“Nati per Leggere”, a Enna e Caltanissetta una squadra che cresce
di Valeria Lentini
<<Leggere storie alle bambine e ai bambini è un atto di grande impatto sociale, che può cambiare le loro traiettorie di vita>>. Questa riflessione di Costantino Panza, medico e membro dell’Associazione Culturale Pediatri, rende chiara l’importanza della lettura. Atto fecondo e salvifico in grado di ridisegnare i destini, aggiustare le sorti, donare nuove speranze. Specie quando si inizia da piccolissimi. E di lettura condivisa in famiglia si occupa Nati per Leggere, il programma nazionale di promozione della lettura in età precoce, con ramificazioni in tutta Italia.
Lo scorso 20 gennaio il Centro Giovanile Lasalliano di Regalbuto, in provincia di Enna, ha ospitato l’incontro conclusivo nell’ambito della formazione dei nuovi volontari del gruppo interprovinciale Nati per Leggere di Enna e Caltanissetta. Volti, voci e sorrisi. E tanto entusiasmo per una nuova avventura. Ad accogliere le nuove volontarie, l’empatia e la grande competenza delle formatrici del coordinamento interprovinciale e regionale: Antonella Provenzano (formatrice del Centro per la Salute del Bambino onlus), Grazia Grippaldi (referente territoriale Nati per Leggere), Marcella Gianfranceschi (referente Associazione Italiana Bibliotecari – Nati per Leggere Enna e Caltanissetta). Una giornata che ha visto momenti di riflessione e condivisione delle competenze, alternati a lavori in gruppo dedicati all’approfondimento e alla progettazione. Il tutto accompagnato da una sana convivialità.
Sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, Nati per Leggere è presente in tutte le regioni italiane. Propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. I volontari Nati per Leggere ricevono una rigorosa formazione per essere poi in grado di trasmettere ai genitori il ruolo cruciale della lettura in famiglia anche in tenera età, supportando gli operatori nelle attività di organizzazione e informazione e soprattutto dedicandosi alla lettura insieme ai piccoli nell’alveo dei presìdi NpL.
La formazione dei volontari e degli operatori, riccamente articolata e approfondita, è erogata dal Centro per la Salute del Bambino onlus, organizzazione senza fini di lucro con un obiettivo ambizioso: garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini uguali opportunità di sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale, fin dalla nascita. Affinché le opportunità siano realmente a portata di tutte e di tutti.
<<Leggere storie alle bambine e ai bambini è un atto di grande impatto sociale, che può cambiare le loro traiettorie di vita>>. (Costantino Panza – Associazione Culturale Pediatri)
Bruno Tognolini, scrittore per bambini e autore Rai, ha ideato la Filastrocca dei Nati per Leggere: <<Leggimi subito, leggimi forte/Dimmi ogni nome che apre le porte/Chiama ogni cosa, così il mondo viene/Leggimi tutto, leggimi bene/Dimmi la rosa, dammi la rima/Leggimi in prosa, leggimi prima>>. Perché prima si inizia a leggere, maggiori sono le opportunità di vita e di crescita. <<Se cambi l’inizio della storia, cambi tutta la storia>>.
A Regalbuto : 4188 è il numero dei contribuenti pari al 70,55 % ( dati forniti da Openpolis).
Alla fine dello scorso anno, è stato pubblicato il decreto legislativo 216 relativo all’attuazione della riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche. Uno dei cambiamenti più rilevanti è legato alla modifica degli scaglioni a cui applicare le aliquote, che da 4 passano a 3. Si tratta di cambiamenti che, come segnala Ifel, non riguarderanno l’addizionale comunale Irpef, una delle entrate tradizionali delle amministrazioni italiane. Le tasse e le imposte rappresentano una fonte di entrata importante anche per i comuni, contribuendo come voce complessiva di entrata al 23,5% degli introiti delle amministrazioni. Si tratta di entrate necessarie per garantire un funzionamento efficiente della macchina amministrativa che permette poi di avere dei servizi capillari su tutto il territorio. Assieme all’imposta municipale unica (Imu) e alla tassa sui rifiuti (Tari), l’addizionale comunale dell’Irpef rappresenta una delle principali imposte versate dai contribuenti alle amministrazioni. Questa particolare fonte di entrata è legata all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Le tipologie di reddito incluse sono di diverso tipo, tra i principali si comprendono i redditi fondiari, quelli di capitale, quelli di lavoro autonomo e dipendente (incluse le pensioni) e quelli di impresa. L’addizionale è stata istituita alla fine degli anni novanta con il decreto legislativo 360/1998. Per i comuni è possibile, salvo deroghe particolari come quella concessa al comune di Roma, istituire un’aliquota non eccedente lo 0,8%. Le amministrazioni possono introdurre un’aliquota unica oppure delle aliquote differenziate tra di loro, con la clausola di adeguarsi agli scaglioni di reddito presenti per la componente Irpef nazionale. Una condizione che verrà a meno per il 2024. È inoltre possibile per i comuni introdurre una soglia di esenzione subordinata a specifici requisiti reddituali.
