Le origini greche della città sono databili al 734 a.C. e già nel V sec. a.C. Siracusa estende la sua influenza politico-militare un po' dovunqe nel Mediterraneo in cui da origine a numerose città come Akre, Casmene, Kamarìna, Ancona, Lissa e Corcira. Per secoli costituirà un poderoso baluardo della grecita contri i Cartaginesi, gli Etruschi e i Romani che solo con l'inganno potranno espugnarla nel 212 a.C. Gli artisti siracusani Evénetoe Cimone coniarono le più belle monete del mondo antico, i decadrammi. Siracusa fu la patria di Epicarmo, l'inventore della commedia; di Agàtocle che per primo tentò l'unificazione delle regioni meridionali d'Italia e fu anche la patria del grande Archimede, Con gli Arabi perderà per sempre (878 d.C.) la sua funzione di capitale dell'Isola ma continuerà a dare validi contributi alla cultura europea con il più grande poeta arabo in Sicilia, Ibn Hamdis. Il nucleo della vecchia città sorge sull'isola di Ortigia collegata, oggi, alla terraferma da un ponte che delimita due insenature, il Porto Pìccolo e il Porto Grande.

Da visitare: Isola di Ortigia, le rovine del Tempio di Apollo, il Duomo, le Catacombe, il Museo Nazionale, la Fontana Aretusa, il Teatro Greco, le Latomie, l'Ara di Gerone, il Castello di Eurialo (a 8 km. da Siracusa).

C'è grande attesa per la finale regionale under 18 di pallamano femminile che si giocherà il prossimo 3 aprile, al palazzetto dello sport di Enna Bassa con inizio fissato per le ore 16.30.Handball4Enna e Guidotto Licata, come era nei pronostici stagionali, dovranno attendere l'ultima sfida per capire chi conquisterà il titolo siciliano qualificandosi di diritto alla fase nazionale che dovrebbe svolgersi nel prossimo mese di maggio.Enna e Licata sono certamente due delle piazze più importanti dell'handball isolano e soprattutto a livello giovanile stanno concentrando tutte le loro attenzioni per provare a riportare la pallamano che conta in due città per tanti anni abituate ai campionati di massima serie nazionale.

Palazzo Falcone rivive. Ultimati i lavori di ristrutturazione dell’intera facciata oggi l’antico palazzo può essere ammirato nel suo antico splendore grazie all’opera di ricostruzione del nuovo proprietario sig. Vito Carosia il quale ha reso possibile,dopo anni di oblio, l’obiettivo di restituire alla storia uno dei palazzi più belli della città. Palazzo Falcone in stile rinascimentale (costruito nel 1606, ancor prima della chiesa Madre , abitato da sempre dalla nobile famiglia Falcone: nel prospetto principale si nota lo stemma nobiliare , probabilmente, un tempo al posto del palazzo c'era una chiesa poiché , si narra , che furono trovati dei paramenti sacri all’interno del palazzo. Anticamente ,difatti, la via G. F. Ingrassìa era ricca dì chiese, alcune esistono ancora oggi (chiesa S. Maria della Croce, Collegio di Maria e chiesa annessa), di altre ne resta solo il ricordo nella memoria delle persone più anziane. La storia del palazzo Falcone si intreccia anche con i bombardamenti che Regalbuto dovette subire durante l’ultimo conflitto mondiale che distrusse una cospicua parte e mai ricostruita dai proprietari. Col tempo la splendida facciata del palazzo si era deteriorata fino al punto che pericolante fu sorretta da una imbracatura.Qualche mese fa,durante i lavori di ricostruzione del tetto, è stato ritrovato un ordigno bellico,prelevato dalle forze dell’ordine e fatto brillare successivamente dagli artificieri. La citta'di Regalbuto,oltre a palazzo Falcone, preserva anche innumerevoli Palazzi signorili interessanti, a partire da quelli settecenteschi presenti nell'antico quartiere cristiano, dal Palazzo Citelli-Fiscaro,  il settecentesco Palazzo Gerardi, il Palazzo Compagnini realizzato seguendo lo stile liberty siciliano, il Palazzo Municipale ed il Palazzo Carchiolo.

Il Sindaco Francesco Bivona e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Perra hanno fatto visita ai bambini dei cinque plessi della scuola dell’infanzia, con i quali, in un clima festoso e solare, hanno scambiato gli auguri di Pasqua con la consegna delle uova di cioccolata dell’AIRC. “Anche quest’anno – dichiara il sindaco Francesco Bivona – abbiamo voluto aderire all’iniziativa “L’Uovo della ricerca” promossa dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Un motivo in più per fare di questa festa l’occasione per pensare anche agli altri, ai meno fortunati”. “Abbiamo aiutato la ricerca scientifica e regalato un momento di gioia a tutti i bambini della scuola dell’infanzia” – aggiunge l’assessore Perra - “E’ stato bello condividere con loro l’atmosfera di festa e di serenità che la Pasqua riesce a trasmettere. La solidarietà è un valore da coltivare ed è proprio dalle scuole che occorre cominciare”.

