Una piazza colma di spettatori che sono rimasti fino alla fine delle due puntate dello spettacolo, ha mostrato agli organizzatori l’indice di gradimento della prima edizione del “ Regalbuto’s go talent “ ,festival dei talenti nostrani,che si è svolto a Regalbuto,in piazza della Repubblica il 10 e 11 agosto scorso a conclusione dei festeggiamenti del protettore di Regalbuto San Vito.Sul palco si sono alternati  cantanti, ballerini e comici con la direzione artistica di Arturo Zitelli ( musicista e discografico di origini regalbutesi)  collaborato da Vito Cardaci ,presentati dall’eclettico Salvatore  Scifo. La scenografia di Guglielmo Paratore ha dato quel tocco in più ad uno spettacolo che mancava da Regalbuto da oltre 10 anni. La giuria presieduta da Garisson Rochelle,alla fine ha premiato per il settore canto Rossella Calcerano, mentre per il settore danza ha vinto il gruppo “Criminals Crew”. Insomma un pubblico delle grandi occasioni ha tributato agli organizzatori della pro loco un successo forse inaspettato che conferma però la bontà di scegliere spettacoli alternativi costruiti con artisti e talenti “nostrani” che riempiono le piazze e divertono.“Dopo circa un decennio di assenza – ha detto l'assessore allo spettacolo Teresa Perra - è tornato prepotentemente il festival dei talenti che a Regalbuto vanta una tradizione quasi trentennale con la prima edizione ( allora si chiamava Saranno Famosi,), organizzata dall'allora Polisportiva Libertas nel lontano 1986 che ha precorso i tempi e che negli anni aveva assunto una veste sempre più innovativa anche se per circa 10 anni era rimasta nel cassetto dei ricordi. Abbiamo voluto riprendere questa tradizione – continua Perra- costruendo uno spettacolo più dinamico e al passo dei tempi . Siamo soddisfatti della riuscita e posso dire sin da adesso che anche l'anno prossimo il “Regalbuto's Got Talent” sarà ancora una volta la punta di diamante delle nostre manifestazioni estive”. Nel corso dei due spettacoli sono stati premiati i migliori “talenti “ regalbutesi in vari campi come lo sport, punti di riferimento nel sociale e nel mondo del volontariato, cultura, musica e scienza.

Il volley a Regalbuto riparte dal centro di avviamento allo sport ( cas) e dall’attività agonistica ma con un ente di promozione sportiva. La decisione , scaturita nel corso dell’assemblea dei soci e dei tesserati dell’apd Amèselon, che si è svolta nel mese di luglio, è dovuta al fatto che la società sportiva di Regalbuto non può più sostenere i costi di un campionato federale e tra l’altro ci sono motivi legati anche all’impegno universitario di molte ragazze. Tutto però resta così come lo si era lasciato dopo la fine dello scorso campionato.Il 2 settembre è stata fissata la data della ripresa della preparazione pre agonistica che si protrarrà per tutto il mese nel palazzetto dello sport Giovanni Paolo II di Regalbuto in vista soprattutto di una eventuale partecipazione ad un campionato organizzato da un ente di promozione sportiva. Per ora si discute ma si sta cercando ci concretizzare l’avvio del Centro di Avviamento allo sport per ragazzi e ragazze di età compresa tra i 5 e i 12 anni.” Nel corso del recente Summer sport camp , abbiamo avuto conferma che molti dei nostri ragazzi non riescono a coordinare bene alcuni movimenti essenziali per lo sviluppo fisico-dichiara il presidente della società sportiva Ameselon - ciò è dovuto al fatto che i moderni allenamenti con la palla non prevedono purtroppo alcuni movimenti che coordinano tutto l’apparato scheletrico del ragazzo. Il centro di avviamento allo sport serve appunto a preparare fisicamente e psicologicamente il ragazzo o la ragazza alla scelta dello sport che più gli piacerà piuttosto che iniziare con un solo tipo di sport proprio in corrispondenza di una età durante la quale il corpo inizia a strutturarsi. Ci vogliono però tecnici specializzati  e insegnanti che sappiano far comprendere ai ragazzi  il movimento e per tale motivo – conclude il presidente- siamo per ora attenti  nella fase di discussione per cercare di capire meglio gli obiettivi da raggiungere.”

