Articoli filtrati per data: Maggio 2019

Il terzo posto nel campionato Under 13 con sette partite vinte e 5 perse ( di cui due al tie break) e il secondo posto con 18 punti a pari merito con la leader della classifica Messaggerie Misterbianco, sono i numeri di una stagione già ampiamente soddisfacente per il team delle ragazze della Scuola di pallavolo Regalbuto che ora si apprestano a giocare la fase eliminatoria nel campionato Under 12 contro formazioni di rango elevato quali Team Volley Catania, polisportiva Acireale e Kondor Catania. Pronti via Venerdì 17 ad Acireale il primo dei quattro raduni dal quale usciranno le prime due classificate per il turno eliminatorio successivo. La Scuola di Pallavolo diretta da mister Stancanelli, nel corso della attuale stagione ha dimostrato notevoli progressi rispetto allo scorso anno che fanno ben sperare per il futuro. " Ora però testa e gambe a venerdì sera ad Acireale - dice Letizia Stancanelli- perchè è necessaria la massima concentrazione per portare punti preziosi a casa."

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Lunedì, 13 Maggio 2019 17:27

Stop sigarette in spiaggia....

E' giusto vietare di fumare nelle spiagge ? Lo stop non ha solo il fine di tutelare la salute pubblica e rispettare i non fumatori, ma anche quello di diminuire l’impatto ambientale del turismo. Quindi divieto assoluto di gettare rifiuti prodotti dal fumo sul suolo e nelle acque.Le ordinanze antifumo sono già realtà in molti comuni d'Italia anche se ancora c'è molto da fare per evitare l'abitudine ( piuttosto volgare) di spegnere la sigaretta nella sabbia e lasciare li il mozzicone. Il record dei divieti di fumo spetta alla Sardegna ma il divieto esiste già in virtù di una legge approvata nel 2017. Le multe in spiaggia fino a 300 euro per chi butta i mozziconi per terra "sono un bene ma non basta" si deve estendere "il divieto di fumo sugli arenili su tutto il territorio italiano" perchè la "spiaggia è spazio aperto ma le persone sono concentrate in pochissimi metri quadrati" e quindi "va salvaguardata la salute dei cittadini". A chiederlo è il Codacons che "da anni si batte al fine di richiedere al Legislatore e a tutti i Comuni interessati" l'estensione del divieto di fumo anche sulle spiagge nazionali. "Con le nuove normative -spiega l'associazione dei consumatori- è già stato esteso il divieto di fumo in auto, in sosta o in movimento, ed in presenza di donne in stato di gravidanza e in alcuni casi anche all'aperto, nelle 'pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e Irccs pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli Irccs'". Per il Codacons quindi "i tempi sono maturi per seguire l'esempio di alcune amministrazioni locali che già sono intervenute sul punto estendendo il divieto di fumo anche sulle spiagge, dove ricerche scientifiche, come quella svolta dai ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sulla spiaggia di Bibione, prima località balneare italiana ad avere bandito nel 2014 il fumo sulla battigia, hanno avuto risultati tanto significativi quanto incredibili".

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Lunedì, 13 Maggio 2019 17:09

Che vita d'Inferno...

A conclusione del Pon , gli alunni dell'Istituto comprensivo G. F. Ingrassia il 16 maggio prossimo alle ore  17 presso il Cine Teatro Urania  presenteranno " Che vita d'Inferno" ...dal Testo alla Scena.

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Domenica, 12 Maggio 2019 13:19

La foto......

Per gli appassionati del volley abbiamo scelto questa foto del post partita di gara 2 delle semifinali playoff che hanno regalato l’accesso alla finale per la promozione in Serie B di una delle squadre siciliane . Lo sfogo della tensione e la gioia al termine di una combattuta partita tra due formazioni che  hanno messo il cuore lottando punto su punto fino ad arrivare al tie-break , sono in questo abbraccio e nelle lacrime della giocatrice con la sua allenatrice dopo poco più due ore di agonismo. L'emozione e la gioia di aver raggiundo l'accesso ad una finale. Il fascino della pallavolo sta in questo abbraccio , è nel saper essere squadra , amiche, sorelle, famiglia , fiducia nel proprio allenatore consapevoli che al fischio finale quando l'ultima palla tocca il campo dell'avversario la gioia e le emozioni irrefrenabili si tramutano in un forte abbraccio e nel non saper trattenere le irrefrenabili lacrime di gioia dopo lunghi momenti di tensioni e severa concentrazione.

AgoVit

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Mercoledì, 08 Maggio 2019 11:17

Non fermiamoci...C'è ancora molto da fare. .

