RIPARTIRE DA DON STURZO A 152 DALLA SUA NASCITA.
Ripartire da Sturzo ecco cosa scrive il Prof D'Urbino storico e studioso di Sturzo.
Caltagirone, 26 novembre 1871. Essendosi chiesto che cosa gli avesse insegnato la vita fra tanti dolori, lotte, sconfitte, ingratutudini, disconoscenze e perfino l'esilio, rispose: ottimismo, cioè unione di sentimenti spirituali; in altra circostanza, aveva detto: prego Iddio che il mio grido sopravviva alla mia tomba. Ancora, oggi la questione morale secondo l'attuale corso politico è in discussione. Quello che più preoccupa è quel senso di diffuso disagio tra la gente nei confronti della politica e della sua gestione, che purtroppo è assai guidata da criteri clientelari e di mera spartizione del potere. Il segno più grave di questo malessere sociale è la crescente perdita di credibilità dei partiti e delle istituzioni pubbliche. La gente non si sente più rappresentata dai partiti ed avverte che il distacco col palazzo è sempre più profondo e la questione morale ripropone il problema tra etica e politica. Si sente pregnante la necessità di ripartire da Sturzo, non per usarlo ma per inserirlo ancora una volta nel Pantheon dei padri di un'Italia, che non può e non deve ripartire da zero, si sente la necessità di ricercare uomini e partiti che abbiano competenza e moralità. Questo è stato il grande progetto di don Sturzo, convinto divulgatore con gli scritti ed i fatti dei principi contenuti nella Rerum Novarum. Questi concetti fondamentali ed irrinunciabili furono posti come due colonne portanti sulla testata della Croce di Costantino, la rivista fondata da Sturzo nel 1897, che noi continuiamo a stampare e diffondere, mensilmente, anche attraverso i cenacoli culturali alle migliaia di generosi ed attenti lettori, quale nostra eredità spirituale.
Caltagirone, 26 novembre 2023
Franco D'urbino

L'annuncio nel bel mezzo del congresso provinciale di Fratelli d'Italia che si è svolto alle Ciminieri di Catania . " Al partito nazionale  chiesi sei mesi fa se ritenesse utile la mia presenza , ma mai ricevuto risposte.

IL FUTURO

" C'è amarezza ma resto un uomo di destra , nulla da rinnegare. Lavorerò sui miei dossier a Bruxelles e per unire la coalizione."

 

L'intervista completa su LA SICILIA di oggi.

COMUNICATO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI REGALBUTO

Il Vicesindaco Giuseppe Privitera e l’Assessore Maria Rita Bonina hanno espresso al partito la loro decisione
di rimettere il loro mandato assessoriale, esprimendo chiaramente la loro intenzione di uscire dalla attuale
amministrazione comunale.

La decisione è stata comunicata durante un incontro che si è tenuto il 24 Novembre, a cui hanno
partecipato gli organismi dirigenti locali del partito, insieme alla segretaria provinciale Katia Rapè,
all’Onorevole Fabio Venezia e all’Onorevole Stefania Marino.

La decisione è stata dettata dalla difficoltà e dal disagio nel continuare l’esperienza amministrativa da parte
dei rappresentanti del PD per il continuo e costante isolamento politico interno alla maggioranza delle
ultime settimane che non trova alcuna giustificazione, soprattutto alla luce del lavoro svolto dai nostri
assessori, nei settori delle loro deleghe.

Come hanno potuto constatare tutti i cittadini Regalbutesi, non è mai mancato l’impegno dei nostri
assessori: dall’istruzione al servizio di trasporto e mensa scolastica, passando dall’agricoltura e dalla
gestione dei rifiuti e dell’ambiente. Non sono mai mancate le azioni concrete messe in campo dai nostri
rappresentanti, così come non è mai mancato il sostegno e l’impegno dei consiglieri comunali.

Atti concreti, al servizio della comunità, che sono sotto gli occhi di tutti.
In questo anno e mezzo ci hanno contraddistinti la serietà e la lealtà nel sostenere i provvedimenti, in linea
con il programma elettorale votato dai nostri cittadini alle scorse elezioni amministrative.