Nel pomeriggio di ieri in un noto locale di Regalbuto si sono incontrati i presidenti di Roi Italia Matteo Sassano e dell’Acsi ( associazione dei centri sportivi italiani) Agostino Vitale. I due rappresentanti provinciali al termine dell’incontro hanno chiuso un accordo per l’organizzazione congiunta di un campionato di calcio a 11 in provincia di Enna. Nei prossimi giorni , dopo la ratifica dei rispettivi organismi statutari, si darà vita ad un comitato tecnico- organizzativo che emanerà il regolamento tecnico del campionato e i costi che le società sportive riconosciute dal coni o le società sportive di base, purchè affiliate all’ACSI, dovranno sostenere per partecipare al torneo. Il primo atto concreto di ROI Italia e ACSI Enna sarà quello dell’organizzazione , entro il mese di agosto, di un corso per arbitri di calcio.  L’intendo – comunicano i due rappresentanti legali – è quello di consentire anche ai gruppi amatoriali di persone e alle società sportive che non aderiscono alle federazioni di poter praticare l’attività sportive che più piace a costi più contenuti.Maggiori informazioni si potranno avere telefonando al 3335799710 oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Dilettantistica Regalbuto la prossima stagione 2013/2014 parteciperà al campionato regionale di C1 di calcio a cinque. Questa è la notizia diffusa dal comitato regionale sicilia della lega nazionale dilettanti della figc. Le squadre ripescate sono : futsal Catania di Catania ( ex Battiati),Harbur Sporting Club di Augusta ,futsal peloro Messina  di Messina ,dilettantistica Regalbuto , Nissa futsal di Caltanissetta,azzurri futsal Palermo.E’ stata inoltre concessa una ulteriore proroga fino alle ore 12 del 20 agosto affinchè le società interessate possano presentare le domande di ripescaggio in C1. La notizia ha fatto da subito il giro negli ambienti sportivi regalbutesi ed è stata accolta con entusiasmo specie tra i soci e tesserati della società sportiva del presidente Vito Contino. Dopo la bella affermazione ottenuta dai ragazzi di miter Massimo Maccarrone nella passata stagione nel campionato di C2 e i nuovi acquisti che rafforzano una rosa già abbastanza forte, per la dilettantistica Regalbuto il ritorno in C1 realizza uno degli obiettivi societari al quale tenevano particolarmente. Intanto continua la preparazione pre agonistica in vista appunto dell’inizio del prossimo campionato,agli ordini di un Massimo Maccarrone più che mai motivato. Naturale la felicità per l’attesa notizia,è stata espressa dal direttore sportivo generale della società Sergio Politi.  

Segnali di presenza di brucellosi e tubercolosi negli allevamenti della provincia di Enna, nonostante i continui controlli predisposti dal Dipartimento di Prevenzione veterinaria dell'Azienda sanitaria, diretto dal dottor Ireneo Sferrazza. I segnali arrivano da tutto il territorio ennese. Segnalati 5 allevamenti con due a rischio, vale a dire che, nonostante i controlli dei veterinari, non si è riusciti a sradicare la malattia per cui si dovrebbe procedere all'abbattimento degli animali infetti, uno addirittura a rischio di chiusura.
A Leonforte un solo caso, a Regalbuto segnalati 5 allevamenti con 3 in via di risoluzione e due a rischio, nel distretto di Agira due a rischio; nel distretto di Nicosia che comprende anche Gagliano, Troina e Capizzi, sono 8 e molti sono in via di risoluzione.

Mariella Caruso http://giornaleonline.lasicilia.it/
Catania. Uno foro di un millimetro in un tubo può far perdere anche 2.300 litri di acqua potabile al giorno e danneggiare muri, solai e rivestimenti delle abitazioni. E pure fare aumentare il costo della bolletta idrica che, negli ultimi sei anni, è aumentata in media del 33%. La stessa percentuale sulla quale si attesta la dispersione idrica che, come rileva l'indagine appena pubblicata dall'Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, produce uno spreco di 3,7 miliardi di euro ogni anno, più del valore di una manovra finanziaria. Dati che allarmano le famiglie italiane, la cui spesa media per il servizio idrico integrato di uso domestico (per intenderci quello che comprende acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa) è di 310 euro all'anno per un consumo medio di 192 metri cubi d'acqua all'anno compresa Iva del 10% per un nucleo di tre persone. Somme (non consumi) che fanno registrare grandi differenze aree macrogeografiche - i rincari sono stati più consistenti al Centro (+9% vs 2011) rispetto al Nord (+5,2) e al Sud (+8,5%) - tra regione e regione e pure tra province della stessa regione.
Se la Toscana è la regione dove l'acqua è mediamente più cara (470 euro contro i 310 di media) in tutte le province, in Sicilia, dove il costo regionale rimane nella media (313 euro) si registrano dislivelli notevoli tra una città e l'altra.

