Articoli filtrati per data: Settembre 2018

l presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha prorogato con proprio decreto i sei commissari dei Liberi Consorzi Comunali sino al 31 dicembre 2018 e i tre commissari delle assemblee consortili di Palermo, Catania e Messina.

Una proroga tecnica contenuta nella legge n. 16 del 9 agosto 2018, intervenuta dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittima l’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali del Libero Consorzio Comunale. Ci chiediamo fino a quando questa ennesima e lunga "telenovela" dal sapore tipicamente siciliana continuerà. Si vuole forse vita natural durante persistere con le proroghe di commissari mentre le province navigano nell'assoluta criticità economica. Per metterli in salvo nella manovra di assestamento la Regione siciliana dovrebbe impegnare 120 milioni di euro ch’è il fabbisogno finanziario di questi enti.

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ROMA- Si chiama Beyond, 'Oltre' in italiano, la nuova missione di Luca Parmitano, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) che per la seconda volta affronterà lo spazio. L'annuncio è arrivato nel giorno in cui AstroLuca compie 38 anni, nell'incontro organizzato dal centro dell'Esa in Italia, l'Esrin, che ha sede a Frascati (Roma).La Terra come la 'perla blu' vista dallo spazio è la prima immagine che Luca Parmitano ha associato al nome della sua nuova missione, che in luglio lo vedrà partire per la seconda volta a bordo della navetta russa Soyuz e nella quale per sarà il primo italiano al comando della Stazione Spaziale. Dopo un selfie con il pubblico e gli scherzi del collega francese Thomas Pasquet, entrato a far parte con Luca Parmitano del corpo astronauti dell'Esa, è stato scoperto il logo di una missione che guarda decisamente al futuro. Il filo conduttore degli oltre 50 esperimenti in programma sono infatti le nuove tecnologie, in primo luogo la robotica, che porteranno l'esplorazione spaziale su un nuovo piano, 'Oltre' l'orbita terrestre. Il logo della missione Beyond è tanto semplice quanto eloquente: un cerchio che racchiude sulla destra l'immagine della Terra e della sua orbita, percorsa dalla Stazione Spaziale, e sullo sfondo tre cerchi concentrici, simbolo dei prossimi obiettivi dell'esplorazione spaziale. Il più interno è grigio e simboleggia la Luna, il secondo è rosso e rappresenta Marte e il più esterno, nero, suggerisce l'idea dello spazio profondo. Sul palco anche il capo del corpo astronauti europei, Frank De Winne, primo europeo al comando della Stazione Spaziale. Auguri ad AstroLuca dal direttore generale dell'Esa, Jan Woerner, dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, e dai direttori dell'Esa per il Volo umano, David Parker, e del'Osservazione della Terra, Josef Aschbacher, che ha regalato all'astronauta una foto della sua Sicilia vista dallo spazio. (ANSA)

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Dopo ben 7 anni, era il 2011 quando veniva dato alle stampe il suo primo romanzo dal titolo Unikuore per i tipi della Bonfirraro, ecco nuovamente il poliedrico Gaetano Amoruso, 49 anni, scrittore per passione, ripresentarsi sulle scene dell'editoria con il suo secondo romanzo. Dopo aver pubblicato saggi, biografie, inchieste, favole, mancava un ritorno alle origini. Il suo nuovo libro, dal titolo intrigante e da una copertina piena di girasoli si presenta al pubblico dei lettori in sordina...

 

Allora Gaetano...Fate finta che non ci sono...

Già...ma non è possibile per tanti motivi...

Come nasce questo libro?

Si parla di memoria, senso della vita e della morte, amore e amicizia. È un libro nato dopo un grande dolore ma spero faccia comprendere ai lettori il proprio credo interiore. Ognuno ne ha uno. Basta solo trovarlo dentro si se.

Ti vedo più magro...

Si, in effetti ho perso qualche chilo. Il lavorio interno per scrivere questo romanzo è stato intensissimo. Probabilmente ha determinato una forte somatizzazione...

Sei un po' enigmatico questa volta, solitamente ti lasci andare parlando dei tuoi libri...

Questa volta è diverso, è un romanzo diverso. Io lo definisco una vera cura di parole. Occorre però leggerlo fino in fondo e con grande attenzione.

Quando lo troveremo in libreria?

Spero per metà ottobre ma comunque entro la fine del mese.

Solitamente hai una cerchia di persone o collaboratori che ti aiutano quando scrivi qualcosa. Hai la possibilità di ringraziarli pubblicamente...

Una abbraccio affettuoso a tutti quelli che con spunti e aneddoti mi hanno aperto un mondo nuovo e alla casa editrice GAEditori.  Preferisco rimandare però a quelli ufficiali scritti nel libro.

