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Mercoledì, 08 Maggio 2019 11:17

Non fermiamoci...C'è ancora molto da fare. .

Uno dei nostri peggiori difetti è sempre stato quello di cullarci su alcuni risultati. Il 25 aprile e il primo di maggio hanno dimostrato , semmai ce ne fosse di bisogno, che non bisogna fermarsi, che è necessario insistere, domenica dopo domenica, giorno dopo giorno , continuare a coinvolgere , continuare cioè nel percorso pubblico-privato-associazioni ,volontari , a quella sinergia di forze tese ognuno al medesimo obiettivo: vendere il nostro prodotto. Dare un perchè le persone devono venire a Regalbuto. Poniamoci questa semplice domanda e se possibile poniamoci nella condizione mentale di osservatore immaginando ognuno di essere cittadino di altri paesi e città e dunque chiederci : " perchè devo andare a Regalbuto ? A vedere cosa ? A fare cosa ? " Proviamo a dare una risposta a queste domande. E forse troveremo gli imput necessari. Bisogna porsi cioè nella condizione mentale di chiedersi cosa e con quali mezzi è possibile aprire le porte della nostra città ( a proposito sapete che noi siamo stati dichiarati città con un decreto risalemte al 1700 ? ) . Basterà il solo Lago ? Se continuiamo a tenere la città chiusa : chiuse le chiese,chiusi i negozi,chiuse le strade,chiuso il museo, chiusi gli eventi ( persino quelli a costo zero quali mostre,attività artistiche e culturali,sportive, etcc ) perchè dovrei recarmi a Regalbuto.? Non vogliamo fornire risposte ma imput per affermare che è necessario unirsi,lottare per gli stessi obiettivi. Lo hanno fatto i nostri padri dopo la tragedia della guerra dove Regalbuto ha pagato uno dei più alti sacrifici. Loro , quelle persone hanno saputo reagire,hanno voluto reagire, erano felici di essere vivi, eppure l'emigrazione era dietro l'angolo e molti se ne sono andati ma ....ma hanno avuto la forza di lottare per il medesimo obiettivo. Far rinascere Regalbuto. Oggi la storia si ripete ma fortunatamente senza vittime e bombardamenti. La città si sta svuotando. Intere famiglie vanno via. La nostra società si sta disgregando. Vogliamo girare la testa per non vedere ? Vogliamo vivere nel nostro orticello ? Bisogna scegliere. Non c'è altra strada. Abbiamo già iniziato. Ma il solo Lago, il solo Pozzillo Avventura , il solo Quad o canoe o moto d'acqua o cavalli o chicchessia non bastano,non bastano ancora.Non fermiamoci. Uniamoci.

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Sono sempre più numerosi i turisti che a caccia di paesaggi da scoprire attraversano le zone interne della Sicilia meno battute dal turismo ma che , al contrario delle località più rinomate, sono uno scrigno di tesori nascosti e un ambiende ancora incontaminato che offre paesaggi di una rara bellezza. La 121 fino al 1975 era il principale collegamento tra le città di Catania e Palermo e le province dell'entroterra siciliano. Nel medioevo era detta "strada delle tre valli" perchè congiungeva la val di Noto con la Val Demone e Val di Mazara,raggiungendo  ed attraversando quasi tutti i centri abitati arroccati tra il versante sud dell'Appennino Siculo e e i monti Erei. La SS121 parte da Catania in Piazza Palestro fino alla località Acqua dei Corsari nei pressi di Palermo. Con la realizzazione dell'autostrada A19 in pratica si è passati dalle 7 ore per raggiungere Palermo partendo da Catania alle 3 ore circa per cui la 121 è entrata a far parte del limbo delle arterie "dimenticate" anche se oggi l'Anas ha ripreso ad eseguire importanti lavori al manto stradale che facilitano l'attraversamento. Un esempio sono i collegamenti tra Agira e Regalbuto per proseguire poi verso Partenò. Ma torniamo al turista. Dicevamo che la SS121 può rappresentare , così come di fatto lo è già, la vera novità turistica della Sicilia sia per le bellezze naturalistiche e archeologico-culturali  che il percorso riserva sia per i servizi offerti che si possono apprezzare soprattutto per ciò che riguarda la scoperta della cucina tradizionale dei luoghi. C'è però bisogno di coraggio. Il coraggio dei sindaci e dei privati per cercare di deviare quel flusso di gente alla ricerca di percorsi alternativi. I nostri paesi , i paesi dell'interno Sicilia, hanno tanto da offrire. partendo per esempio da Centuripe, Regalbuto,Agira, Nissoria, Assoro , Leonforte, Calascibetta e Enna ma potrebbero ricevere maggiore flusso anche Nicosia,Sperlinga ,Gagliano e Troina ad un passo dal mare. Sono tutte zone di sosta dove il turista può riempirsi gli occhi di cotanda bellezza. Dove è possibile ammirare chiese,monasteri,castelli, laghi e soprattutto una natura incontaminata nei secoli.

AgoVit

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