Palermo. La maggioranza in nottata ha trovato l’accordo sulla riforma delle Province in Sicilia. “Abbiamo raggiunto un buon accordo sulla legge che sopprime le province e da’ il via libera ai liberi consorzi tra comuni”, spiega Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Ars. In particolare “la norma che verra’ emendata subito, rispetto al testo attuale, prevede che al momento dell’entrata in vigore della nuova legge rimangano nove i liberi consorzi. Poi, entro sei mesi, i comuni avranno la possibilita’ di modificare l’assetto dei nuovi enti intermedi, attraverso deliberazioni dei consigli comunali, per territori che comunque abbiamo almeno 150 mila abitanti”. Inoltre “gli organi amministrativi verranno gestiti direttamente da consiglieri comunali, eletti secondo medie ponderate e da sindaci. Questi ultimi eleggeranno loro colleghi al vertice della Giunta del libero consorzio – continua Picciolo -. Sono convinto che in questo modo, grazie all’accordo raggiunto dalla maggioranza, si da’ attuazione ad uno dei punti fondamentali del programma di governo di Rosario Crocetta. Comprendo che talvolta i cambiamenti, come la riforma della province, vengono visti con tante perplessita’. Ma non bisogna avere paura delle novita’. Voglio, infine, sottolineare come la riforma intera sia improntata al risparmio dei costi della politica e di gestione amministrativa”.

Per quanto riguarda le aree metropolitane “si parte dall’attuale assetto che prevede citta’ metropolitane per Palermo, Catania e Messina, ma e’ auspicabile un intervento normativo serio che le svincoli dalle attuali aree urbane”, conclude l’esponente Drs.  ”Un’intesa raggiunta grazie ad un confronto serio ed efficace, che ci ha portato a trovare una convergenza sul disegno di legge della riforma e servira’ a superare definitivamente il vecchio sistema delle Province”, commentano in una nota congiunta Baldo Gucciardi (PD), Lillo Firetto (Udc), Giuseppe Picciolo (Drs), Luca Sammartino (Articolo 4), Giovanni Di Giacinto (Megafono), capigruppo della maggioranza che sostiene il governo regionale. Il testo sul quale si e’ lavorato e’ quello esitato dalla commissione Affari istituzionali, all’esame dell’aula. Partendo dai territori delle Province regionali soppresse, si introduce la possibilita’ per i Comuni di istituire, entro sei mesi dalla entrata in vigore della legge di riforma, nuovi Liberi Consorzi
 

A Regalbuto non si fermano le polemiche a distanza tra i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione . Questa volta a innescare la miccia sono stati i consiglieri del movimento “uniti per Regalbuto” i quali in una nota sottolineano a proposito delle commissioni consiliari che “la maggioranza vuole arraffare tutto”. La vicenda nasce allorquando i consiglieri di  “uniti per Regalbuto” il 19 dicembre scorso si erano dimessi dalle commissioni consiliari perché quest’organo,- secondo il capogruppo Giuseppe Maria Sassano – “creato al solo scopo di consentire il confronto e l’apporto soprattutto dell’opposizione, è stato violentato da questa maggioranza.” Nel consiglio comunale del 3 gennaio 2014 la maggioranza presenta – secondo Sassano- un ordine del giorno di “integrazione dei membri delle commissioni” chiedendo  i posti lasciati vacanti da uniti per Regalbuto. “Quest’atto illegittimo  della maggioranza è stato da noi bloccato, - dichiara Sassano - facendo appello al regolamento che dice espressamente che “le commissioni sono composte … con criteri idonei a garantire la proporzionalità e la rappresentanza di tutti  i gruppi”. La risposta dei consiglieri comunali di maggioranza non si è fatta attendere ed è stata affidata al loro capogruppo Salvo Cardaci il quale puntualizza cheLa maggioranza non vuole "arraffare" niente e la richiesta di integrazione delle commissioni presentata a gennaio dal consigliere Giusi Blasco era volta, così come affermato in consiglio comunale dalla stessa rappresentante, a far tornare sui propri passi il vostro gruppo che rappresenta parte della comunità che merita di essere rappresentata in tutti gli organismi dell'Ente. Nel momento in cui avete deciso autonomamente di non voler più far parte di queste commissioni  abbiamo chiesto al segretario dott. Varveri se le stesse commissioni erano legittimate a proseguire l'impegno istituzionale anche in assenza di componenti dimissionari e la risposta è stata positiva. Nessun atto illegittimo, insomma, da parte della maggioranza che è stata votata ed eletta per provare ad amministrare la cosa pubblica prendendosi le responsabilità dovute. “

