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Politica. Il valore del confronto- AgoVit In evidenza

Ottobre 03, 2023 276
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Nella  lunga partecipazione alla vita politica durante la prima Repubblica, nella scula di partito ci hanno insegnato quanto sia importante il valore del dialolo e del confronto sia all'interno del partito sia con gli avversari politici. Era facile le sere delle domeniche , quando il "corso" era affollato dalle famiglie a passeggio e nelle piazze , dove di solito potevi trovare tutti gli attivisti dei partiti, assistere alla distribuzione dei fogli " ciclostilati" da parte dei giovani dei movimenti dove ognuno esprimeva la propria oinione sui temi più importanti della vita sociale e politica del paese. Non vi erano nè cellulari nè i social e quindi il confronto non poteva che avvenire faccia a faccia. Quei giovani , completato il giro di distribuzione dei ciclostilati, si ritrovavamo ognuno  con le proprie comitive dove il colore politico non aveva senso  ma si privilegiava l'amicizia e le identiche passioni. Man mano nel tempo il valore del confronto si è del tutto smarrito e l'avversario è diventato nemico. Alla stessa stregua dei nemici da combattere. Se mi soffermo su ciò che avviene su facebokk , possiamo tarre alcuni esempi della incapacità che abbiamo acquisito nel tempo nello stabilite il confronto nel rispetto dell'opinione altrui. La mia opinione è quella giusta e non la tua. ! E da li nessuno riesce a fare un passo avanti. Nella mia esperienza durante la prima Repubblica , le elezioni , di qualsiasi tipo, si limitavano in mamiera temporale alla sola campagna elettorale e dal giorno dopo si ritornava ad occuparci della vita reale. Oggi le campagne elettorali , se ci fate caso, non finiscono mai. Anzi , lo scontro rimane ancora più violento quando dai risultati delle urne, specie dopo le amministrative locali, si innesca il meccanismo dell cosidetto " nemico" al quale tutto è negato , quasi come una specie di punizione per non aver votato coloro che invece le elezioni le hanno vite. Questi atteggiamenti di fatto attivano il tracollo dei rapporti di amicizia e in alcuni casi familiari. Nella prima Repubblica mi hanno insegnato il valore di saper distinguere l'attivismo politico dall'amicizia. Di esempi ne ho avuto da uomini e donne di tutti i partiti. Quegli uomini e donne sapevano distinguere questi valori , pur non avendo lauree. Ricordo quando alla fine dei consigi comunali , il confronto continuava nelle lunghe passeggiate in pazza tra sorrisi , pacche e nelle sere d'estate al bar davanti ad un bicchiere di birra. Socialisti, Repubblicani, Socialdemocratici, Comunisti, Democristiani , in piazza si ritornava ad essere amici senza alcuna distinzione. Oggi purtroppo non è così. Si è disposti  a rompere qualsiasi rapporto di amicizia o di rispetto per l'altro cercando di far emergere la propria opinione a volte persino con maniere che definire violente può essere riduttivo. Nella prima Repubblica ci hanno insegnato il valore dello svolgere l'incarico di Sindaco, di assessore di consigliere con il dovere del " buon padre di famiglia"  in ogni nostra azione e in special maniera  con gli avversari politici perchè i  " voti - ci hanno insegnato- per vincere , devono arrivare proprio da chi non ci aveva votato. "   Riporto la frase di un uomo politico di Regalbuto , ancora in vita, che mi accompagna ancora adesso: " Agostino , noi abbiamo vissuto gli anni d'oro della politica. Oggi difficilmente riusciremmo a muoverci in essa." In questi ultimi anni ho dovuto togliere il saluto a tanti per il semplice fatto di non aver saputo distinguere questi valori e perchè ho avuto certezza che tra fare discorsi e i fatti dimostrati c'è un gran vuoto. Un vuoto forse incolmabile che ho dovuto assumere per quella sorta di amor proprio che deriva dall'orgoglio e dalla consapevolezza che mi dice che ricercare il confronto e il dialogo con chi manca di senso politico e non sa distinguere alcuni valori fondamentali è solamente tempo perso. !!  - AgoVit

Ultima modifica il Martedì, 03 Ottobre 2023 10:06