DOMENICO CAMPISI – DOMENICANO REGALBUTESE DELL’ORDINE DEI PREDICATORI In evidenza

Dicembre 08, 2022 169
Francesco Miranda - Un volume di 122 pagine, pubblicato nel 2015 con il contributo della Banca di Credito Cooperativo “La Riscossa” di Regalbuto e del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, presso l’editore Leo S. Olschki di Firenze, a cura di Daniela Calcamo, Daniele Cannavò e Maria Rosa De Luca e introduzione di Maria Rosa De Luca, pone all’attenzione dei lettori e cultori di Musica Sacra, l’opera di Domenico Campisi “Lilia Campi” contenente cinque raccolte di Musica Sacra stampate fra il 1615 e il 1627.
Domenico Campisi, domenicano regalbutese dell’Ordine dei Predicatori, “Musicus inter celeberrimos ascriptus”, visse a cavallo fra il XVI e il XVII secolo: nacque a Regalbuto, probabilmente nel 1588; infatti in un censimento generale della provincia domenicana di Sicilia del 1613, è indicato il “fr. Dominicus de Regalbuto, sacerdote di anni 25 di cui otto trascorsi dalla professione religiosa”. La data di nascita sarebbe, quindi, quella del 1588 (1613 - 25), la professione di fede quella del 1605 (1613-8).
Nell’archivio della Chiesa Madre di Regalbuto (registro dei battesimi, vol.1587/1588, c.248) si legge di un “Joseph Campisi filius M. Octavi et Vitae”, battezzato il 21/5/1588: potrebbe trattarsi della stessa persona che, entrando nella Regola Domenicana, abbia voluto cambiare il nome Giuseppe in Domenico.
Antonio Mongitore, scrittore, presbitero e storico palermitano (Palermo 1663/1743), ne presenta una breve biografia: “DOMINICUS CAMPISI Rayhalbutensis Ordinis Prædicatorum, Sacræ Theologiæ Magister, doctrina apprime excultus enituit. Cum Musicæ operam dedisset, ob singularem peritiam, inter celeberrimos est ascriptus, qui in modulandis sacris laudibus excellerent. Fama clarissimus floruit tum Panormi, tum etiam Romæ circa annum 1630”.
Lo storico parla di Campisi come di un predicatore, Maestro nella Sacra Teologia, autorevole in campo dottrinale, il quale, operando nel campo musicale con singolare perizia, può essere posto fra i più celebri compositori di laudi sacre. La sua fama fiorì non solo a Palermo ma anche a Roma intorno al 1630.
Molto probabilmente Domenico Campisi fu organista nella chiesa del convento di San Domenico in Palermo, ma le sue raccolte di musica pubblicate gli procurarono stima e notorietà fra i suoi contemporanei, come risulta dagli scritti di autori del XVII e X VIII secolo.
Un catalogo bibliografico stilato da Leone Allacci nel 1632, intitolato Apes Urbanae, in onore del papa Urbano VIII, riporta l’elenco delle cinque opere a stampa in ordine cronologico e l’affiliazione del Campisi a questo gruppo molto vicino al circuito culturale mecenatico della Roma barberiniana 

 

Ultima modifica il Giovedì, 08 Dicembre 2022 09:45