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Dalle pagine del nostro blog esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai giornalisti e a tutto il personale del quotidiano La Sicilia. Molti di loro li conosciamo da tempo perchè seppure semplici corrispondenti abbiamo lavorato fianco a fianco per rendere sempre migliore le pagine dell'informazione nel territorio. Dispiace quel che accade loro , dispiace soprattutto perchè i giornalisti comunque sono lavoratori, persone cioè che ogni giorno svolgono contrattualmente un servizio. Anche noi abbiamo fiducia che la magistratura saprà chiarire ogni cosa al più presto . Al direttore Antonello Piraneo e a tutta la redazione va la nostra stima e solidarietà. 

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Erica Smirne Miletti giocherà la prossima stagione con i colori del Volley Agira. A darne l'annuncio il vice presidente del sodalizio Angelo Mantello in un comunicato apparso su facebook. " Erica l'avevamo richiesta alla società sportiva di Regalbuto e inseguita già diversi anni or sono perchè avevamo valutato positivamente le sue qualità sotto rete. E' un jolly - dichiara Mantello - visto i ruoli che ha coperto negli scorsi anni (centrale, opposta e Schiacciatrice). Già a disposizione di Mister Davide Giuffrida, Smirne Miletti farà parte di un roster che pare sia ancora in costruzione dai dirigenti dell'Agira che in questo modo hanno voluto rivitalizzare il settore femminile e puntare alla promozione in serie D già dall'attuale stagione.

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Il Movimento civico Regalbuto Riparte ha presentato un esposto alla Procura sul fenomeno della potabilità dell'acqua potabile a Regalbuto che nelle scorse settimane ha suscitato allarme tra la popolazione. " Nei primi giorni del mese di agosto - scrivono nel comunicato- veniva erogata acqua, o più esattamente fanghiglia che risultava non potabile, creando grande preoccupazione nelle famiglie regalbutesi. Tale situazione si prolungava fin quasi alla metà di settembre." A tale proposito i consiglieri del Movimento avevano chiesto che si facesse luce sull'intera vicenda e la convocazione del consiglio comunale." Consiglio comunale - scrivono - che è stato convocato 20 giorni dopo senza la presenza del Sindaco e dei responsabili di Acqua Enna e Asp." Da qui la decisione di regolare esposto alla Procura della Repubblica depositata presso i Carabinieri. 

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“Mi hanno comunicato che avevo quindici giorni di tempo, visto che non potevo provvedere a me stessa, per trovare un lavoro: altrimenti mi avrebbero rimpatriato e avrebbero pure pagato il viaggio a me e alle bambine, se non fossi stata in grado di poterlo pagare io”. A raccontare la vicenda a Cosmo, la trasmissione in italiano di Radio Colonia, è una donna italiana che si è trasferita in Germania nel 2013 e, dopo aver smesso di lavorare in seguito a una gravidanza, è andata a chiedere il sussidio sociale. Dopo tre mesi di attesa è stata convocata dall’Ufficio per gli immigrati che le ha dato l’ultimatum.Ma non è un caso isolato e sono in molti ad aver avuto comunicazioni simili, prima a voce e poi per lettera. Le minacce di espatrio nei confronti di italiani che non lavorano o non lo stanno cercando, secondo Radio Colonia, sono almeno un centinaio soprattutto nel Nord Reno-Westfalia. Alla base della vicenda c’è una legge di due anni fa che ha elevato da tre mesi a cinque anni il periodo di permanenza in Germania che consente di accedere ai sussidi sociali. La filosofia della legge tedesca è stata la volontà di ridimensionare uno stato sociale ritenuto troppo generoso che attraeva troppi ‘stranieri’ europei, i quali, facendo leva sul principio della libera circolazione, sfruttavano il sistema in una dimensione che a Berlino si era giudicata eccessiva.“Se fosse vero, l’atteggiamento della Germania sarebbe molto grave e andrebbe a colpire l’essenza stessa della Ue”, ha commentato il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, all’agenzia stampa Ansa.“Sarebbe un paradosso: l’Italia sotto accusa perché cerca di difendere l’Europa dall’immigrazione illegale e la Merkel che starebbe colpendo un diritto fondamentale dei cittadini Ue”, ha continuato il sottosegretario.

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Domenica, 23 Settembre 2018 14:06

Ventimiglia. Una storia da raccontare.

