Martedi sera presso il cine-teatro Urania di Regalbuto sono andati in scena "Le Rane di Aristofane", una produzione della "Bottega del Pane" in collaborazione dell'"UTZ Rumori di fondo", con la regia di Cinzia Maccagnano. Uno spettacolo finanziato dall'Assessorato provinciale alla Cultura di Enna e fortemente voluto dall'Amministrazione comunale di Regalbuto guidata dal sindaco Francesco Bivona.L'evento teatrale è una parodia della decadenza politica e culturale dell'Atene dell'epoca del 405 a.C., ma soprattutto una riflessione sul teatro e sulla vita morale e sociale all'indomani della morte di Euripide e Sofocle, ultime guide intellettuali della polis. Protagonista è Dioniso, il dio del teatro. "Le Rane", pur con una vena comica festosa, di ispirazione lirica, parla con una tristezza sconsolata del vuoto culturale di quel tempo."Di grande interesse la contaminazione espressiva tra antico e contemporaneo di questo spettacolo - afferma il vicesindaco con delega alla cultura Angelo Plumari - dove le tematiche messe in scena nell'antica Grecia risultano quanto mai attuali ai giorni nostri. Lo spettacolo, con i suoi vari linguaggi e messaggi, ha coinvolto gli spettatori presenti facendosi interprete della denuncia del vuoto culturale che fa da fondo all'attuale crisi socio-economica dentro cui siamo tutti coinvolti".

Enna. I dati venuti fuori dalle urne lasceranno il segno, ma soprattutto serviranno a far aprire un dibattito all’interno dei partiti in provincia? Con le matite ancora calde è difficile poterlo dire, ma le risultanze delle politiche obbligano molti big, partiti e movimenti a fare un’attenta analisi perché il nuovo che avanza (Movimento 5 Stelle) a distanza di quattro mesi ha fatto squillare un altro duro campanello d’allarme che, a pochi mesi da un’altra tornata elettorale per il rinnovo della Provincia, deve porre il problema sul perché alcune certezze sono cadute. Già nelle ultime settimane alla Provincia si è assistito ad una fuga dai partiti tradizionali, chi verso altri lidi ghiotti in questo periodo, chi si è detto indipendente magari in attesa della piazza più appetibile.Oggi i riflettori sono puntati tutti sul Movimento 5 Stelle che continua a fare raccolta di consensi; che siano di protesta o no poco conta perché la realtà dice che il cittadino non si sente più rappresentato dai partiti tradizionali ed il M5S è più vicino alle loro istanze.

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Conclusa la campagna elettorale, si pone un interrogativo: quale ruolo avrà la Sicilia dopo il voto di domani?
 
Conclusa la campagna elettorale, si pone un interrogativo: quale ruolo avrà la Sicilia dopo il voto di domani? La solita «calata» dei leader nazionali, con al seguito la lunga corte di servitor cortesi locali, non ha portato nulla di nuovo. Anzi, nell’evidenziare antichi mali della nostra terra da noi ben conosciuti e mai risolti, abbiamo dovuto constatare come il quadro politico nazionale sia così avvelenato da lasciare poche speranze che qualcosa per noi cambi. Ci sono stati più insulti che proposte.

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Missione compiuta dal Città di Regalbuto che compie un altro miracolo battendo l’Hybla Mayor. Un finale di stagione da sogno per la giocatrici di pallamano che mettono a segno la quarta vittoria consecutiva, tutte conquistate nelle ultime giornate. Fino al 20 gennaio in pochi avrebbero scommesso in una risalita del Città di Regalbuto nella classifica di A2, ma con uno scatto d’orgoglio l’impossibile è diventato realtà.Contro l’Hybla è stato un monologo del Città di Regalbuto deciso, arrabbiato, compatto e che non ha lasciato nulla al caso. Trascinate dalla Nencu le giocatrici regalbutesi giocano bene e si divertono grazie anche ad una difesa arcigna ed una seconda fase eccellente. Dopo venti minuti la gara si poteva già considerare chiusa con il Città di Regalbuto sul 10-4. In cattedra, a questo punto, salgono Denise Spada in porta e la sorella Marika decisiva in contropiede. Cannavò, Di Dio, Ferrera Ferrigno e Dovile hanno fatto il resto. Match senza storia anche nel secondo tempo con il Città di Regalbuto che arrotonda il risultato sul 27-12. “Bellissimo poker finale” ammette il presidente Vittorio Di Benedetto che prosegue: “queste ultime quattro vittorie consecutive dimostrano la forza di questa squadra”. E c’è tempo anche per esprimere rammarico per quei sei punti di penalità definiti ingiusti dal presidente secondo cui “oggi saremmo qui a parlare di play off”. La realtà invece dice che il Città di Regalbuto dovrà salvarsi con i play out contro lo stesso Hybla Mayor e Don Luigi Sturzo.