Enna. Nel giro di cinque anni il settore edile, causa la crisi economica, ha subito un taglio di circa il 50 per cento. A guardare tutti i parametri di riferimento dal 2008 al 2013 c’è stato un taglio drastico dal numero di gare appaltate, quelle  espletate, dall’ importo complessivo delle gare alla forza lavoro, alle ore lavorate, alla massa salariale. Il valore aggiunto del settore edile sul Pil provinciale dai 203 milioni del 208 è passato ai 140 milioni del 2013. Si tratta di una crisi che ha  colpito e continua a colpire un settore che è stato una struttura portante della realtà socio-economica del territorio ed il calo non riguarda solo gli appalti pubblici ma anche l’edilizia privata. A questa crisi c’è da aggiungere quella ancora più grave della Pubblica Amministrazione che ritarda in maniera considerevole, ritardi abissali nel pagamento dei lavori fatti, che potrebbero dare ossigeno alle imprese, mentre il ritardo molto spesso costringe le imprese a chiudere l’attività. In provincia di Enna dall’esercizio 2008/2009 al 2012/2013 il numero di imprese edili è calato di 50 unità, essendo passati da 773 a 623, quindi con un calo del 20 per cento; gli addetti nel settore sono passati da 4103 a 2577 con una riduzione in percentuale del 38 per cento. Il numero dei cantieri aperti in un anno sono passati da 1437 a 1161, meno 246 unità; il numero di ore lavorate da 2 milioni 805 mila a 1 milione 247 mila, con un calo di ben un milione 558 mila; la massa salariale è scesa da 23 milioni e 800 mila euro a 12 milioni 304 mila, quindi un dimezzamento. Per quanto riguarda il numero degli addetti nel 2009/2010 era di 3.848, nel 2010/2011 3.662, 2011/2012 3.106 con un conseguente ribasso della massa salariale calata 21 milioni nel 2009/2010, a 15 milioni 275 mila nel 2011/2012.

tratto da vivienna

Enna. Il commissario straordinario, Salvatore Caccamo, nella sua qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione della nuova Srr, società rifiuti, ha convocato per martedì prossimo alle 9, i rappresentanti sindacali, La Valle per la Cgil, Miccichè per la Cisl, Manuella per l’Uil, Sauro per la Fiadel, Sperlinga per l’Ugl e Manno per la Filas per discutere su un argomento importante quale è “la dotazione organizza della Srr”. Il commissario Caccamo scrive nella convocazione, inviata ai rappresentanti sindacali, che è in attesa che la società EnnaEuno, in liquidazione,  invii i dati richiesti  relativi alla consistenza del fondo di dotazione  della Srr ed al personale dell’Ato, dati questi ritenuti necessari per  l’apertura di un tavolo di concertazione per il passaggio del personale, avente i requisiti  di legge dalla società EnnaEuno alla costituita società Srr.  Sia il passaggio del personale che la dotazione organica della nuova società sono argomenti molto delicati ed importanti e le parti hanno una visione diversa della situazione soprattutto i rappresentanti sindacali che hanno fatta richiesta che non venga licenziato nessuno e soprattutto che venga confermato il contratto di lavoro dell’industria. I sindaci in assemblea hanno sempre avanzato la proposto che al personale dell’Ato venga applicato il contratto degli Enti Locali, proposta questa che è stata sempre respinta non solo dai sindacati ma anche dal commissario regionale Marino per cui la riunione di martedì con il consiglio di amministrazione della nuova società non sarà tanto tranquilla in quanto i rappresentanti sindacali su questo argomento non intendono fare alcun passo indietro. Intanto c’è un notevole ritardo per il passaggio del personale dall’Ato Rifiuti alla nuova società visto che questo passaggio si sarebbe dovuto fare prima della chiusura dell’anno, invece ancora si deve aprire la discussione e soprattutto  aprire il tavolo di concertazione per il passaggio del personale che è il tema principale della riunione di martedì prossimo.