Enna la più cara in Sicilia
A detenere il record di città con i costi idrici più cari è Enna dove un nucleo di tre persone ha dovuto sborsare nel 2012 ben 417 euro, il 7,2% in più rispetto al 2011 e ben il 36,3% in più rispetto al 2006.
Il record del rincaro più consistente spetta invece a Messina, i cui abitanti si sono visti recapitare bollette più pesanti del 23,6% con la spesa lievitata dai 237 euro del 2011 ai 293 del 2012 con un consistente +38,9% nel periodo 2007/2012. Nei sei anni del lungo periodo preso in considerazione dalla ricerca, però, sono le famiglie nissene quelle a essere state percentualmente più tartassate con un aumento complessivo del 43,8% e una bolletta passata dai 274 euro del 2007 ai 394 del 2012. I rincari annuali sono a doppia cifra anche a Siracusa, +15,9% con una spesa annua, però, di 241 euro, e aTrapani, +12,3% con una bolletta media di 339 euro. In controtendenza Agrigento. Nel capoluogo tristemente noto per la carenza idrica i cittadini, nel 2012, hanno risparmiato 32 euro a bolletta: ben l'11,7% rispetto al 2011. Peccato, però, che la spesa annua di 393 euro sia la terza più esosa dietro Enna e Caltanissetta.

Quel che viene a mancare. Il saggio critico e Carmelo Bene” è un libro scritto a quattro mani da Cateno Tempio e Davide Dell’Ombra, edito dalla catanese Villaggio Maori Edizioni. Eppure sin da subito i due autori ne rifiutano la paternità, mettendo in discussione il concetto stesso di autore: due autori per un libro che di autori non ne vuole avere. Dalla quarta di copertina (firmata da “un amico”) leggiamo: «Se i libri sono come figli, questo non avrebbe dovuto vedere la luce. Se, però, godete nel veder distrutti duemilacinquecento anni di storia del pensiero occidentale, è la lettura che fa per voi. La forma letteraria ed editoriale è fuori da ogni logica degna di questo nome; il contenuto – se c’è – è il prodotto di un maltrattamento ripetuto del linguaggio. Impossibile dare indicazioni bibliografiche precise: non hanno nemmeno inserito i numeri di pagina, e la filosofia insieme ai suoi più grandi nomi ne esce bistrattata (la dialettica hegeliana – per dirne una – è scambiata per un fine settimana trascorso tra bottiglie di alcolici). È chiaramente uno scritto privo di obiettivi, o ne ha forse solo uno: “fastidiare”». La struttura dell’opera ricorda la forma teatrale, con dialogo monco suddiviso in atti, cui segue un apparato che diviene a sua volta un saggio. Persino la “bibliografia mancante” costituisce piuttosto un vero e proprio saggio bibliografico. Oggetto principale del libro dovrebbe essere il retroterra filosofico di Carmelo Bene, figura di spicco dell’ultimo scorcio del Novecento, poeta, drammaturgo, attore, regista, saggista e assieme nulla di tutto questo. Ma si comprende bene come l’analisi Bene non sia che un pretesto per dare libero sfogo a una serrata critica filosofica volta a comprendere chi è il filosofo, ossia chi è il saggio critico. Insomma, si tratta di un vero e proprio libro di filosofia, che cerca di destrutturare la vecchia forma saggistica attraverso un uso esasperato ed esoterico del linguaggio. Una delle possibili chiavi di lettura del libro è un motto nietzscheano, ripreso da Carmelo Bene, perché per il saggio critico «non si dà capolavoro d’arte. Fuor dell’opera si è capolavori». Nel tentativo di trarsi fuori dall’opera sta tutta la nozione di “fastidio”; gli autori escono dall’opera e vestono soddisfati e compiaciuti gli scomodi panni di “fastidiatori”. Sarebbe troppo lungo elencare i filosofi che attraversano l’opera come personaggi di un’opera teatrale: Deleuze, Kierkegaard, Colli, Hegel, Sgalambro, Nietzsche, Stirner, Wittgenstein... Il libro si presta a molteplici interpretazioni e offre diversi livelli di lettura. L’approccio più proficuo è anche il più dilettevole; lo si dice nel testo stesso: si tratta di gioco, come quando i bambini si divertono in uno scivolo e non si stancano mai di risalire e ridiscendere. Perché “fastidiare” è anche questo: partecipare assieme a un piccola, grande burla.