Uno dei nostri peggiori difetti è sempre stato quello di cullarci su alcuni risultati. Il 25 aprile e il primo di maggio hanno dimostrato , semmai ce ne fosse di bisogno, che non bisogna fermarsi, che è necessario insistere, domenica dopo domenica, giorno dopo giorno , continuare a coinvolgere , continuare cioè nel percorso pubblico-privato-associazioni ,volontari , a quella sinergia di forze tese ognuno al medesimo obiettivo: vendere il nostro prodotto. Dare un perchè le persone devono venire a Regalbuto. Poniamoci questa semplice domanda e se possibile poniamoci nella condizione mentale di osservatore immaginando ognuno di essere cittadino di altri paesi e città e dunque chiederci : " perchè devo andare a Regalbuto ? A vedere cosa ? A fare cosa ? " Proviamo a dare una risposta a queste domande. E forse troveremo gli imput necessari. Bisogna porsi cioè nella condizione mentale di chiedersi cosa e con quali mezzi è possibile aprire le porte della nostra città ( a proposito sapete che noi siamo stati dichiarati città con un decreto risalemte al 1700 ? ) . Basterà il solo Lago ? Se continuiamo a tenere la città chiusa : chiuse le chiese,chiusi i negozi,chiuse le strade,chiuso il museo, chiusi gli eventi ( persino quelli a costo zero quali mostre,attività artistiche e culturali,sportive, etcc ) perchè dovrei recarmi a Regalbuto.? Non vogliamo fornire risposte ma imput per affermare che è necessario unirsi,lottare per gli stessi obiettivi. Lo hanno fatto i nostri padri dopo la tragedia della guerra dove Regalbuto ha pagato uno dei più alti sacrifici. Loro , quelle persone hanno saputo reagire,hanno voluto reagire, erano felici di essere vivi, eppure l'emigrazione era dietro l'angolo e molti se ne sono andati ma ....ma hanno avuto la forza di lottare per il medesimo obiettivo. Far rinascere Regalbuto. Oggi la storia si ripete ma fortunatamente senza vittime e bombardamenti. La città si sta svuotando. Intere famiglie vanno via. La nostra società si sta disgregando. Vogliamo girare la testa per non vedere ? Vogliamo vivere nel nostro orticello ? Bisogna scegliere. Non c'è altra strada. Abbiamo già iniziato. Ma il solo Lago, il solo Pozzillo Avventura , il solo Quad o canoe o moto d'acqua o cavalli o chicchessia non bastano,non bastano ancora.Non fermiamoci. Uniamoci.

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Sono sempre più numerosi i turisti che a caccia di paesaggi da scoprire attraversano le zone interne della Sicilia meno battute dal turismo ma che , al contrario delle località più rinomate, sono uno scrigno di tesori nascosti e un ambiende ancora incontaminato che offre paesaggi di una rara bellezza. La 121 fino al 1975 era il principale collegamento tra le città di Catania e Palermo e le province dell'entroterra siciliano. Nel medioevo era detta "strada delle tre valli" perchè congiungeva la val di Noto con la Val Demone e Val di Mazara,raggiungendo  ed attraversando quasi tutti i centri abitati arroccati tra il versante sud dell'Appennino Siculo e e i monti Erei. La SS121 parte da Catania in Piazza Palestro fino alla località Acqua dei Corsari nei pressi di Palermo. Con la realizzazione dell'autostrada A19 in pratica si è passati dalle 7 ore per raggiungere Palermo partendo da Catania alle 3 ore circa per cui la 121 è entrata a far parte del limbo delle arterie "dimenticate" anche se oggi l'Anas ha ripreso ad eseguire importanti lavori al manto stradale che facilitano l'attraversamento. Un esempio sono i collegamenti tra Agira e Regalbuto per proseguire poi verso Partenò. Ma torniamo al turista. Dicevamo che la SS121 può rappresentare , così come di fatto lo è già, la vera novità turistica della Sicilia sia per le bellezze naturalistiche e archeologico-culturali  che il percorso riserva sia per i servizi offerti che si possono apprezzare soprattutto per ciò che riguarda la scoperta della cucina tradizionale dei luoghi. C'è però bisogno di coraggio. Il coraggio dei sindaci e dei privati per cercare di deviare quel flusso di gente alla ricerca di percorsi alternativi. I nostri paesi , i paesi dell'interno Sicilia, hanno tanto da offrire. partendo per esempio da Centuripe, Regalbuto,Agira, Nissoria, Assoro , Leonforte, Calascibetta e Enna ma potrebbero ricevere maggiore flusso anche Nicosia,Sperlinga ,Gagliano e Troina ad un passo dal mare. Sono tutte zone di sosta dove il turista può riempirsi gli occhi di cotanda bellezza. Dove è possibile ammirare chiese,monasteri,castelli, laghi e soprattutto una natura incontaminata nei secoli.