E’ Vito Massimo Catania, l’atleta dell’anno secondo la testata giornalistica on line siciliarunning. L’atleta di Regalbuto tesserato per la società Amatori Regalbuto ,ha ritirato il premio il 31 gennaio scorso a Partinico nel corso della serata dedicata anche alle premiazioni del BioRace 2013 Fidal-Uisp. Catania, mattatore della scena podistica regionale della stagione appena trascorsa, succede a Max Buccafusca del Marathon Monreale. Per Vito Massimo Catania un successo che va al di la del merito sportivo, in quanto l’atleta ennese è sicuramente esempio di sportività e altruismo.Vito Massimo Catania,classe 1979, nella sua carriera sportiva in pratica ha vinto quasi tutto classificandosi sempre nei primi posti nelle diverse categorie a partire dai 1500 metri fino ad arrivare a disputare anche la maratona, non ultima quella disputata e vinta  a Palermo nel novembre 2013 dove ha tagliato il traguardo dello stadio delle Palme con il tempo di 2h44'45. Il riconoscimento della testata sicilia running premia dunque non solo l’atleta ma soprattutto l’uomo sempre disponibile,che regala un sorriso a tutti che dedica il suo premio agli ultimi arrivati. Una vera e propria “Vito Massimo Mania”, forse esagerando,ma dalle attestazioni di stima che riceve ad ogni gara,dagli abbracci che riceve e dagli scatti fotografici con chiunque voglia un ricordo , si capisce che aver riconosciuto atleta dell’anno 2013 questo ragazzo di Regalbuto è un premio meritato. C’è naturale soddisfazione a Regalbuto per questo atleta che è diventato esempio di sportività non solo per gli sportivi regalbutesi.

Regalbuto Press si congratula con Vito Massimo Catania per il riconoscimento ricevuto.Massimo è un esempio che ogni atleta di qualsiasi sport dovrebbe seguire sia sul piano sportivo che umano.Ed è anche un atleta che ogni società sportiva vorrebbe avere. Vito è un patrimonio di tutti.

Regalbuto è il comune capofila dell’Aro. Lunedì mattina alle 12:00 si sono incontrati presso la sede del Comune di Regalbuto i sindaci dei tre Comuni per la firma definitiva del documento di convenzione che da avvio al nuovo percorso per la gestione dei rifiuti prevedendo il servizio diretto dei tre comuni con l’affidamento tramite gara ad una ditta terza nel rispetto della normativa vigente.Con la firma inizia dunque il nuovo percorso sulla gestione del sistema dei rifiuti del territorio di Regalbuto, Centuripe e Regalbuto con l’approvazione della convenzione per la costituzione dell’Ambito di Raccolta Ottimale (A.R.O.). Nei prossimi giorni il comune capofila , cioè Regalbuto,si attiverà per la redazione del piano di intervento previsto dalla normativa a cui seguirà la redazione del bando per l’affidamento della gestione del servizio. L’ufficio comune dell’A.R.O. è localizzato nel comune capofila ed è la struttura proposta allo svolgimento degli adempimenti tecnico amministrativi all’affidamento e all’organizzazione del servizio di spazzamento raccolta e trasporto dei rifiuti urbani per il territorio dell’ARO.Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dai sindaci dei tre comuni a nord della provincia di Enna.“Lunedì si è concretizzato un percorso che abbiamo iniziato molti mesi fa – dichiara il Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona eletto Presidente dell’ARO – e che vede la prima firma definitiva dopo il vaglio dei tre consigli comunali. Adesso si può cominciare a parlare di territori che vicini responsabilmente si associano al fine di ottimizzare servizi pubblici locali essenziali e strategici per la vita delle nostre comunità. Questo è il primo passo che ci conduce velocemente alla ripresa del servizio diretto dei rifiuti ai nostri comuni nel pieno rispetto della legge.”

