Se passasse la proposta di legge del Movimento 5 Stelle a prima firma Nunzia Catalfo, che fissa il salario minimo a 9 euro lordi l’ora, 2,9 milioni di lavoratori avrebbero un incremento medio annuo di retribuzione di 1.073 euro. Sarebbe coinvolto il 21% dei lavoratori dipendenti con un aumento stimato del monte salari pagati dalle imprese di 3,2 miliardi complessivi. La stima è dell’Istat che l’ha presentata in audizione alla Commissione lavoro del Senato sul ddl che vede l’opposizione di Confindustria e sindacati, secondo cui occorre per prima cosa stabilire il valore legale dei trattamenti economici previsti dai Contratti collettivi nazionali di lavoro. Contratti a cui il ddl peraltro fa esplicito riferimento spiegando che l’intervento è “di sostegno alla contrattazione collettiva, e non già sostitutivo di essa”.