Al Brancati di Catania è di scena " La Signora Morli uno e due " di Pirandello. In evidenza

Febbraio 09, 2019 621

Bella e coinvolgente . Sono i primi due termini che vengono in mente quando il sipario chiude la fine della commedia. Se volete , le commedie di Pirandello lasciano lo spettatore con mille domande sulla natura dell'essere umano. Nella Signora Morli uno e due l'interrogativo è : Un doppio affetto, per l’amante e per il marito, può albergare nella stessa persona, fino al punto di farla sentire due persone diverse? Questo aspetto della pirandelliana molteplicità dell’io è la “verità” della commedia "La signora Morli, una e due", che il drammaturgo agrigentino compose nel 1920 traendo ispirazione dalle sue novelle La morta e la viva (1909) e Stefano Giogli uno e due (1910).

Tutte le verità praticate oltre le regole sociali e le convenzioni umane creano profondi contrasti. Lo spettacolo è diretto dall’attore e regista Riccardo Maria Tarci, in scena una splendida Maria Rita Sgarlato nei panni di Evelina Morli. Ad affiancarla: Filippo Brazzaventre nel ruolo del marito Ferrante Morli, Carlo Ferreri nel ruolo dell’avvocato Lello Carpani, Daniele Bruno (Aldo Morli, figlio di Evelina e Ferrante), Santo Santonocito (avvocato Giorgio Armelli, socio del Carpani), Anna Passanisi (Lucia Armelli), Tiziana Bellassai (Amelia Tuzzi, amica di Evelina) e Gianmarco Arcadipane (Ferdinando, il cameriere).

La commedia è stata scritta e rappresentata per la prima volta nel 1920. Da allora, è cambiato qualcosa sotto certi aspetti ma l’essere umano e alcune sembianze della società sono rimasti uguali. Dietro il loro perbenismo,legato all'aspetto sociale,civico e religioso,molti professionisti sono obbligati a indossare una maschera. E se all'epoca di Pirandello,condurre una doppia vita poteva essere scandaloso,oggi non è poi cosi' clamoroso. 

Al Brancati di Catania fino al 17 febbraio 2019.