Lei è Delia, ha un bar a Ventimiglia che da qualche anno è un punto di riferimento amico per i migranti che vogliono andare in Francia e proseguire il loro viaggio in Europa. Ma da qualche giorno il bar Hobbit, che si trova in via Sir Thomas Hanbury 14, è in vendita. Delia è stata costretta a farlo, dopo essere stata isolata e criticata da parte della popolazione locale che lo ha soprannominato il “bar dei neri”, perché sono tanti i migranti di colore che trovano qui un posto dove andare a usare il bagno, ricaricare il cellulare e ricevere qualcosa da mangiare. Se la solidarietà Delia era abituata a darla, adesso la sta ricevendo. Difatti sono stati già raccolti circa 20.000 eu per salvare il bar. Oltre 600 donatori. Tanti i messaggi che hanno accompagnato le donazioni: c’è chi ha inviato 5 euro, chi 200. “Storie come queste danno speranza.Ma fanno anche riflettere sul perchè la frontiera di Ventimiglia resta ancora chiusa e sulle storie umane che ogni giorno si vivono al confine. La storia di Delia inizia nell’estate di 3 anni fa, quando -si legge nella presentazione del crowdfunding - invita a entrare e offre un pasto ad alcune donne e bambini seduti sul marciapiede di fronte al bar. Da allora, grazie al passaparola, il bar è diventato un punto di riferimento per tutti i rifugiati che transitano da Ventimiglia, oltre che per i volontari e le organizzazioni solidali. Delia, soprannominata “Mamma Africa”, ha aiutato migliaia di persone in transito, offrendo vestiti, un pasto caldo, un abbraccio e un luogo accogliente a chiunque ne avesse bisogno. Ha distribuito scarpe, aiutato a decifrare documenti, assistito nella ricerca di alloggio, offerto pasti gratuiti a donne, bambini e a chiunque non può permettersi di pagare. Al bar Hobbit si possono caricare i cellulari e si può utilizzare il bagno (attrezzato di spazzolini, dentifricio, sapone, assorbenti e fasciatoio) senza obbligo di consumazione. I bambini hanno un angolo tutto loro, che Delia ha creato raccogliendo giocattoli usati. Il bar è spesso l’unico rifugio per i più vulnerabili, donne incinte, minori, vittime di tratta. Ventimiglia è a 9 chilometri dalla Francia qui arrivano centinaia di migranti che tentano di passare il confine per raggiungere familiari o conoscenti in Francia, Inghilterra e altri Paesi europei. Ma il passaggio può durare mesi, la polizia francese li respinge. Così uomini, donne e bambini rimangono bloccati a Ventimiglia, senza accesso all’acqua potabile, bagni pubblici, cibo, un luogo dove dormire, a parte il campo della croce rossa».

 

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Con il mese di ottobre è ufficialmente iniziata la stagione della melagrana, un frutto molto particolare, non ancora così diffuso, ma che rappresenta un autentico concentrato di proprietà benefiche, tanto da essere considerato un vero e proprio superfood! In Italia sono coltivate solo varietà dolci, fra le quali le più note sono la neirana, la ragana, la alappia e il dente di cavallo. Molto ricca di acqua (78%), la melagrana ha un contenuto medio di carboidrati (13,5%), mentre quello lipidico e quello proteico risultano bassi. Buona la quantità di fibra (4%). “Numerosi sono i sali minerali (in primis ferro e potassio, ma anche zinco, manganese, rame, fosforo, magnesio, sodio, selenio e calcio), così come le vitamine, essendo presenti in quantità quelle del gruppo B, la A, la C (una sola melagrana può contenere fino al 20% dell’intero fabbisogno giornaliero), la E e la K. Inoltre, il frutto del melograno apporta benefici grazie a numerose sostanze benefiche e principi attivi, in primis diversi antiossidanti (è tra i frutti più ricchi di antiossidanti), come flavonoidi, acido ellagico e gallico, e quercetina”, specifica la dottoressa. Si tratta, infine, di un frutto poco calorico, poiché contiene soltanto 65 calorie per 100 grammi di prodotto.

ANTITUMORALE.

“Una delle proprietà più note della melagrana è certamente la sua azione antitumorale, grazie alla presenza di tannini e polifenoli, in grado di proteggere contro la genesi o la progressione di diversi tipi di tumore, in particolare quello alla prostata e del seno, inibendo o riducendo, in quest’ultimo caso, per azione specifica degli ellagiotannini, l’attività dell’aromatasi, un enzima importante nella sintesi degli estrogeni”.

ANTIBATTERICA E ANTINFIAMMATORIA

Sempre grazie alla presenza di tannini ed acido ellagico, il frutto del melograno esplica una importante attività antibatterica e antinfiammatoria, in grado di contrastare le infezioni causate da batteri e parassiti, a carico dell’apparato gastrointestinale(es. salmonella ed Escherichia coli) e dell’apparato respiratorio ed urinario (es. stafilococco aureus e Pseudomonas aeruginosa).