Ma impegno e lealtà evidentemente non sono bastati.

Durante le ultime settimane si sono consumati alcuni fatti politici che ci hanno fatto capire che era il
momento di aprire una importante e non facile riflessione all’interno del partito, che alla fine ha deciso di
chiedere ai nostri assessori di procedere con le dimissioni.

Nel prendere questa difficile decisione, abbiamo ricevuto il pieno appoggio dei vertici provinciali e degli
onorevoli Fabio Venezia e Stefania Marino.
Vogliamo ringraziare Giuseppe Privitera e Maria Rita Bonina per l’operato svolto e per quello che hanno
realizzato con fatica e impegno durante l’ultimo anno e mezzo.
Dal momento in cui saranno formalmente presentate le dimissioni

Il PD sarà fuori dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza.

Certamente non mancherà in consiglio il nostro voto a quegli atti che facevano parte del programma
elettorale mentre valuteremo di volta in volta le proposte che non ne facevano parte.
Ci fermiamo qui. Ci abbiamo provato.
Non saremo noi a giudicare il nostro operato, ma saranno i cittadini Regalbutesi.
Ringraziamo i cittadini per la fiducia che ci hanno accordato, auguriamo buon lavoro all’amministrazione,
nella speranza di poter ritrovare fra 3 anni una comunità migliore di quella che lasciamo.

Il Circolo del PD di Regalbuto

NSIEME PER IL RILANCIO DELLA PALLAVOLO NEL TERRITORIO DI ENNA.
Il Presidente dei Comitato Provinciale CSI , Alberto Lo Giudice, e il Presidente del Comitato Provinciale ACSI Agostino Vitale , hanno convenuto un accordo di collaborazione per il rilancio del volley nel territorio di Enna. A tale proposito i due Enti di Promozione Sportiva hanno in programma di organizzare eventi, tornei e campionati di pallavolo al fine di coinvolgere le realtà sportive presenti nel territorio. Il tentativo è quello di riportare ai fasti di un tempo la pallavolo ennese , partendo dal mini volley e dei settori giovanili maschili e femminili fino ad arrivare ai campionati Open misto e Open , nelle diverse categorie.
I due responsabili CSI e ACSI comunicano che sono aperte le iscrizioni al torneo delle squadre femminili UNDER 14 , purchè affiliate ad uno dei due Enti e regolarmente tesserati.

 

Si è conclusa domenica 5 Novembre l’iniziativa della Pro Loco UNPLI di Regalbuto “Un tesoro da Scoprire” Progetto finanziato con i fondi degli Interventi per il potenziamento di attività da svolgere presso i centri Estivi D.L. n. 73/2022 Art. 39 - (Misure per favorire il benessere dei minorenni e per il contrasto alla povertà educativa) dal Comune di Regalbuto, che ha visto volontari della associazione coinvolgere famiglie e bambini per riscoprire la bellezza della natura al Lago Pozzillo.
 
Insieme a tanti bambini partecipi al progetto si sono costruiti dei nidi artificiali che con l’aiuto attento dei volontari della sezione LIPU di Catania si è proceduto a installare sugli alberi. “Ogni nido artificiale riporta il nome del bambino che lo ha costruito. È stata una bellissima esperienza - dichiara Giordano Paratore Presidente della Pro Loco di Regalbuto - coinvolgere i bambini è sempre una esperienza che ci fa crescere. Ognuno di loro non dimenticherà questa giornata avendo potuto apprendere dagli esperti della LIPU e posizionato in un preciso albero un nido che speriamo possa permettere agli uccelli di nidificare nei prossimi mesi.”
Il Progetto sviluppato in diverse fasi ha impegnato gli spazi dell’Auditorium Peppino Impastato diventato per tutto il progetto laboratorio per i più piccoli grazie anche i tanti volontari della Pro Loco, e permesso di porre attenzione alle bellezze del centro storico di Regalbuto con un giro turistico a misura di bambino. “La cura e l’attenzione per il territorio - conclude il Presidente Paratore - non può prescindere dal coinvolgimento dei più piccoli che in ogni nostra attività non possono mancare. Siamo molto soddisfatti del risultato.”

