Articoli filtrati per data: Giugno 2019

Giovedì scorso , in una bella cornice di genitori e atlete ha festeggiato la chiusura dell'attività per la stagione 2018/2019. 44 atlete iscritte, divise nelle catorie S3 white e Red , Under 12 e Under 13 , davanti ad un pubblico di mamme che si sono divertite a giocare contro le loro figlie. Nel corso della manifestazione il direttore sportivo Agostino Vitale e gli allenatori Antonio Putrino e Letizia Stancanelli hanno consegnato alle piccole atlete S3 White la t.shirt ricordo di Anderlini Comunity  , i succhi di frutta Valfrutta, e magnifici altri doni ricordo della loro prima stagione nel volley. Ad ogni iscritta è stato poi consegnato il diploma e una medaglia ( alle sole atlete Under 12 e Under 13). A ricordare i risultati raggiungi nella stagione appena terminata il direttore sportivo : " Abbiamo partecipato al campionato Under 13 femminile classificandoci tra le prime dieci squadre su 28 iscritte, con 7 vittorie e 5 sconfitte - ha detto Vitale - Nel campionato Under 12 ( 3vs3)  ancora in corso si può dire fino ad ora abbiamo passato i due turni eliminatori e attualmente siamo tra le prime 8 del campionato. Modesti risultati - commenta Vitale - ma significativi della crescita tecnica e mentale delle nostre ragazze rispetto alla passata stagione. Il nostra movimento femminile di pallavolo è in crescita a Regalbuto se si pensa che in genere le ragazze sin dall'età di 5/6 anni preferiscono iscriversi alle scuole di danza, grazie alla professionalità dei nostri coach riusciamo ad iscriverne un numero sempre crescente. " L'arrivederci a settembre è d'obbligo !! Sunshine volley !! 

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Un interessante capitolo sulla nascita della Scherma Italiana va fatto su un maestro che è incredibilmente pieno di fascino e anche lui di mistero, degno di un film o di un romanzo a lieto fine, ma passante per le più ruvide sofferenze. È la storia di Ezio Triccoli e del suo fortunato incontro con il dottore Serafino La Manna entrambi prigionieri in Libia. Ma è di La Manna che vogliamo ricordare proprio oggi che si festeggiano a Palermo i 110 anni della Scherma Italiana, perchè a insegnare a Triccoli tutti i segreti della Scherma fu proprio il Regalbutese Serafino La Manna. Un Regalbutese rimasto sconosciuto, così come purtroppo sono rimasti sconosciuti altri personaggi che a vario titolo fanno parte della Storia della nostra città. Oggi i titoli dei TG e dei giornali sono tutti sui 110 anni della Scherma Italiana e della visita di Mattarella a Palermo. Nessuno forse , ripercorrendo le tappe salienti della nascita della scherma, ricorderà come e quando sia stato gettato il seme della nascita di uno sport che ha rappresentato e tutt'ora rappresenta il fiore all'occhiello dello sport italiano. E' motivo di orgoglio invece sapere che il nostro medico Serafino La Manna è colui che durante la prigionia in Libia 1941/1947 diede lezioni di scherma non solo a Ezio Triccoli ma nel campo di prigionia avvenivano veri e propri incontri descritti nel libro di Annese " I diavoli di Zonderwater" La nostra città ha dato i natali a tanti personaggi illustri alcuni dei quali ricordati altri rimasti sconosciuti. Personaggi di cui essere fieri e dai quali fare uscire qual pizzico di orgoglio che rende unica e solidale una comunità come la nostra e come bisogna tramandare il nostro passato sin dalle origine affinchè questo rimanga impresso nelle menti delle future generazioni. Auguri dott La Manna , Regalbuto le rende onore !

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Oggi il Capo dello Stato Sergio Mattarella a palermo festeggia i 110 anni della nascita della Scherma Italiana. Forse non tutti però sanno che il merito della nascita della scherma in Italia va anche a SERAFINO LA MANNA , medico trentaseienne nato a Regalbuto , docente universitario, che ha gettato il seme della più importante scuola di scherma , descritto nel libro di Carlo Annese " I diavoli di Zonderwater 1941/1947" La storia dei prigionieri italiani che sopravvissero alla guerra grazie allo sport. Nel libro si narra la storia di Ezio Tricoli il quale apprese la scherma durante la prigionia e prese lezioni dal capitano Serafino La Manna catturato in Libia. L'incontro con La Manna fu determinante per la nascita di una scuola unica . Tre mesi dopo essere tornato in Italia Triccoli apri una scuola di scherma a Jesi. Così si espresse " ...il merito di chi mi ha spiegato tutto dal più piccolo movimento del ferro nella mano alla perfetta anatomia meccanica è del professore La Manna." Una bella storia! Il dottor La Manna, professore universitario, capitano medico, non fu solo un maestro di scherma per Triccoli, ma gli diede una visione medica, fisiologica dello sport che era certamente per molti versi unica e rivoluzionaria per la formazione del tipico maestro italiano.

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