Domenica 26 Gennaio si è svolto a Regalbuto il torneo provinciale giovanile di calcio a cinque riservato a tutti i bambini nati nel 2002 e 2003.Il torneo si è svolto presso il Palazzetto dello sport Giovanni Paolo 2° e presso i campetti dell'Asd Sporting Club di Regalbuto in contrada Piano Arena. Il torneo è stato organizzato interamente dall'asd Regalbuto del presidente Massimo Adornetto in collaborazione con l'associazione Galaria di Gagliano gestita da Vito Barbieri e Giuseppe Gagliano .A questo torneo, che è durato l'intera giornata  hanno partecipato 6 società sportive: asd RegalbutoGalaria Gagliano,Sporting Catenanuova,asd Giuseppe Pagana Troina,Città di Centuripe e città di Piazza Armerina. Oltre a questi hanno partecipato anche due squadre femminili di calcio a cinque tesserate con le società sportive di Regalbuto e Gagliano, le quali nella mattinata hanno dato disputato una partita vinta dalle ragazze del Regalbuto col netto punteggio di 4-0. "Questa iniziativa tutta al femminile-ci dichiara il direttore sportivo del Regalbuto Sergio Politi- rappresenta solo l'inizio di un percorso che dovrebbe portare nel giro di un paio di mesi a creare un polo tutto femminile di calcio a 5 che raggrupperà diverse atlete della provincia. Sono soddisfatto non tanto per il grande valore sportivo che si è visto in campo ma soprattutto perchè si è regalato a tutti questi bambini e bambine un intero giorno dedito al puro divertimento e ai sani principi. Durante la pausa pranzo  gli atleti si sono soffermati a pranzare  nei diversi bar e ristoranti del paese segno dell’attenzione che vogliamo riporre per promuovere non solo lo sport ma anche il nostro territorio con i suoi impianti sportivi – conclude Sergio Politi- la società Asd Regalbuto nella persona del presidente ringrazia tutti coloro che hanno partecipato a questa manifestazione e vorrei anticipare che si sta lavorando per portare a Regalbuto un grande evento che si terrà a Marzo con la partecipazione del calcio Catania spa e Reggina calcio.

Quella vista al Palasport Giovanni Paolo II di Regalbuto è stata forse la più bella partita fino alla quale fino ad ora i tifosi hanno assistito, rovinata solamente da una coppia arbitrare non all’altezza delle due formazioni di calcio a cinque di C1 , vale a dire la Dilettantistica regalbuto e Nissa fusal che hanno dato vita ad un incontro bello, tecnicamente e agonisticamente piacevole , giocato in maniera corretta da entrambe le squadre. I padroni di casa sabato scorso hanno ospitato una delle formazioni più forti del campionato, vincitori della coppa Italia Sicilia 2013, attrezzati per arrivare in serie B, un test importante per i ragazzi di mister Massimo Maccarrone che dovevano confermare l’ottimo stato di forma di tutta la rosa dei giocatori. Il Nissa dal canto suo doveva vincere per mantenere il passo della capolista Harbour. La partita. Partono veloci le due squadre al fischio d’inizio ma è la Dilettantistica ad attaccare di più mettendo in difficoltà in diverse occasioni la difesa degli ospiti, la Nissa gioca di rimessa e si rende pericolosa solo parzialmente , ne approfittano i padroni di casa che passano in vantaggio con Insinga su azione. Il primo tempo si chiude con il vantaggio dei padroni di casa. Nel secondo tempo sono i ragazzi del presidente La Paglia che vanno alla ricerca del pareggio che colgono con lo sviluppo di uno schema su calcio di punizione al decimo della ripresa. La partita non è finita perché nessuna delle due squadre si stava accontentando del pari ma a partire dal 20’ ci pensavano gli arbitri a rendere tutto più complicato espellendo un giocatore della Nissa e sciorinando cartellini gialli a destra e a manca anche se il gioco si era sempre mantenuto su livelli agonistici accettabili. Dunque uno a d uno dopo i due tempi, con i giocatori al centro del campo ad abbracciarsi tra gli applausi del folto pubblico presente, che invece fischiava sonoramente la coppia arbitrare. In classifica la Nissa si allontana dalla capolista Harbour vittoriosa in casa, ma mantiene la zona play off. La Dilettantistica resta a metà classifica ma distante dalla zona play out.