“Visti gli atti di gara, constatato che la Società ASD Tarblitz Enna ha inserito in distinta due giocatrici con la qualifica di “Libero”, di cui uno nato nel 1990 ed il 2 libero nato nel 1988, non rispettando così quanto disposto dalla circolare di indizione del Campionato di 1° Divisione femminile, che prevede la possibilità di utilizzo del 2° libero solo in quanto nato nel 1994 e successivi , ASD Meeting - ADP Tarblitz Enna del 19.01.2013 ,  ADP Tarblitz Enna - ASD Kentron Volley Enna del 26.01.2013.” Inizia così il comunicato del comitato provinciale della Fipav di Enna che ha deciso di omologare le due gare con il punteggio sfavorevole per la società Tarblitz di Enna, a favore delle società Meeting Troina e Kentron Enna le. Tarblitz così viene penalizzata di sei punti in classifica e viene affiancata dalla Kentron Enna che però ha una partita da recuperare in meno. Un vero e proprio colpo di scena che in pratica si traduce in una classifica che vede Kentron Enna di Tino Pregadio al quarto posto ma con una partita da recuperare,mentre il Tarblitz scende al quinto posto in piena zona play out. Intanto sabato e domenica scorsa si sono giocate le gare dell’ultima giornata di andata del campionato di prima divisione femminile nelle quali le squadre favorite alla corsa verso la promozione hanno tutte vinto. A Regalbuto,domenica sera la Kentron ha vinto facile contro l’Ameselon , la quale sembra aver  tradito le aspettative dei dirigenti perdendo oramai tutte le partite ma quel che è peggio dimostrando di non saper interpretare a fondo ogni partita. Sempre domenica sera la capolista Polisportiva Armerina ha vinto facile contro il città del grano Raddusa così pure la Lupo Mobili Agire contro il Meeting Troina e la Tarblitz che vince a Pietraperzia. Tutte le gare sono terminate con il punteggio di tre a zero. In classifica con 21 punti la polisportiva Armerina, segue il Meeting e e Lupo Mobili a 15 ma con quest’ultimi che devono recuperare una gara,Kentron Volley e Tarblitz a nove punti ma , come dicevamo , con il Kentron che ha una gara in meno da recuperare. Che dire dunque. Il campionato di prima divisione femminile sabato prossimo osserverà un turno di riposo e alla ripresa certamente sarà ancora più avvincente assistere alla lotta per entrare nelle prime quattro dalla quale sono oramai escluse Città del grano Raddusa e Ameselon Regalbuto.

La coalizione di centrodestra vince con quasi il 33% e ottiene tutti i 14 seggi del premio di maggioranza. Sei seggi al Movimento 5 Stelle, quattro al Pd, uno al Megafono.
In Sicilia la coalizione di centrodestra, che vince con quasi il 33%, ottiene tutti i 14 seggi del premio di maggioranza: nessuna delle liste alleate, infatti, ottiene il 3%. Con quasi il 30% dei consensi al Senato, il Movimento Cinque Stelle conquista 6 seggi. Al centrosinistra vanno gli altri 5 seggi: 4 al Pd e uno alla lista Megafono.

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La ripartizione dei 52 seggi delle due circoscrizioni, occidentale e orientale: 17 in totale al Pd, 16 al Movimento 5 stelle, 11 al Pdl.
I 52 seggi nelle due circoscrizioni della Camera in Sicilia 1 (Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta) e Sicilia 2 (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa) sono così ripartiti: Sicilia 1: 5 al Pdl (Angelino Alfano, Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano); 1 a Fratelli d’Italia (Giampiero Cannella); 8 al Pd (Pierluigi Bersani, Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione.

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Per la Provincia di Enna queste elezioni politiche, al di là di chi ha vinto o perso, sono state caratterizzate dalla eliminazione di personaggi politici che per tanti anni sono stati punti di riferimento del mondo politico-amministrativo ennese. Non è stato presente il senatore Mirello Crisafulli che “per ragioni di opportunità” non è stato candidato nonostante abbia vinto sempre le “primarie” ed è saltato anche l’onorevole Ugo Grimaldi ,che in tempi diversi è stato punto di riferimento prima del PdL e poi di Grande Sud. Proprio Grimaldi nelle ultime elezioni regionali aveva contribuito con il gruppo di Piazza Armerina ad eleggere a deputato regionale Luisa Lantieri, ex vice residente della Provincia. Sostanzialmente tra elezioni regionali ed elezioni nazionali c’è stato il taglio definitivo di tutti i rappresentanti politici dei vari partiti e che avevano maturato in campo parlamentare una certa esperienza. Sulla “scissione” del Partito Democratico con la querelle tra Mirello Crisafulli ed Elio Galvagno un calo di consensi c’è stato sicuramente, lo stesso dicasi a causa del taglio tra i candidati del senatore Crisafulli, prima messo al settimo posto nella lista del PD, poi sostituito dall’agirina Mario Greco.