DEPURATIVA E AMICA DELL'INDESTINO

Essendo un alimento ricco di fibre, presenti soprattutto nel succo, esercita effetti benefici a livello intestinale, favorendo la peristalsi e, quindi, l’eliminazione delle feci, per cui si rivela particolarmente utile in caso di stipsi. Sempre a livello gastrointestinale, “il frutto del melograno svolge azione protettiva nei confronti della mucosa gastrica, allevia la nausea ed aiuta a combattere le emorroidi”, sottolinea la nutrizionista. La buona quantità di potassio esplica un’importante azione depurativa, favorendo la diuresi e, con essa, l’eliminazione di scorie e tossine. Il potassio è utile anche nel regolare la pressione arteriosa per cui la melagrana è consigliata in chi soffre di ipertensione.

ANTIOSSIDANTE E AMICA DEL CUORE

La melagrana protegge anche il cuore e l’intero apparato cardiocircolatorio, in quanto è in grado di ridurre il rischio di aterosclerosi, “contrastando il colesterolo LDL, grazie alla presenza di acido ellaico, un potente antiossidante che non si trova in nessun altro alimento in natura, e sostenendo ulteriormente la funzionalità cardiaca”. L’abbondanza in antiossidanti, inoltre, fa del frutto del melograno un ottimo alleato contro i radicali liberi, che ci protegge dai processi di invecchiamento, favorendo la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti. L’intervistata specifica che “in tal senso, è particolarmente utile a rallentare i processi di invecchiamento epidermico, riducendo anche iperpigmentazione, macchie e rughe della pelle dovuti all’età. Sempre a livello epidermico, la melagrana è utile in caso di acne e pelle grassa, alleviando tali disturbi”. Infine, il frutto del melograno sembra esplicare azione preventiva nei confronti di alcune patologie degenerative a carico del sistema nervoso, quali morbo di Parkinson e l’Alzheimer.

Il ricco contenuto vitaminico sostiene il sistema immunitario (soprattutto la vitamina C), proteggendoci dall’attacco di virus e batteri e, quindi, dai malanni tipici dell’autunno, stagione di maturazione della melagrana. Inoltre, “l’elevato contenuto di ferro aiuta a contrastare e prevenire l’anemia, aumentando i livelli di emoglobina nel sangue”.

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Tutti a tavola! Per mangiare che cosa? La pubblicità delle tv ci racconta che tutta la pasta industriale è prodotta con il grano duro italiano. Ma noi scopriamo che le due Regioni che producono l’80% circa del grano duro italiano – Puglia e Sicilia – hanno il prodotto invenduto. Passata e pelati di pomodoro? In maggioranza cinesi o nord africani. Da condire con l’olio d’oliva tunisino spacciato per italiano al costo di 3-4 euro a bottiglia. E… buon appetito!
Non stiamo dicendo nulla di nuovo: proviamo soltanto a mettere insieme una serie di articoli  Ne viene fuori un bel ‘quadretto’: la vera Sicilia a tavola e, perché no?, la stessa Italia a tavola, che, in verità, è un po’ diversa da quella che ci racconta ogni giorno la tv con la pubblicità.

La prima è che il porto di Bari è letteralmente invaso da grano duro estero, compreso quello canadese ‘ricco’ di glifosato e micotossine. La seconda notizia è che gli agricoltori pugliesi si rifiutano di vendere il proprio grano duro a 22 euro al quintale. La terza notizia è che, se il Governo nazionale non interverrà, gli agricoltori pugliesi, non semineranno più il grano duro.Se guardiamo lo scenario in Sicilia – seconda Regione italiana per la produzione di grano duro – prendiamo atto che, anche quest’anno, molti agricoltori non hanno venduto il proprio grano. Sapete perché scriviamo “anche”? Perché nella nostra Isola tanti agricoltori hanno stoccato anche il grano duro prodotto lo scorso anno.La motivazione è sempre la stessa: si rifiutano di vendere il proprio grano ad un prezzo che è addirittura di qualche euro inferiore al grano duro pugliese: 18-20 euro al quintale. Se, però, seguiamo la ‘narrazione’ delle pubblicità sulla pasta industriale italiana scopriamo che è tutta “pasta prodotta con grano duro italiano”. Da qui una domanda: ma se gli agricoltori della Puglia e della Sicilia il grano duro non lo stanno vendendo, da dove cabbasisi lo prendono il grano duro italiano per fare la pasta le industrie?

Allora meglio non fidarsi e comprare pasta garantita di vero grano Siciliano o addirittura di grano prodotto nel territorio di Regalbuto macinato a pietra. Costa un pò di più al kg , ma almeno sappiamo cosa portiamo a tavola. Intanto cominciano a contarsi coloro che hanno comprato grano locale con il quale fanno produrre una bella scorta di pasta da consumare in casa. 

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