Articoli filtrati per data: Martedì, 13 Novembre 2018

Il paradiso dei ricchi. Così l'Europa dell'austerità difende gli interessi di milionari e multinazionali. Storie, documenti, testimonianze inedite: Grazie a clamorosi scoop giornalistici, al coraggio di chi ha diffuso documenti riservati rimediando multe e condanne, finalmente è stato scoperchiato il bluff delle tasse e della finta concorrenza fiscale. Questa inchiesta apre la scatola nera dell’Europa unita, racconta le ragioni di un grande inganno ripercorrendo con chiarezza e passione anche storie del passato recente, quando protagonisti della finanza offshore erano personaggi come Sindona, Gelli, Calvi | Austerità, sanzioni, migranti da cacciare, frontiere da chiudere. È in corso un dibattito violento sull’Europa, troppo spesso ideologico, pericoloso. Questo libro prova a spostare l’attenzione a partire da documenti rivelatori che raccontano il trattamento fiscale di favore ricevuto da milionari e multinazionali. Siamo in Lussemburgo, sede di alcune tra le più rappresentative istituzioni comunitarie. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, siede da anni al vertice di un sistema scandaloso (è stato definito “il cartello delle tasse”). Legale, naturalmente, ma contrario al più elementare senso di giustizia (ci sono multinazionali che pagano meno dell’un per cento di imposte). Leo Sisti racconta come funziona, chi ne ha beneficiato, com’è stato smascherato. Elusione ed evasione fiscale costano alle casse comunitarie mille miliardi di euro all’anno. È decisivo partire dal tema delle tasse per dare sostanza al dibattito sull’Europa. Per riconquistare un sentimento di appartenenza. Per rispondere ai populismi di destra che vogliono un’Europa chiusa e sempre meno libe

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Martedì, 13 Novembre 2018 10:10

Oramai è guerra tra poteri....di AgoVit

E' guerra tra poteri. Una guerra sempre meno democratica. Da una parte alcuni giornali, dall'altra i 5 stelle, bersaglio preferito quest'ultimi da quella parte del potere che negli ultimi decenni aveva posto le basi per far riemergere quel che Grillo ha definito la nuova e nascente Borghesia. Termine da me per lungo tempo odiato quando militavo nel movimento giovanile della DC e i comunisti con il termine "borghese" marcavano la differenza tra loro - proletari - e noi - borghesi. Oggi questi due termini non hanno alcun senso , ma cosa strana per me, mi ritrovo a desiderare che si prenda coscienza della nascita di un nuovo movimento proletario. Si perchè penso che abbiamo per troppo tempo sostenuto che il "libero mercato" avrebbe portato il progresso e il benessere per tutti. Così non è stato. La borghesia ha ripreso il potere agevolata dalla caduta dei partiti : della DC e PSI prima e soprattutto dallo "scoloramento" sempre più evidente del PCI e dei sindacati. Non mi sono mai sentito un borghese , come mi etichettavano i rossi, sbagliando , difendevo e lottavo per il libero mercato, ma non avrei mai creduto che in Italia il libero mercato diventasse un insieme di due poteri : quello politico-familiare-di clan che comprende larga parte dell'informazione. I proletari ci sono ancora oggi ? Si eccome.! Sono quegli operai che la borghesia licenzia a piacimento per delocalizzare in paesi dove la manodopera è a basso costo, sono i sottopagati costretti a 12/14 ore di lavoro continuo, sono i precari che non possono contare su un reddito che dia loro una minima certezza sul futuro, sono i giovani sfiduciati che devono decidere se cercare lavoro in altre nazioni o restare qui , magari parcheggiati all'università. E' una guerra tra poteri. Da una parte chi oggi si sente minacciato e dunque reagisce come un leone ferito con tutti i mezzi che ha a disposizione, dall'altra parte chi invece vuol prendere il potere ma ancora non è abbastanza chiaro se a favore di quella classe di persone che oggi soffrono pesantemente la crisi della quale ci illudono da vent'anni che prima o poi passerà. Da una parte il potere politico/economico dall'altra i populisti. Detto in termini che oggi si usano. Io personalmente preferisco sperare , vi sembrerà strano per un ex democristiano , per la nascita in Italia, in Europa e nel mondo di un vero Partito Comunista e il ritorno al proletariato, quello vero, contro una classe borghese che sotto sotto, pian piano ha ripreso il potere.

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