Articoli filtrati per data: Mercoledì, 28 Novembre 2018

Mercoledì, 28 Novembre 2018 17:35

I muri a secco patrimonio dell'Umanità.

Quanti di noi hanno visto nelle campagne i muretti a secco. Ora , l’Unesco ha iscritto “L’Arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità.È quanto annunciato su un post sul profilo Twitter dell’organizzazione che si congratula con gli 8 paesi europei che hanno presentato la candidatura: oltre all’Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.L’arte del muretto a secco riguarda la conoscenza relativa alla realizzazione di costruzioni in pietra accatastando pietre l’una sull’altra, senza l’utilizzo di altri materiali, tranne che a volte in terreni asciutti. Le strutture in pietra a secco sono distribuite nella maggior parte delle aree rurali - principalmente in terreni scoscesi - sia all’interno che all’esterno degli spazi abitati, sebbene non siano sconosciuti nelle aree urbane. La stabilità delle strutture è assicurata dall’attenta selezione e posizionamento delle pietre, e le strutture in pietra a secco hanno modellato numerosi e diversi paesaggi, formando vari modi di abitazione, agricoltura e allevamento. Tali strutture testimoniano i metodi e le pratiche utilizzate dalle persone dalla preistoria ad oggi per organizzare il loro spazio di vita e di lavoro ottimizzando le risorse naturali e umane locali. Svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle frane, delle inondazioni e delle valanghe e nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, aumentando la biodiversità e creando condizioni microclimatiche adeguate per l’agricoltura. I portatori e i praticanti includono le comunità rurali in cui l’elemento è profondamente radicato, così come i professionisti nel settore delle costruzioni. Le strutture di muretti a secco sono sempre realizzate in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica un rapporto armonioso tra uomo e natura. La pratica viene tramandata principalmente attraverso l’applicazione pratica adattata alle condizioni particolari di ogni luogo”. ( così dal tweet dell'Unesco)

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Il 3 dicembre prossimo nella Sala Papa Paolo VI di Regalbuto,la Scuola di Pallavolo Regalbuto presenterà ai genitori e al pubblico il progetto " Mente Aperta". Il progetto - secondo i dirigenti e allenatori del sodalizio-nasce dall’esigenza di porre maggior attenzione su alcune necessità dei ragazzi:  i loro bisogni, i loro diversi modi di apprendere, di comunicare, di interagire, di agire e reagire, di emozionarsi o di essere motivati.Ogni atleta per la Scuola di Pallavolo Regalbuto è una persona unica ed irripetibile e, proprio per questa sua soggettività e personalità esclusiva, necessita delle dovute attenzioni. Il progetto è curato dalla dott.ssa Angela Militello . Per l'occasione la Scuola di pallavolo ha scelto il tema della "diversità" , argomento oggi piuttosto attuale che va nella direzione scelta dalla Società del Presidente Vitale e del progetto Mente Aperta. Ospite di eccezione sarà l'attrice di teatro Maria Rita Sgarlata che leggerà alcune pagine del libro "Wonder " la cui tematica principale si basa appunto sul tema della diversità. Nel corso della serata agli atleti delle squadre Under 13 e 12 verrà consegnate un regalo. Infine sia agli atleti che ai genitori saranno donati gli opuscoli della Carta Etica Anderlini , che rappresentano un utile strumento educativo per partecipare attivamente alla costruzione dello sportivo. 

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Mercoledì, 28 Novembre 2018 17:17

PD. Congresso il 3 marzo 2019.

Il 3 marzo è la data indicata dalla commissione congressuale. Dunque, tempi lunghi. Tre mesi. E mancano ancora una quindicina di giorni per l’ufficialità dei candidati in campo. Il termine ultimo per le candidature sarà il 12 dicembre. Da lì in poi si entra nel vivo e c’è chi, come Marco Minniti, sta preparando proprio per quei giorni un evento in cui presenterà la propria piattaforma congressuale.
Intanto oggi si è ridotto il numero degli sfidanti. E’ arrivata la conferma del ritiro di Matteo Richetti. Sosterrà Maurizio Martina in un ticket “per unire”, come lo ha definito l’ex-segretario dem. Dopo Graziano Delrio arriva un altro renziano ‘non allineato’ nella squadra di Martina. Sostenuto, peraltro, anche da Matteo Orfini che in questi anni è stato parte della maggioranza renziana. Tutti elementi che oggi hanno fatto partire il fuoco di fila dei sostenitori di Nicola Zingaretti: Martina-Richetti in continuità con il renzismo, è la tesi.
La presidente del Pd provinciale di Modena, Stefano Gasparini, sintetizza su twitter: “Richetti ex portavoce di Renzi si ritira per fare il ticket con Martina, ex vice segretario di Renzi. A loro si aggiunge Minniti candidato direttamente dalla corrente renziana. Ormai è chiaro, l’unico che può cambiare tutto è Nicola Zingaretti”. Il presidente della regione Lazio continua a ripetere di essere convinto di superare il 51% ai gazebo ma, se non sarà così, lo Statuto Pd prevede un ballottaggio tra i primi arrivati in assemblea nazionale e lo spettro del ‘biscotto’ – Martina che porta i suoi voti a Minniti – resta sullo sfondo, ma c’è.

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