Il Comitato Direttivo del PD di Regalbuto ha eletto all'unanimità il nuovo segretario. Salvo Roccella, 33 anni, è il nuovo segretario della sezione locale del PD. Iscritto al partito sin da quando aveva 16 anni, ha militato per anni negli organismi giovanili del partito, divenendo dirigente a livello regionale e nazionale. E' stato consigliere comunale di maggioranza durante la seconda amministrazione guidata da Nunzio Scornavacche, alla giovane età di 23 anni. Negli ultimi 5 anni ha rivestito il ruolo di membro della segreteria politica del PD.  "Il terremoto politico che si è determinata dopo le elezioni ci impone di rivedere interamente il modo di far politica anche sul territorio. Il Pd di Regalbuto mette al centro della propria azione APERTURA e DIALOGO: apertura del partito a tutte le istanze ed i soggetti sociali, un modo più aperto di parlare ai cittadini ed alla società, uscire dai luoghi tradizionali della politica e favorire la partecipazione anche con forme nuove di coinvolgimento e consultazione dei cittadini; dialogo con tutte le forze politiche e con tutte le parti sociali che vorranno dialogare: incontreremo tutte le forze presenti in consiglio comunale, siano esse di maggioranza che di opposizione, l'amministrazione, partiti e movimenti fuori dal consiglio, associazioni, parti sociali. Al termine di questi incontri tireremo le somme sulla situazione politica e sociale della nostra città. Sentiamo il bisogno di dare una scossa alla politica regalbutese mettendo da parte ciò che ci ha diviso e ci divide dalle altre forze politiche e cercando invece i punti di contatto su cose concrete ed importanti, per cercare di dare una speranza alla nostra comunità che versa in gravissime difficoltà, anche con l'aiuto della nostra rappresentanza parlamentare a Palermo, con l'On. Mario Alloro, e a Roma, dove la nostra Maria Greco è l'unica rappresentante della provincia di Enna." 

Mercoledì 27 marzo scorso è stata consegnata a Francesco Miranda dal segretario dell'Ordine Concetto Mannisi la medaglia per il 35^ anno di iscrizione all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, elenco Pubblicisti (dal 12/05/1977). Francesco Miranda è stato corrispondente del Giornale di Sicilia dal 1972 al 2004 ha collaborato con : L'Ora di Palermo, La Sicilia di Catania, Tuttoscuola, Ottogiorni di Enna, Tele Enna, Vivienna e Regalbuto Press. Dirigente scolastico in quiescenza,ha insegnato per 15 anni presso il circolo didattico di Regalbuto ed ha diretto per 30 anni la scuola primaria e dell’infanzia del comune di Regalbuto. Autore di diverse pubblicazioni di recente è stato pubblicato l’ultimo libro dal titolo “Regalbuto:strade,storie,leggende,uomini ed eroi”, e attualmente ha quasi ultimato la sua ricerca sui “ Cognomi di Regalbuto,Centuripe e Catenanuova” Al prof. Miranda , nostro collaboratore, va la stima dei giornalisti e pubblicisti della provincia di Enna e quella di Regalbuto Press in particolare.  

ABBIAMO ricevuto il comunicato stampa che di seguito avrete modo di leggere integralmente a proposito dei fatti che sono accaduti durante l'ultima seduta del consiglio comunale.

"In relazione alla costituzione in consiglio comunale del neo gruppo del "Megafono" formato dai consiglieri Federico Nasca e Pina Trovato, a titolo personale, vorrei evidenziare quanto segue: ben venga il nuovo soggetto politico venuto fuori dalla disgregazione del gruppo di minoranza (Uniti per Regalbuto) che, soprattutto nelle ultime settimane, ha avuto atteggiamenti ostili e al limite della provocazione, nei confronti del Sindaco Francesco Bivona e del Presidente del consiglio comunale Vito Maida. Il culmine si è registrato nel corso dell'ultima seduta consiliare (in data 25 marzo 2013) con lo scomposto abbandono dell'aula da parte dei tre consiglieri appartenenti alla lista "Uniti per Regalbuto" (Beninati, Lo Cicero e Sassano) che con la loro azione poco consone al ruolo Istituzionale ricoperto hanno scelto di abbandonare polemicamente la seduta non prendendosi la responsabilità di trattare e dare il proprio contributo su argomenti di notevole valenza per l'Ente. Per quel che riguarda, invece, i colleghi Nasca e Trovato, riconosco in loro interlocutori maturi e responsabili per provare a consolidare un rapporto di confronto, dialogo e di collaborazione già manifestato peraltro, oltre che in consiglio comunale anche nelle commissioni consiliari di riferimento. Fermo restando la mia rinnovata disponibilità a cercare con tutti i colleghi (al di là delle appartenenze politiche) la massima condivisione nelle scelte fondamentali che riguardano la nostra comunità, non verranno più "giustificati" comportamenti irrispettosi e offensivi nei confronti delle due massime cariche Istituzionali comunali (Sindaco e Presidente del consiglio) che continuano ad avere il mio sostegno e la mia incondizionata fiducia."