Negli ambienti sportivi regalbutesi e non solo,c’è molta delusione dopo aver appreso che il progetto di finanziamento del campo sportivo della cittadella dello sport è stato inserito in una graduatoria di merito (oltre il settantesimo posto) per cui si dovrà attendere eventuali altri finanziamenti da parte della comunità europea.La graduatoria di merito comprende 158 progetti da finanziare e si teme l’esclusione se non si rispetteranno i tempi di realizzazione del progetto che prevede  i seguenti interventi: la ristrutturazione del corpo spogliatoi e dei campi da gioco (il polivalente, due campi da tennis e il campo di calcio ,quest’ultimo in erba sintetica) con il completamento della recinzione esterna e il potenziamento del parco giochi per bambini per un importo complessivo di 1.151.000 euro. Le speranze di molte sportivi e di alcune società sportive di Regalbuto erano appunto riposte su questo finanziamento che avrebbe permesso finalmente di poter disporre soprattutto degli spogliatori e del terreno di gioco del campo di calcio. Impianto che a suo tempo era stato progettato dall’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Francesco Saccone,consegnato intorno al 1987 e perfettamente funzionante , fiore all’occhiello tra l’impiantistica sportiva ennese, con il fondo del terreno di gioco in erbetta , ampi spogliatoi e una piccola palestra, tribune che potevano accogliere più di tre mila posti a sedere, ma col tempo ridotto sempre di più ad una situazione di degrado che ha compromesso definitivamente la funzione sportiva progettato all’interno di una “ cittadella dello sport” tra campi da tennis, campo polivalente , il palazzetto dello sport e il verde attrezzato oltre ad un parco giochi per bambini, a ridosso di uno dei posti più caratteristici del lago Pozzillo, quello del Piano Arena. Sogni infranti?Forse. Difficile prevedere cosa accadrà da qui in avanti.La realtà ci dice che con questa notizia muoiono le speranze di chi avrebbe voluto rivedere una squadra  calcare i campi di calcio di Regalbuto.

“Finalmente si potrà passeggiare in pace “. E’ il commento unanime di coloro che questa mattina hanno seguito gli operai comunali che dopo quasi vent’anni hanno eliminato i due scivoli che delimitavano piazza Vittorio Veneto consentendo il parcheggio delle auto e il transito dei mezzi pesanti diretti verso via Garibaldi.Mezzi pesanti che sono stati dirottati dalla circonvallazione aperta al transito,almeno per quelli diretti verso la zona commerciale e artigianale della città, per quelli in transito sulla statale 121 verso Agira invece non sussiste alcun divieto. E’ bene ricordare che gli scivoli attorno alla piazza erano stati messi durante i lavori della circonvallazione che collega la statale 121 con la zona artigianale della città,per consentire ai mezzi pesanti lo scarico della merce , ma col tempo lo spazio chiuso dalle transenne spesse volte veniva occupato dalle troppe auto in sosta. Con l’apertura della circonvallazione ( purtroppo ancora poco utilizzata dagli automobilisti ) l’amministrazione comunale ha deciso di togliere gli scivoli, di togliere le piante che dividevano il transito dallo spazio per il passeggio, di aumentare il numero delle panchine e dei vasi a verde ai bordi della storica piazza. Forse la più bella della città , frequentata da buona parte di cittadini e sulla quale insiste un parco giochi per bambini, rovinata dal punteruolo rosso che ha ucciso più della metà delle palme che la circondavano e appunto dal “ parcheggio “ delle auto, la piazza ora appare più ampia e più bella perché restituita al naturale ambiente urbanistico e architettonico.  La decisione del sindaco Francesco Bivona arriva all’indomani dell’ordinanza che chiude al traffico veicolare via G.F.Ingrassia ( il corso) consentendo ai pedoni di poter godere di buona parte del centro storico che va appunto tra piazza Veneto, via G.F.Ingrassia e piazza della Repubblica. Serrati i controlli dei vigili urbani. Non mancano le polemiche.

Il regalbutese Andrea Bivona è il nuovo presidente provinciale della fit.federazione italiana tabaccai.L’elelezione è avvenuta nel corso dell’assemblea che si è svolta ad Enna venerdì scorso a seguito delle dimissioni di Antonello Lombardo,presidente uscente. Dopo gli interventi di rito Bivona è stato eletto all’unanimità dei componenti del direttivo e guiderà l’organizzazione provinciale dei tabaccai fino alle prossime elezioni del 2014. Andrea Bivona classe 1981 è titolare della tabaccheria n. 5 di Regalbuto, tabaccheria storica dei primi dei primi anni del ‘900, attivo nella vita della federazione e già componente del direttivo FIT.“Sono felice del delicato impegno che i colleghi hanno voluto riservarmi – dichiara Andrea Bivona - è certamente una grossa responsabilità dove metterà il mio impegno al fine di tutelare i diretti della categoria molto spesso messi in discussione anche a livello nazionale.” La fit aderisce a Confcommercio e rappresenta i rivenditori di generi di monopolio  che conta a livello nazionale circa 48 mila associati - la quasi totalità della categoria - offrendo servizi di consulenza e di tutela in riferimento a tutte le materie inerenti con particolare riguardo ai tabacchi ed il gioco del lotto.

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