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Il cimitero comunale di Regalbuto resterà aperto per tutta la settimana e fino a pomeriggio inoltrato. Una vera e propria “conquista” da parte di tanti cittadini che in questi anni si sono ritrovati davanti al cancello del cimitero chiuso per la mancanza di impiegati. Uno dei servizi, quelli cimiteriali, che tuttavia negli anni passati ha funzionato abbastanza bene, nonostante una carenza di personale e qualche pensionamento che hanno messo a rischio l'apertura dello stesso. L’amministrazione comunale , con l’assessore Domenico Romano, assessore ai servizi cimiteriali, il problema è stato  risolto con una diversa distribuzione del personale a disposizione e quindi con la conseguente rimodulazione degli orari di apertura. “Ringrazio la giunta nella sua interezza per aver aderito subito alla mia proposta relativa alla rimodulazione degli orari di apertura del Cimitero – dice l'assessore Romano - quando la capacità d'ascolto è in linea con il bisogno della gente è facile farsi sponda in maniera democratica ed istituzionale. L'obiettivo per ogni amministratore è anche quello di arrivare a soluzioni condivise, nell'interesse ultimo ed esclusivo dei cittadini. Nella circostanza si è trattato di dare accoglienza ad un malcontento di numerosi utenti, molti dei quali anziani. Questa è la politica che piace a me – conclude l'assessore Romano - rapida, tarata sul bisogno e sulle soluzioni possibili, tra la gente, con l'occhio attento a non fare danni al bilancio e con il coinvolgimento dell'intero settore amministrativo e tecnico comunale”.

Riportiamo l'interessante opinione di Pasquale Almirante tratta dal quotidiano La Sicilia del 24 febraio scorso.

Mentre nelle scuole si procede con gli scrutini del primo quadrimestre, dalla Germania arriva la proposta della coalizione Spd-Verdi della Bassa Sassonia, che vorrebbe l'abolizione della bocciatura in tutte le scuole del Bundesland. Il motivo? Umilia i ragazzi e costa tra i 10 e i 15mila dollari annui, pari cioè al 10% del budget speso per l'istruzione. Non hanno, i politici tedeschi, preso in considerazione tuttavia che nella stragrande maggioranza dei casi ripetere serve a poco, mentre in Italia molti studiosi hanno chiaro che nelle scuole superiori il 23,4% degli studenti degli istituti professionali e il 20% degli istituti tecnici subiscono la bocciatura che però riguarda solo il 5,9% dei liceali. Come si spiega tanta differente percentuale? Con ogni probabilità occorrerebbe analizzare la provenienza sociale di ciascun alunno, il reddito e il lavoro dei genitori per averne l'idea, anche perché con la faccenda del merito e di premiare i migliori colpevolmente si dimentica che ai nastri di partenza si deve essere in situazione di parità; e se a casa mancano i mezzi essenziali per competere, compreso l'uso appropriato della lingua, bocciare, frustrando ulteriormente un ragazzo, grida vendetta. Anche per questo, il prof. Tullio De Mauro, accademico dei Lincei e linguista di fama internazionale, sostiene che le classi dirigenti italiane si sono occupate poco di risolvere tale divario, perché uno «sviluppo adeguatomette in crisi la loro stessa persistenza in posizioni di potere». Per De Mauro il fatto che l'istruzione non abbia coinvolto adeguatamente la popolazione, consentendo tante disparità e tanti fallimenti, influisce negativamente perfino sul grado di consapevolezza con cui gli elettori si recheranno alle urne. Molti sono spinti a votare più con la pancia che con la testa, con inevitabili conseguenze negative per la democrazia, visto che le difficoltà di comprensione dei messaggi elettorali e dell'azione di governo, secondo De Mauro, non consentono di sviluppare in modo adeguato gli strumenti di controllo dell'operato della politica. E' valida allora la proposta tedesca? Sicuramente, se la scuola si ristruttura guardando alla meritocrazia senza concorrenza e se capisce che deve curare i malati e non ucciderli quando, per ignavia, non vuole ricercare prodotti galenici adeguati.