.

Ferrari si era appena insediato alla presidenza del Consiglio il primo gennaio di quest'anno, in un incarico che doveva durare quattro anni. "Sono rimasto estremamente deluso dalla risposta europea al Covid-19", scrive Ferrari, "per cio' che riguarda la completa assenza di coordinamento delle politiche sanitarie tra gli Stati membri, la ricorrente opposizione a iniziative di sostegno finanziario coeso, le pervasive chiusure unilaterali delle frontiere e la scala marginale delle iniziative scientifiche sinergiche".

Lo scienziato sottolinea: "Temo di aver visto abbastanza sia della governance della scienza, sia delle operazioni politiche dell'Unione europea. In questi tre lunghi mesi, ho effettivamente incontrato molte persone eccellenti e impegnate, a diversi livelli dell'organizzazione del Cer e della Commissione europea. Tuttavia, ho perso la fiducia nel sistema stesso. E ora i tempi richiedono azioni decisive, mirate e impegnate - un appello alla responsabilità per tutti coloro che hanno l'aspirazione di fare la differenza contro questa devastante tragedia". 

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Mercoledì, 08 Aprile 2020 07:24

Buco dell'Ozono. A metà aprile si chiuderà.

E' l'effetto della pandemia del covid-19. Strade vuote,fabbriche ferme, trasporti limitati e dunque molto meno inquinamento. Ciò sta provocando la chiusura dell'enorme buco dell'ozono che si era creato sulla terra. Non solo il Polo Sud, anche il Polo Nord ha il proprio buco nell’ozono. Lo confermano le nuove osservazioni condotte dai satelliti dell’Esa. Tuttavia, secondo l’analisi del German Aereospace Center (DLR), il buco si chiuderà tra pochi giorni, entro la metà di aprile.Scoperto di recente da una ricerca condotta dal Centro aerospaziale tedesco di Oberpfaffenhofen, poi pubblicata su Nature, il buco dell’ozono dell’Artico è un sorvegliato speciale. Tre volte più grande della Groenlandia esso non rappresenta una minaccia per la salute umana e si chiuderà a breve.A confermarlo è stata la nuova indagine del Centro aerospaziale tedesco basata sui dati del satellite Copernicus Sentinel-5P, che ha rivelato quando il buco si richiuderà. 

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