Pronto il Piano idrico della Regione Siciliana, che prevede interventi sulla rete per oltre 846 milioni di euro. Il progetto è stato predisposto dall'assessorato regionale dell'Agricoltura, guidato da Luca Sammartino, in linea con quanto previsto dal decreto interministeriale 350/2022, e inviato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per essere approvato e inserito all'interno del Piano nazionale. Nel complesso si tratta di 28 interventi di natura infrastrutturale e legati al tema della sicurezza nel settore idrico, da avviare in tutta la Sicilia. I soggetti attuatori sono il Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, il Consorzio di bonifica Sicilia orientale, il dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti e Siciliacque spa.

«Abbiamo raggiunto un traguardo importante - afferma l'assessore Luca Sammartino -  grazie al lavoro del dipartimento Agricoltura che, su delega del presidente della Regione Renato Schifani, ha coordinato tutti i soggetti coinvolti. Un’azione sinergica che ha permesso di stilare un programma di interventi strategici per il nostro territorio. Abbiamo presentato il Piano idrico nei tempi previsti e adesso attendiamo fiduciosi la risposta del ministero, chiamato a vagliare i progetti e a finanziarli».

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale ha proposto 8 interventi, per un importo complessivo di 247.693.770 euro. Le opere previste riguardano: l’interconnessione del sistema irriguo Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’ammodernamento di alcuni impianti irrigui consortili; la derivazione delle acque dal F. Belice Destro (traversa Vaccarizzo) e dal F. Belice Sinistro per l’aumento delle disponibilità idriche nel serbatoio Garcia; l’interconnessione dei serbatoi Castello e Arancio; l’interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco; il completamento della diga Cannamasca.

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale ha proposto 5 interventi, con una spesa stimata di 193.211.788 euro, e prevedono: la ristrutturazione della rete irrigua del sistema Dittaino-Ogliastro; il ripristino e l’ottimizzazione della rete dello schema irriguo Sinistra Dittaino, il completamento dello schema irriguo Gerbini II lotto, la manutenzione del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto e la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, che fa parte del sistema irriguo Salso Simeto.

Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha proposto 12 interventi, per un totale di 294.223.805 euro, che si concentrano su: l’adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga Rosamarina; lo sfangamento delle opere di presa e di scarico delle dighe Nicoletti, Scanzano, Rossella, Arancio, Castello e San Giovanni; il consolidamento e la messa in sicurezza della diga Disueri; la manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta delle dighe Olivo, Gibbesi e Comunelli; il ripristino della funzionalità dello scarico di fondo della diga Olivo.

Infine, Siciliacque spa ha proposto 3 interventi, per un importo complessivo di 110.984.719 euro, che riguardano: il potabilizzatore di Gela; l’automazione e il monitoraggio dell'infrastruttura idropotabile sovrambito della Regione Siciliana; la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centromeridionale.

 

Vogliamo condividere l'articolo apparso su quotidiano " formiche" a firma di Giorgio Merlo , sulla unità dei centristi. 

Ormai siamo abbastanza abituati, e lo ripetono gli stessi opinionisti commentatori e sondaggisti, almeno quelli più autorevoli e meno compiacenti, che le mode politiche e i relativi successi elettorali hanno una durata rapida e a scadenza ravvicinata. Ovvero, le stagioni politiche si susseguono rapidamente e il destino, la popolarità e il consenso dei vari capi partito è mutevole ed esposto al vento del rapido successo e poi dell’altrettanto veloce sconfitta ed inabissamento. È persin inutile ricordare i singoli casi degli ultimi anni talmente sono noti e conosciuti. Ora, c’è un campo politico attualmente ancora frammentato e diviso ma che lentamente, e progressivamente, potrà ricomporsi e riaggregarsi. È il campo del Centro, o dei moderati, o dei riformisti che non urlano e, in definitiva, di tutti coloro che non si riconoscono nell’attuale “bipolarismo selvaggio”, nella radicalizzazione del conflitto politico e nei paladini degli “opposti estremismi”. Insomma, coloro che, al contrario, propendono e si riconoscono in una concezione “mite” e “temperata” della politica, per dirla con la storica e sempre attuale cultura politica del cattolicesimo popolare.