AgoVit

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E' stata ina finale interminabile perchè le due squadre hanno dato vita ad un macht ricco di emozioni , giocato punto dopo punto fino a quando i ragazzi di Bottino hanno dovuto cedere al team di Bronte costruito per il salto in serie B. Spalti più che gremiti al palasport di Mascalucia con le due tifoserie che non si sono fermate un minuto incoraggiando i propri beniamini. Pronti via e il Bronte riesce a fatica a chiudere i primi due set. Sembrava tutto già scritto ma l'Agira nel terzo set ha sfoderato tutta la rabbia mettendo alle corde un Bronte che così subiva gli attacchi di Livera e compagni. Due a uno. Si va al quarto set. Bronte forse impaurito subisce ancora e Agira che riusciva a portarsi a tre lunghezze di vantaggio sul 9 a 6. La gara comunque rimaneva aperta e sul 15 pari forse tre errori arbitrari tagliavano le gambe ai ragazzi del Presidente Lupo i quali cedevano sul punteggio di 25 a 20 per il Bronte. La festa del Bronte e gli applausi dei tifosi ai propri giocatori chiudevano una serata indimenticabile. Agira meriterebbe di più perchè siamo certi che un eventuale ritorno in serie B premierebbe gli sforzi di un ambiente che da quaranta anni rappresenta in questo momento una felice realtà.

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Alle persone come me che hanno vissuto la nascita della Cittadella dello Sport non può che suscitare commozione aver visto le foto del primo di Maggio. Sembrano lontani , anzi lo sono, gli anni della progettazione di un luogo che potesse offrire sport e relax. Nella mente di quegli amministratori c'era la visione del futuro ma la " cittadella" rimase sempre sempre nella precarietà. Ricordo quando da amministratore vietai il transito alle auto, quando si discuteva se affidare alla forestale i terreni di nostra proprietà attorno al Lago. Più passava il tempo però più sembrava che ciò che era nella mente di molti di noi "vecchi" sarebbe rimasto , come tante altre cose,lettera morta. Qualcosa però è di colpo cambiato. Che cosa ? La sinergia tra pubblico e privato è la vera novità del boom che sta vivendo il Pozzillo. Sempre più conosciuto , sempre più frequentato,sempre più richiesto grazie agli investimenti dei privati che offrono un motivo ai tanti di visitare il nostro Lago. Questi investimentimenti stanno crescendo e a poco a poco si continua ad osare e puntare sempre di più alla nascita di nuove idee. C'è però ancora molto da fare. Il turismo con l'intervento del solo " pubblico" non esiste. Ora è necessario proseguire per questa strada. Nei sogni di quando ero giovane due cose si discutevano con i miei amici: la costruzione di un lungo pontile che facesse da solarium e soprattutto tutelare i numerosi sfassi e aironi cinerini ma soprattutto inserire sulle sponde del Lago una famiglia di anatre per impreziosire ancora di più la bellezza del lago. Chissà....magari !

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Giovedì, 02 Maggio 2019 09:56

1 Maggio al Pozzillo. Tutto esaurito.

C'era il tutto esaurito dalla parte del Piano Arena sulle sponde del Lago Pozzillo. Difficile dire quante persone erano presenti ma a contare il numero delle auto in sosta e quelle che erano in fila per arrivare quanto più vicino possibile al parcheggio del campo sportivo, si può dire che forse quasi mai si era visto nulla del genere. La sinergia tra pubblico e privato ha dunque dato quei frutti che negli anni passati tardavano ad arrivare. Oggi il turista che si reca al piano Arena può trovare un numero di servizi crescente che vanno dalla passeggiata in bicicletta alla moto d'acqua passando per i quad,il parco avventura,le canoe i barbecue o stendersi sul prato in cerca di relax e sole. Migliorati soprattutto i servizi dunque e ciò potrebbe spingere a far si che non si ci fermi alla sola pasquetta , al 25 aprile e primo di maggio sfruttando anche i mesi estivi e perchè no offrire altre novità in tema di offerta per spingere e incoraggiare al flusso più costante di visitatori. Pubblico e privato è la carta vincente ed è arrivato forse il momento di valutare di dare in gestione estiva anche gli impianti sportivi , volendo alla stessa Pro Loco , sfruttando sport già presenti a Regalbuto quali il tennis , la pallavolo il basket il calcio. Gli spazi ci sono e se si chiede la collaborazione dei sodalizi sportivi siamo certi che non mancheranno di collaborare.  

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