“ U muortu in casa” ovvero il morto vivo. E’ la commedia in due atti che la compagnia teatrale “Urania” di Regalbuto presenterà sabato 25  e domenica 26 gennaio prossimo al cine teatro Urania di Regalbuto. A causa di un tragico equivoco Maria ( Carmen Calabrese)  apprende che suo marito Pasquale ( Vincenzo Sassano) è  stato vittima di un incidente ed è morto. Per vari motivi, fra cui un'assicurazione sulla vita stipulata dalla moglie, Pasquale decide di interpretare davvero la parte del …cadavere! Questo dà il via a una serie di avvenimenti comici e divertenti che rappresentano  una provocazione e una satira di tutto quello che normalmente succede quando si ha un morto in casa. La commedia, che potrebbe apparire “dissacrante” offre in realtà la possibilità di provare ad esorcizzare con il divertimento, uno dei momenti più “temuti” della vita di ciascuno. La trama della commedia   non mancherà di divertire il pubblico che assisterà i due spettacoli  i cui biglietti pare siano stati esauriti in ogni ordine di posti. La commedia trae lo spunto da un precedente copione che è stato letteralmente rivisto e riadattato da Lina Randazzo ( regista) e da Carmen Calabrese ,che hanno costruito una trama in dialetto siciliano adattandola agli usi e costumi dell’isola. Gli altri personaggi sono : Peppino ( Sebastiano Rapisarda); Annicchia ( Barbara Furia);Cuncittina ( Nuccia Bellavia);Don Alessandro ( Alessandro Adornetto);Crocifissa ( Serena Foti); l’agente assicurativo ( Rosario Di Paola) e Totò( Angelo Spitalieri). Detto che la regia è stata affidata a Lina Randazzo, i costumi sono stati curati da Claudia Sassano e la scenografia è di Guglielmo Paratore, le musiche di Giuseppe Zitelli.

C’è forse uno spiraglio di speranza per gli automobilisti che attraversano la sp23b Regalbuto-Catenanuova perché la provincia regionale di Enna ha stanziato 200 mila euro per alcuni lavori di messa in sicurezza dell’importante arteria . La somma stanziata forse non riuscirà a coprire tutte le opere necessarie per rendere completamente sicura la strada ma almeno è qualcosa che inizia muoversi  , quanto meno sul versante del triangolo delle strade dei comuni di Regalbuto,Centuripe e Catenanuova , un triangolo molto importante per l’economia dei tre comuni a nord della provincia di Enna,legati da identiche tradizioni , scambi commerciali e affinità sociali. Scadrà difatti il 18 febbraio prossimo il bando di gara che prevede lavori di manutenzione straordinaria della S.P. n. 23/b ma c’è da tenere conto di alcuni gravi dissesti per i quali non è possibile valutare la tipologia d’intervento senza previa accurata indagine delle condizioni geomorfologiche dei siti per cui si è scelto di intervenire con urgenza attraverso l’esecuzione di una serie di interventi atti a ripristinare un sufficiente stato di transitabilità e ristabilire le minimali condizioni di sicurezza per la tutela della pubblica e privata incolumità , alla luce degli incidenti a volte mortali che si sono registrati negli anni,ed evitare una possibile chiusura al transito della strada, consentendo così agli utenti della stessa (studenti, lavoratori pendolari e alle aziende artigianali e agricole) di raggiungere i comuni limitrofi e l’autostrada per la commercializzazione dei prodotti. La provinciale 83b in pratica ha bisogno di tutto e dunque c’è solo l’imbarazzo della scelta su come spendere questi primi 200 mila euro che non sono poca cosa se si pensa alle condizioni generali delle strade in tutto il territorio della provincia di Enna : dai catarifrangenti , al tratteggio delle linee che delimitano le carreggiate, al rifacimento del manto stradale e più ne ha più ne metta.