Un progetto, questo, che non può essere cavalcato dall’ennesimo capo politico che dispensa promesse e rivoluzioni immediate, o dal populista di turno che poggia la sua fortuna politica ed elettorale sulla distruzione e la cancellazione del passato e né, tantomeno, su un progetto radicalmente disancorato dalla realtà. Certo, la ricomposizione di tutti i centristi riformisti e democratici, oggi solo potenziale, si poggia sul ritorno della politica, delle sue antiche categorie e dei suoi istituti tradizionali: ovvero, partiti democratici e radicati nei terrori; classi dirigenti autorevoli e non improvvisate o casuali; e, in ultimo, il ritorno delle culture politiche schiettamente riformiste e con una spiccata cultura di governo.

 

Un progetto che, però, già si intravede all’orizzonte e che non può fermarsi, come ovvio ed evidente, di fronte ai rancori personali e alle fanciullesche e adolescenziali incomprensioni tra i vari capi partito di questo campo politico. E che non può essere e non sarà sacrificato sull’altare delle piccole convenienze personali, o di corrente, o di gruppo o di partito. Perché quando si delinea un progetto politico, una prospettiva politica, un processo di riaggregazione dei vari spezzoni oggi ancora divisi in molti rivoli nei vari partiti, non c’è alcun dubbio che i pregiudizi e le pregiudiziali personali sono destinati a cadere come birilli. È di tutta evidenza che l’unità delle forze centriste, democratiche e riformiste avviene attorno ad una piattaforma alternativa al populismo – in tutte le sue svariate manifestazioni – e alla cultura massimalista ed estremista. Un progetto, lo ripeto, che quasi si impone a fronte di una riorganizzazione che coinvolge l’intero quadro politico italiano.

 

Infine, è utile ricordare che un contributo determinante per riaggregare questo campo politico, culturale, sociale e programmatico ancora irresponsabilmente frammentato e diviso, può essere offerto dalla cultura e dalla iniziativa concreta che metteranno in campo i cattolici popolari, i cattolici sociali e i cattolici democratici. Oggi sostanzialmente irrilevanti ed inconsistenti nei vari partiti, a cominciare dal Partito democratico, ma che possono ritornare ad essere decisivi, ovviamente con altre culture politiche, per ricostruire il Centro e, soprattutto, una “politica di centro”.

Ecco perché, dopo i successi e gli inabissamenti rapidi del recente passato, forse oggi siamo alla vigilia di un nuovo progetto politico. Non più solitario e appaltato alle virtù salvifiche e miracolistiche di un capo ma al valore aggiunto di una comunità e di un popolo che crede in una prospettiva e, appunto in una riaggregazione di un campo politico. Da troppo tempo disperso, frantumato, polverizzato e in attesa di una rappresentanza politica ed organizzativa unitaria e coesa.

Educare gli studenti ai valori della legalità, del rispetto della persona e delle differenze di genere, con particolare attenzione al fenomeno della violenza sulle donne, attraverso l'arte e la multimedialità. Si intitola “Arte. Di ogni Genere” il progetto promosso dall'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale e finanziato con 4 milioni di euro, attraverso la sperimentazione di modelli didattici innovativi nelle scuole di ogni ordine e grado, che dovranno incidere sulle coscienze e sui comportamenti degli alunni.

«Anche la Sicilia registra un pesante dato riguardante la violenza sulle donne e diverse sono le azioni da mettere in campo per arginare questo fenomeno - afferma l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano - tra le quali prioritariamente un’azione educativa e di sensibilizzazione alla cultura del rispetto della persona, delle differenze di genere e alla gestione dei conflitti. Gli alunni e le alunne dell'Isola avranno l'opportunità di frequentare laboratori e percorsi artistici, per poi realizzare elaborati e prodotti ispirati al tema del contrasto alla violenza di genere e alla violenza sulle donne. L’obiettivo finale è quello di sensibilizzare ed educare a riconoscere tutti quei comportamenti “al limite”, preludio di forme discriminatorie o violente, contribuendo alla formazione di una coscienza consapevole diffusa quale prezioso strumento di prevenzione e di guida alla positiva interazione sociale».

Nel dettaglio, la circolare del dipartimento regionale dell'Istruzione, dell'università e del diritto allo studio (consultabile a questo link) prevede che gli studenti possano frequentare un percorso composto da attività laboratoriali, seminari, giornate studio, visite tematiche, incontri con esperti di cinema, musica, teatro o altre forme artistiche, per realizzare prodotti finali con contenuti originali e inediti, appartenenti a cinque tipologie: illustrazione grafica, multimediale, testo scritto, testo teatrale con rappresentazione, composizione musicale con esibizione. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno presentare una sola proposta progettuale, per un importo complessivo non superiore a 15 mila euro, per realizzare uno o più prodotti, che saranno poi selezionati da apposite commissioni individuate per ciascuna tipologia di forma artistica/espressiva ed esposti durante una manifestazione finale a Palermo.

I percorsi potranno coinvolgere in partenariato altri soggetti tra cui istituzioni, forze dell'ordine, operatori e specialisti di settore, organizzazioni del terzo settore impegnate nell'affermazione dei valori della legalità e nel contrasto alla violenza verso le donne, ma anche esperti nei vari settori artistici. I progetti finanziati dovranno essere avviati durante l'anno scolastico 2023/2024 e concludersi entro il 31 ottobre 2024. È possibile inviare le domande al dipartimento regionale dell'Istruzione entro il prossimo 15 novembre all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sono stati ultimati gli interventi di manutenzione straordinaria su due viadotti dell’autostrada A19 Palermo-Catania, tra gli svincoli di Tremonzelli e Irosa. Gli interventi che si sono conclusi lungo la carreggiata in direzione Catania hanno riguardato i due viadotti contigui denominati Passo Mattina I e Passo Mattina II e hanno comportato la deviazione del traffico a doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta. Effettuati l’adeguamento sismico delle strutture, mediante interventi su pile e pulvini (gli elementi tra impalcato e pile) e la sostituzione dei giunti di dilatazione.

«Grazie alla collaborazione di questo governo con Anas - aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò - stiamo imprimendo un'accelerazione ai lavori che interessano la Palermo-Catania e questo ci consentirà di migliorare, in tempi ragionevoli, la mobilità e, quindi, la qualità della vita dei cittadini siciliani».

Secondo quanto riferito da Anas, da lunedì 23 ottobre, gli stessi interventi saranno avviati sui viadotti lungo la carreggiata in direzione Palermo, che verrà pertanto chiusa al traffico con istituzione del doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta, già ammodernata. 

Per la presenza ravvicinata di questo cantiere con lo svincolo di Tremonzelli si renderà necessaria, per tutta la durata dei lavori che si protrarranno sino alla fine dell’anno, anche la contemporanea chiusura della rampa in uscita per i veicoli provenienti da Catania. I mezzi pesanti diretti a Tremonzelli potranno uscire allo svincolo di Resuttano, mentre i mezzi di massa inferiore a 3,5 tonnellate potranno utilizzare quello di Irosa. Rimarranno consentite le manovre di entrata in autostrada per i veicoli diretti verso entrambe le direzioni e la possibilità di uscita dall’autostrada per i veicoli provenienti da Palermo. 

“Un’attività nuova per la nostra Associazione quella di “Io non rischio- Buone Pratiche di Protezione Civile”, afferma il Governatore Santo Cantali. “Abbiamo deciso di aderire, infatti, a questa iniziativa promossa a livello nazionale proprio perché è un argomento che ci tocca molto da vicino. Essere preparati e, sapere cosa fare in caso di eventi calamitosi è di vitale importanza per ridurre, per quanto ci è possibile, gli effetti che ne derivano.
D’altro canto, il grande entusiasmo dimostrato dalla cittadinanza regalbutese nell’accogliere questa iniziativa ci ha dato conferma che, il nostro essere proattivi nel fornire alla comunità servizi sempre più pregnanti e fondamentali come quello di “Io non rischio” è di vitale importanza per creare una “macchina” solida e capace di affrontare qualsiasi emergenza proprio grazie alla sinergia tra volontari, già adeguatamente preparati e, cittadini in grado di attuare le buone pratiche di protezione civile!”

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