prof. Salvo Cardaci (capogruppo di maggioranza

Per Enna città, l’abolizione della provincia e la costituzione dei liberi consorzi dei comuni è una brutta notizia che somiglia all’annuncio di un possibile declino, che probabilmente neppure la presenza della libera università Kore riuscirà ad arrestare. E’ auspicabile che ciò non accada, ma realisticamente è difficile pensare che tutto possa restare come prima perché la città Enna, negli 87 anni in cui è stata capoluogo di provincia, ha avuto una debole capacità attrattiva sugli altri 19 comuni della provincia. Nel report finale giugno 2000 su “Servizi e politiche sociali nelle Regioni del Mezzogiorno: sette aree a confronto”, redatto da Italia Lavoro e dal Consorzio Aaster su commissione del dipartimento per gli affari sociali della presidenza del Consiglio dei ministri, leggiamo, a proposito della provincia di Enna, che “all’interno della provincia non si notano processi di concentrazione urbana significativi, essenzialmente a causa della estrema e permanente debolezza attrattiva del capoluogo: tale fenomeno è ampiamente dimostrato dall’articolazione dell’offerta dei servizi che, fatta eccezione alla localizzazione delle attività amministrative connesse allo status di capoluogo di provincia, non si differenzia sensibilmente da quella degli altri centri maggiori”. La domanda provinciale di beni e servizi gravita prevalentemente su Catania.

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Durante la seduta consiliare del 25 marzo scorso,i consiglieri di minoranza Federico Nasca e Giuseppa Trovato hanno dichiarato la loro scelta di aver aderito e voler formare il gruppo consiliare de “ il megafono”, condividendo le idee e i programmi del presidente della regione Rosario Crocetta.In tal modo hanno abbandonato il gruppo consiliare "uniti per Regalbuto" nella cui lista erano stati eletti nel corso delle elezioni amministrative del maggio scorso.”E’ la conseguenza di un progetto sposato un anno e mezzo fa-dichiara il consigliere Nasca- e che si è concretizzato con la dichiarazione congiunta che abbiamo fatto durante la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento siciliano nella quale avevamo dato il nostro appoggio a Crocetta. Noi consideriamo-continua Nasca- che questo nuovo gruppo consiliare sia un valore aggiunto all’interno del civico consesso e come tale ci muoveremo per contribuire a realizzare il bene del nostro territorio.” “ Lavoreremo cercando di esercitare la politica del servizio e con spirito di collaborazione-dichiara Pina Trovato- cercheremo il dialogo con gli altri gruppi consiliari.  Nasca è stato scelto capogruppo e portavoce ,per le sue qualità di dialogo e apertura verso i problemi della collettività e del futuro dei giovani .” La formazione del gruppo ha coinciso con il conferimento della cittadinanza onoraria di fratel Giuseppe Calabretta a cui il neo gruppo consiliare del “megafono” esprime le congratulazioni e il ringraziamento per il lavoro svolto da quando è a Regalbuto per la formazione dei giovani.” Fratel Giuseppe – dichiara Trovato –ci ha fatto capire che solo mettendo in campo con amore la propria azione si possono realizzare obiettivi altrimenti impensabili e testimoni di ciò che è stato realizzato sono le tante generazioni di giovani che immancabilmente sono transitati da quella palestra fatta di valori cristiani” .

Alla presenza di un folto pubblico e di tanti volontari del Centro giovanile è stata conferita la cittadinanza onoraria a fratel Giuseppe Calabretta (83 anni) fondatore del centro Lasalliano a Regalbuto. La cerimonia si è svolta presso l'aula consiliare alla presenza del sindaco Francesco Bivona, della giunta e dell'intero consiglio comunale presieduto da Vito Maida. Come si ricorderà proprio grazie all'impegno di fratel Giuseppe, nel lontano settembre del 1992, venne accolta la richiesta dell'allora Provincia Romana dei fratelli delle scuole cristiane per l'inaugurazione del centro giovanile, che tutt'oggi è il punto di riferimento di tanti regalbutesi. Appena due anni dopo fu costituito anche il gruppo educatori volontari che proprio all'interno del centro ha curato e cura tutte le attività che in esso si svolgono giornalmente. Un fondamentale centro di aggregazione sociale e culturale che continua a raccogliere ed educare gran parte dei giovani del nostro paese.“Un centro che, oltre a formare i nostri ragazzi – ha evidenziato il sindaco Bivona – è riuscito con dei progetti mirati a qualificare e avviare all'attività lavorativa diversi concittadini.Fratel Giuseppe è certamente una delle colonne portanti non solo del centro Lasalliano, ma anche dell'intera comunità regalbutese – conclude Bivona – e per i suoi insegnamenti e le qualità umane di questo grande uomo consegniamo ufficialmente le chiavi della nostra cittadina”. Visibilmente emozionato fratel Giuseppe ha ringraziato i presenti e le autorità che hanno organizzato la cerimonia istituzionale, ribadendo il proprio impegno a proseguire il lavoro di coordinamento di tutte le attività del centro che, nonostante le difficoltà gestionali, ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale nella crescita delle giovani generazioni.

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