L'I.P Don Pino Puglisi al Contest nazionale del pecorino romano Dop.
L'ultimo rapporto dello Smivez pubblicato di recente , fotografa il presente e il futuro del Mezzogiorno d'Italia. Nel 2080 la popolazione del Sud , scenderà di 8 milioni di residenti. Il Meridione avrà quindi quasi la metà della popolazione di oggi. Il fenomeno dello spopolamento ci dice che negli ultimi vent'anni , ha causato un calo dei residenti di poco più di un milione di persone. L'esodo dalle regioni più povere d'Italia e d'Europa , avrà dunque una accelerazione tre volte maggiore negli anni a venire. Sono numeri che impressionano e allarmano perchè fotografano già da adesso come saranno i nostri paesi , specie quelli delle zone interne della Sicilia, con i quali bisognerà fare i conti. Difficile pensare che il territorio di Enna non sarà toccato , anche perchè la popolazione residente continua a diminuire mentre ancora si attende il tanto sperato sviluppo del Mezzogiorno , con i problemi ancora irrisolti: condizione delle strade, dei trasporti, servizi, scuole . Mancanza di lavoro. Come sarà la nostra città nel 2080 ?. Dalle risposte immagino che direte " se ci campo ! ". Comprensibile. E' doveroso però porci il problema fin da adesso. Ottanta anni fa i nostri padri si ritrovavano a dover ricostruire il paese dilaniato dalla guerra. Ma fra cinquant'anni cosa lasceremo alle future generazioni ?. E' dunque su questo importante tema che la politica dovrà confrontarsi.
Storie di Sport.
" Aquile Randagie"- Interessante convegno a Regalbuto .
E' stato approvato dal Governo regionale il secondo aggiornamento del Piano di gestione delle acque del distretto idrografico siciliano per il periodo 2021-2027. Il documento, predisposto dall'Autorità di bacino della Presidenza della Regione, nello scorso mese di ottobre aveva già ottenuto il via libera del governo nazionale. Il Piano di gestione, approvato per la prima volta nel 2010 e poi aggiornato nel 2016, è lo strumento con il quale si individuano tutte le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi comunitari di qualità delle acque, sia superficiali che sotterranee e include le azioni da condurre per garantire una gestione sostenibile in termini quantitativi e qualitativi delle risorse idriche. Il documento è frutto di un lungo ed accurato studio e di un'attività di condivisione con tutti i soggetti interessati alla gestione delle risorse idriche, nonché con tutti i “portatori di interesse”, attraverso numerosi incontri sul territorio dell'Isola promossi dall'Autorità di bacino. Fra le misure più importanti per raggiungere gli obiettivi, ci sono: la riduzione degli scarichi civili e industriali, dell'inquinamento in agricoltura da prodotti fertilizzanti e fitosanitari; il recupero morfologico della qualità dei fiumi; l'uso razionale delle risorse, compreso il riutilizzo delle acque reflue e l'applicazione delle norme contro gli eventi siccitosi. I contenuti del Piano dovranno essere attuati da tutti i soggetti competenti in materia di utilizzo delle risorse idriche. Il prossimo aggiornamento è previsto per il 2027.
Finanziaria: Fondi per 11 Comuni ennesi ricadenti nel Geopark UNESCO Rocca di Cerere
Nel contesto della Finanziaria regionale, l'Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha recentemente approvato un emendamento presentato dall'onorevole Fabio Venezia. Questo emendamento prevede l'assegnazione di 500.000 euro ai Comuni situati nel Geoparco "Rocca di Cerere", riconosciuto dall'UNESCO.
Grazie a questa disposizione normativa, i Comuni appartenenti al territorio del Geoparco, tra cui Enna, Piazza Armerina, Aidone, Valguarnera, Villarosa, Leonforte, Assoro, Nissoria, Calascibetta, Nicosia e Pietraperzia, riceveranno una media di circa 50.000 euro ciascuno. Questi fondi saranno resi disponibili nel corso del 2024 e potranno essere impiegati per promuovere iniziative culturali e turistiche nel territorio.
Il Geoparco "Rocca di Cerere" è stato riconosciuto dall'UNESCO grazie al significativo valore del suo patrimonio geologico e all'implementazione di una strategia di sviluppo sostenibile. Il GAL (Gruppo di Azione Locale) ha svolto un ruolo chiave in questo processo nel corso degli anni.
Va sottolineato che il contributo finanziario non riguarda solo i Comuni del Geoparco "Rocca di Cerere", ma beneficerà anche i 14 Comuni del Geoparco delle Madonie, tra cui Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni.