Il lago Pozzillo sarà il 18 e 19 Maggio prossimo , lo scenario ideale per la prima edizione del Truck Day che si svolgerà al Piano Arena. E' una Festa che l'associazione dei camionisti regalbutesi hanno fortemente voluto e  a conti fatti  sono già una quarantina i proprietari di camion e tir iscritti a questa prima edizione. Il programma della due giorni è molto vario. Già sabato 18 dopo la registrazione dei partecipanti ci sarà l'apertura degli stand gastronomici e la diffusione musicale fino alle ore 23. Domenica 19 maggio si partirà con l'intervento delle Autorità e la benedizione dei degli autocarri e degli autisti. Alle 14 , dopo la pausa pranzo, si ripartirà con il Truck wash , alle 16 lo spettacolo comico e i giochi per bambini per arrivare alle ore 17 con le premiazioni.

Apprendiamo con Interesse che la Regione Sicilia, con Ordinanza
Commissariale n. 1 del 10/04/2024, ha impartito disposizioni volte a snellire le procedure per il prelievo di acqua dai corsi d’acqua. (link pubblicato sulla pagina facebook del nostro Comune).
In sostanza, le aziende agricole che hanno terreni in prossimità di corsi d’acqua possono, previa comunicazione all’IPA di competenza, prelevare l’acqua necessaria per l’irrigazione e per l’abbeveraggio degli animali.
Riteniamo l’Ordinanza Regionale assolutamente giusta anche se, non possiamo esimerci, dal rilevare che è del tutto inadeguata a soddisfare le esigenze del nostro territorio comunale.
I motivi sono molto semplici:
- I corsi d’acqua sono pressochè asciutti
- Molte aziende zootecniche possiedono il loro centro aziendale nei territori collinari e nelle montagne dove i corsi d’acqua sono molto spesso difficili da raggiungere e i vasconi collinari che di solito si riempiono con le piogge invernali quest’anno sono già vuoti.
Visto che l'economia del nostro territorio è prevalentemente un'economia agricola, composta da numerose imprese a conduzione familiare che versano in condizione di disagio a causa dell’attuale stato di siccità, che le suddette problematiche si traducono in mancata produzione, in mancati guadagni e in mancata occupazione con risvolti attuali diretti sull’economia locale, Noi riteniamo che si debba agire con molta CELERITA’ nel modo più semplice ed efficace.
In attesa delle linee guida riguardanti il disegno di legge approvato ieri dall’Assemblea Regionale Siciliana per interventi per agricoltura e zootecnia e contro la crisi idrica (10 milioni di Euro), Pensiamo che il Comune debba anch’esso farsi carico ed AIUTARE con la massima celerità le aziende zootecniche quantomeno garantendo l’acqua per abbeverare gli animali.
E’ necessaria una manifestazione di volontà politica al fine di intraprendere delle azioni a sostegno di tale categoria, mediante la programmazione nel Bilancio per l’annualità in corso di una spesa per l’individuazione di punti di approvvigionamento idrico o consegna diretta presso le aziende agricole per mezzo di privati o in convenzione con il consorzio di bonifica Enna 6. Con le stesse procedure si potrebbe garantire anche l’acquisto di foraggio alle aziende in difficoltà.
Si rappresenta che tali azioni sono in essere presso altri comuni limitrofi e già pienamente attuati.
La zootecnia e l’agricoltura sono di vitale importanza per il nostro territorio e la crisi idrica di quest’anno sommata alle cattive annate agrarie degli ultimi anni rischia davvero di dare il colpo di grazia a tante persone.
 
Il Circolo di Fratelli d’Italia di Regalbuto

Definito l'accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l'offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d'attesa. L'intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell'assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore. L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni). Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022/2023; il 10 per cento residuo sarà assegnato dalle Asp in misura proporzionale al fabbisogno provinciale, sulla base di criteri che verranno definiti dall'assessorato regionale della Salute. In particolare, il governo regionale ha individuato, dopo un dialogo costruttivo con i sindacati, nella misura di 8 milioni le risorse finalizzate alla riduzione delle liste d'attesa, garantendo un equilibrato soddisfacimento della domanda di salute del cittadino in base ai differenti settori. Durante l'incontro è stato anche stabilito un rigoroso cronoprogramma per la distribuzione delle risorse. Il decreto di ripartizione alla specialistica convenzionata ambulatoriale verrà adottato dall'assessorato entro il prossimo 20 maggio; mentre le contrattualizzazioni delle Asp con i singoli operatori economici dovranno avvenire entro il 19 giugno.

Ha vinto il titolo nella categoria maschietti al Gran Premio Giovanissimi di Riccione su 209 partecipanti provenienti da tutta Italia, con la prima fase con eliminazione diretta per 160 atleti.  In finale ha battuto Leonardo Le Grand del club Uisp Scherma Orvieto. Nel medagliere del Gran Premio Giovanissimi Renzo Nostini, è l'unico oro conquistato dalla Sicilia! Dedico questa vittoria al mio maestro Matteo che mi segue in sala”.

Era troppo emozionato per dire altro. Se non che: “è tutto bellissimo: le luci, la pedana, le telecamere che inquadravano la gara… sembrava di essere alle Olimpiadi" . Bravissimo il nostro Luigino che porta a casa la medaglia d'oro, e ha conquistato anche il diritto a partecipare a un allenamento con la nazionale assoluti di spada “Un giorno da campioni”. Il papà Salvatore : " "Sono incredibilmente orgoglioso del mio figlio per la sua straordinaria vittoria nazionale di scherma! La sua dedizione, determinazione e talento hanno portato a questo risultato incredibile. È stato un viaggio emozionante vedere quanto abbia lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo, e non potrei essere più felice per lui. Complimenti, campione! " 

La piccola GAEditori entra nel paradiso dell’editoria grazie ad una dose di audacia e di grande responsabilità nei confronti dell’autore, dei suoi eredi e dei lettori forti, quelli che leggono parecchio e bene, e non si lasciano sfuggire il particolare, l’impaginazione, la copertina.
Non vi è dubbio che questa volta il suo direttore editoriale, quell’Amoruso figlio del portalettere di Agira, è andato oltre. Nessuna della realtà siciliane maggiormente conosciute aveva fatto di meglio. E in soli otto anni.
Mi ricordo bene quando iniziarono, in una sorta di cantina, al buio, con una sola finestra, due computer, una grande farfalla e tanta, ma propria tanta passione da vendere.
Per Gaetano Amoruso e Antonello La Piana oggi è un grande giorno. Ma loro due saranno al solito posto, in un bar allo svincolo di Motta, davanti ad un buon caffè, ridendo e sognando.
Perché la vita, quella che vorremmo tutti, è solo questa.

Michela Ferraro

“Water4life or water4all” è un progetto eTwinning, inserito tra le attività del PTOF, a cui hanno partecipato gli studenti della classe III AFM, coordinati dalla Prof.ssa Francesca Furnari, insieme a studenti di altre scuole della Francia, Lituania e Spagna.
Questo progetto ha permesso agli studenti di acquisire consapevolezza dei diversi usi dell’acqua e della necessità di utilizzarla in modo parsimonioso ed oculato per evitarne gli sprechi, considerata la sua scarsità. Il confronto con studenti stranieri ha inoltre consentito loro di utilizzare la lingua inglese in contesti reali, oltre che la tecnologia mediante la sperimentazione di diversi applicativi per la realizzazione di prodotti condivisi.
Lo scambio continuo di informazioni ha portato i partecipanti a scoprire le caratteristiche dei propri interlocutori non solo dal punto di vista geografico, ambientale e scientifico, ma anche di imparare a lavorare in gruppo a distanza. Ha inoltre assicurato lo sviluppo della creatività, del pensiero critico e delle capacità di problem solving.

L’articolo con cui l’Arcivescovo di Catania invita i giovani al dialogo ha richiamato un episodio di estrema gravità accaduto nell’Università etnea e che il clima acceso delle polemiche sul 25 Aprile aveva sommerso, proprio nel 76* anniversario del risultato elettorale che indicò la via degasperiana per la costruzione dell’Italia democratica post-fascista. Quest’episodio ci ha riportato indietro alle intolleranze ed alle violenze degli opposti estremismi degli anni ‘70, quando l’Italia fu insanguinata da frange di giovani di opposte tendenze che si fronteggiavano con la violenza o colpivano scelleratamente in clandestinità.   Il fatto è ormai noto: una sessantina di appartenenti a “collettivi” catanesi ha impedito che si svolgesse nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università un convegno di alto livello scientifico, organizzato da Scienza & Vita su “La disforia di genere nei minori e la “carriera alias” nella scuola”.  Attratti dal tema, dal livello dei relatori e anche dal desiderio di comprendere le altrui ragioni, eravamo presenti in molti, primo fra tutti l’Arcivescovo di Catania, i Direttori delle Aziende ospedaliere e numerosi  studenti e docenti, medici, giuristi, filosofi, bioeticisti etc. Ma già durante l’introduzione del Prof. Ruggieri, Ordinario di Pediatria e Delegato della Società Italiana di Pediatria, si sono levate dal fondo della sala alte grida per impedirne la prosecuzione.
Gli organizzatori hanno assicurato ai contestatori che avrebbero potuto esprimere, intervenendo liberamente, il loro pensiero. I presenti - tutti interessati come me a meglio conoscere le complesse problematiche in discussione, anche alla luce della recente Dichiarazione Pontificia “Dignità infinita”, compresi i motivi del dissenso - hanno tentato invano di dialogare per convincere a desistere le “attiviste” più agitate (erano in gran parte donne).
Lo stesso Arcivescovo si è prodigato a lungo per stabilire un dialogo, come anche il Direttore generale e il Prof. Maurizio Caserta, candidato sindaco e consigliere comunale del PD. Ma un crescendo di urla, con i più facinorosi imbaldanziti proprio dalla prudenza e dalla disponibilità al dialogo degli organizzatori, ha indotto questi ultimi a rinviare l’incontro ad altra data, anche per l’assoluta indifferenza delle forze dell’ordine. Ritengo che la maggior parte dei dissenzienti non si rendessero conto dell’effetto boomerang e della gravità dell’atto , ma l’allarmante episodio si aggiunge agli altri che stanno vedendo le Università italiane tornare ostaggio di minoranze che, in nome di cause a volte nobilissime e condivisibili, le degradano ad episodi inaccettabili e contraddittori di intolleranza spesso violenta. Questi sono incompatibili con le garanzie costituzionali di libertà di espressione che una società civile e democratica - senza entrare nel merito - deve garantire a monte a cittadini e libere istituzioni (prime fra tutte le Università), pena la sua stessa esistenza.
Lasciando con amarezza e preoccupazione il Rettorato, mi sono ritornate in mente le scene di quando nel ‘68 lo avevo occupato da studente nel clima infuocato di quella contestazione “globale”, cioè generazionale e politica. Allora si contestava e si occupava proprio per garantire a tutti, anche agli studenti, il diritto di esprimersi, mai per impedirlo. Anche nelle facoltà “rosse”, come Lettere, mi si consentiva di intervenire nelle animate assemblee e spesso prevalevano le nostre ragioni.
Ricordo una sola scaramuccia violenta, con Turi Giammellaro (detto Jenco, fedelissimo di Paolone, storico leader della destra catanese) ferito ad una gamba nel tentativo di impedire la chiusura del portone per escluderli, sotto lo sguardo quasi paterno del brigadiere Miccichè della sempre presente Digos di allora.  Nella “mia” Giurisprudenza finimmo per prevalere gli studenti cattolici e liberali e, sotto la presidenza dei compianti  Enzo Musco e Antonio Lombardo (rivelatisi poi genii del diritto penale e della scienza della politica) approvammo il documento da me preparato insieme a Sandro Corbino sulla riorganizzazione  degli studi e per un nuovo rapporto università/società. Mai nessuno oso’ tentare di impedire a chiunque altro di esprimersi e alla fine si votava.
Certo, c’era la partecipazione di gran parte degli studenti, unico antidoto democratico al prevalere di minoranze chiassose quanto scarsamente rappresentative. Oggi l’indifferenza dei più consente a chicchessia di imporsi senza contarsi, come d’altra parte accade anche a livello politico-elettorale : nel 1948 la DC ottenne il 48% dei voti su oltre 90% di votanti, oggi chi governa ottiene si e no il 30% su meno di metà di votanti, cioè appena il 15% dei consensi. Non basta per rendere una democrazia forte e difendibile dall’assalto di lobby e minoranze ben organizzate. Per chi poi  si considera “di sinistra”, come dichiarano paradossalmente molti contestatori della libertà di parola, occorre ricordare che gli atteggiamenti provocatori hanno sempre prodotto nella storia - come nel 1922 - pesanti rigurgiti di destra.
Una salutare più ampia partecipazione si attende soprattutto dai cattolici che, su alcune questioni irrinunciabili, non possono omissivamente lasciare soli Papa Francesco e i Vescovi. Dov’erano venerdì scorso le tante associazioni che, pur meritoriamente, operano nel territorio catanese ?  Le libertà civili e religiose vanno rivendicate e tutelate, ma anche esercitate in concreto affinché non scompaiano per desuetudine. Ai primi di luglio si celebrerà a Trieste la 50^ Settimana Sociale dei cattolici italiani proprio sul tema “Al cuore della democrazia”: l’episodio di Catania stigmatizza come c’è ancora chi - come negli anni di piombo - mira dritto a colpire quel cuore, la libertà di espressione. E i cattolici sono chiamati ancora una volta in prima linea a difenderla, come accadde nella Resistenza, nella Costituente, nella scelta europea e atlantica, nella grande crescita del Paese e nella difesa contro le Brigate Rosse. Come testimoniano nei tanti luoghi del mondo dove subiscono persecuzioni. Dialogando, rispettando le diversità, ma non rinunciando ai propri valori, peraltro portanti della nostra società e della nostra cultura.
Per altri versi ciò vale ancor più per le forze dell’ordine e le autorità loro preposte : il diritto di esprimere liberamente la propria opinione in uno stato democratico non è un optional, è il fondamento stesso della democrazia. Se non viene assicurata questa libertà, nessun dialogo risulta possibile. Ripeto, senza entrare nel merito.
Come Mattarella, aborrisco i “manganelli”, ma il diritto fondamentale ad esprimersi liberamente va tutelato comunque e sempre, a tutti i costi, anche con la vita, come ammoniva Voltaire : “Disapprovo quel che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”.
Mi auguro che Catania, la sua antica Universita’ e tutti i cittadini sinceramente democratici celebrino al più presto, dialogando, un’adeguata “riparazione” di questo grave vulnus.

Francesco Attaguile
Ottima disamina, caro Francesco, la tua. COMPLIMENTI!

Mi viene in mente il 7 dicembre 1967 quando, noi studenti della Università  Cattolica a Milano, davamo inizio a quel duro confronto con le autorità accademiche che segnerà l'inizio della contestazione studentesca lombarda che si salderà a quella operaia  e in tutta Italia.

Io ero tra questi.

Non eravamo certo "comunisti" ; non era comunista Mario Capanna, mio compagno di corso della facoltà  di filosofia dove insegnavano Emanuele Severino, Gustavo Bontadini, Sofia Vanni Rovighi... Eravamo cattolici e studenti bravi e socialmente sensibili che contestavamo l'aumento delle tasse del 40% e non solo...

Poi si passò  ad altro in un crescendo senza apparente ritorno per troppo tempo,  per " rispondere a un …
Condivido tutto tranne l’ottimismo dell’ultimo pensiero. Occorrerà che cresca e venga educata un’altra generazione di giovani con a fianco le famiglie e la scuola e che abbiano la volontà di aprire le loro menti all’apprendimento, al sapere, al rispetto delle regole e del proprio simile, ai principi della solidarietà e della convivenza civile. Ma bisogna iniziare dalla famiglia, dai genitori e dalla scuola.
Chiediamo all'Arcivescovo di potenziare il ruolo sia delle Parrocchie e dell''istituto teologico S. Paolo per la formazione del Clero, sia dell'Azione Cattolica e delle Istituzioni educative ecclesiastiche.
Fermo restando il ruolo non indifferente di ciascuno di noi in seno alle famiglie e alle istituzioni professionali...
Ottimo! ?

La foto di oggi la vogliamo dedicare a loro. Alle ragazze della ritmica di Regalbuto. Nata appena un anno fa oggi nel piccolo panorama sportivo di Regalbuto , rappresenta una splendida realtà. Chi conosce questo sport sa che in un minuto ogni ragazza si gioca giorni, mesi di continuo allenamento , disciplina, concentrazione. Alla seconda fase dei campionati regionali le piccole atlete Giulia Pantè , Vanessa Lo Valvo , Rossella Mammana , Flavia Zito e Inna Hubarieva andranno a Roma per partecipare al campionato nazionale. Non è cosa di poco conto. !! Chi conosce questo sport sa già che non è facile arrivare così in alto in poco tempo. Lo sa Vittoria Mammana che con passione , severità , amore tutte le settimane svolge silenziosamente un lavoro ,per ogni singola ragazza, straordinario , fatto anch'esso di sacrificio . Chi come me pensa di conoscere Vittoria , sa che ieri , come in ogni gara , si è commossa , forse trattenendo le lacrime dietro quell'espressione che apparentemente sembra serena. Le " farfalle " di Regalbuto voleranno a Roma . !!

Agovit

La fiaccola è stata accesa oggi a Olimpia iniziando un percorso di 5.000 km attraverso la Grecia nell’arco di undici giorni. Viaggerà dall’isola di Corfù, nel Mar Ionio, a Santorini, nelle Cicladi, via Kastellorizo, nel sud-est del Paese. Trascorrerà anche una notte vicino al Partenone, sulla roccia dell’Acropoli. Il 26 aprile la fiamma sarà consegnata agli organizzatori francesi nello Stadio Panatenaico di Atene, dove nel 1896 si svolsero i primi Giochi Olimpici dell’era moderna. Si imbarcherà poi per la Francia a bordo della Belem a tre alberi e arriverà a Marsiglia l’8 maggio

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