L’amministrazione comunale di Regalbuto ha pubblicato venerdì scorso il bando per il concorso alla 66^ edizione del carnevale di Regalbuto.Un evento che ogni anno vede lapartecipazione di centinaia di gruppi in maschera sia individuali che in gruppo e i carri allegorici. Nel bando sono elencati le diverse categorie in concorso che sono : maschere individuali bambini e adulti , maschere a gruppi bambini e adulti,maschere a gruppo con figure in cartapesta,maschere individuali con figure in cartapesta, contradanza bambini e adulti e carri allegorici.Le iscrizioni devono essere presentati entro l’uno febbraio prossimo presso la pro loco di Regalbuto che curerà le sfilate. L’ammontare dei premi in palio quest’anno ammonta a 25 mila euro. La somma è stata notevolmente ridotta rispetto alle passate edizioni per l’effetto della crisi e del taglio ai trasferimenti da parte della regione e dello stato ai comuni che per Regalbuto ammontano a 750 mila euro. Per le maschere in concorso sono stati previsti i seguenti premi: maschere a gruppo bambini primo premio 1500 euro,secondo 800 e terzo 600.Maschere a gruppo adulti primo premio 1500 euro secondo 900 e terzo 500. Maschere individuali bambini primo premio 600 euro secondo 400 terzo 200.Maschere individuali adulti primo premio 900 euro secondo 500 terzo 300 euro.Maschere a gruppo in cartapesta primo premio 1700 euro, secondo 1000 e terzo 600. Maschere individuali con figure in cartapesta primo premio 700 euro secondo 400 e terzo 200. Contradanza bambini e adulti rispettivamente un premio di 1500 e 2000 euro.Infine i premi dei carri allegorici : al primo andranno 4000 euro al secondo 2400 e al terzo 1800.

Non mi stupisce che a un anno dall’affondamento la Concordia sia ancora lì, coricata su un fianco, immagine-simbolo di un Paese alla deriva. Mi stupisce che Schettino non sia ancora ministro dei Trasporti. Succederà. Non si è appena candidato Moggi? Gli italiani non hanno memoria. 

 Tranne uno che ricorda sempre tutto. Per esempio che coi comunisti, da Occhetto a Santoro, si rimediano figuroni. I comunisti, suo elisir di lunga vita. Il veleno sono i democristiani. Come Prodi, che lo ha sempre battuto. O come Renzi, contro il quale non si sarebbe mai presentato, ma che la sinistra gli ha tolto di mezzo in un ennesimo slancio di generosità.

L’uomo dalla memoria lunga sa che i suoi elettori ce l’hanno corta, cortissima. Se oggi stanno peggio di ieri, danno la colpa a chi li governa oggi. Non a chi, sgovernandoli fino a ieri, ha costruito l’oggi. Se ne infischiano del rapporto causa-effetto. Per loro la vita è un eterno presente di cattivi umori. Le emozioni sono la stella cometa. E risuonano nei chakra più bassi, quelli dell’ego, irrobustiti da decenni di pubblicità. Nessuno sa raggiungerli meglio del grande illusionista che con coraggio, faccia tosta e indubbio talento di venditore si presenta ogni volta sulla scena del disastro da lui prodotto come se ne fosse la vittima nonché l’unico in grado di porvi rimedio. Il tribuno del Movimento Canale 5 (Stelle) ha abbastanza memoria da ricordarsi che i pinocchi senza memoria si stufano in fretta del Grillo Parlante in loden, come di quello barbuto e sbraitante. Preferiscono prestare orecchio a un omino di burro che da vent’anni promette il Paese dei Balocchi. 

Per le prossime elezioni comunali gli attivisti chiederanno a tutti i cittadini di farsi avanti. Condizione essenziale: non aver mai fatto parte del sistema politico
 
Il Movimento 5 stelle di Catania cerca candidati. Per le prossime  elezioni comunali gli attivisti chiederanno a tutti i cittadini di farsi  avanti, anche se non hanno alcuna familiarità con il movimento.
Una  decisione di grande impatto, i cui termini verranno spiegati oggi  pomeriggio in un incontro al Centro Zo di Catania. Condizione essenziale  sarà che i candidati non abbiano mai fatto parte del sistema politico.
L'iniziativa  del M5s, che valuterà i curricula di tutti gli aspiranti, nasce  principalmente da un'idea di apertura alla città, ma anche dall'esigenza  pratica di allargare un gruppo numericamente ancora esiguo rispetto al  lungo elenco di candidati da presentare alle amministrative.

Sviluppo Italia Sicilia, recentemente acquisita dalla Regione Siciliana, è l’Agenzia regionale per lo sviluppo economico ed opera a stretto contatto con la Presidenza della Regione Siciliana ed i suoi Dipartimenti per la programmazione e la gestione degli interventi volti a migliorare la competitività del territorio siciliano, tramite l’erogazione di servizi di sostegno all’attrazione degli investimenti, alla creazione ed al consolidamento d’impresa e di assistenza tecnica alla Pubblica Amministrazione.Al fine di rendere fruibile e comprensibile a tutti come accedere ai finanziamenti, l’assessore. Teresa Perra, ha organizza un seminario il 23 gennaio prossimo , che verte sull’illustrazione del ” Pacchetto Autoimpiego”(D.Lgs 185/2000 Tit. II) , tre diverse misure agevolatrice rivolte prevalentemente a soggetti non occupati, per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali di piccole dimensioni, ma saranno trattate anche altre forme di finanziamento. Al seminario parteciperà la dott.ssa Pulvirenti dell’Agenzia Sviluppo Italia Sicilia.L’Agenzia sostiene la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali (anche in forma associativa) da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso le seguenti iniziative:
•Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti
non superiori a € 25.823 quali la microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previstinon superiori a € 129.114 .Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da
realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia.Le agevolazioni finanziarie previste riguardano:gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato);la gestione (contributo a fondo perduto);servizi di assistenza tecnica e gestionale.

Enna. In questi giorni alcuni consiglieri comunali e provinciali hanno riposto la loro attenzione sul trasferimento dei dipendenti dalla società partecipata Sicilia Ambiente S.p.a. in liquidazione alla società Ato Ennaeuno S.p.a. in liquidazione, iniziativa questa del tutto legittima e meritevole di attenzione, ma i rappresentanti sindacali di FPCgil Lavalle, FitCisl Miccichè e FIADEL Sauro, credono che si siano ingenerati equivoci che dal loro punto di vista se non chiariti possono i cittadini ad una comprensione errata della problematica. continua a leggere
Cos’ i segretari territoriali dei sindacati: “Cominciamo col chiarire che non si tratta di nuove assunzioni ma bensì di trasferimento di tutto il personale, operaio e amministrativo e non solo quindi del personale amministrativo, dalla società Sicilia Ambiente alla società Ato EnnaEuno in quanto quest’ultima per volontà dei propri soci (tutti i sindaci della provincia di Enna e dell’Ente Provincia) con propria determinazione (verbale del 31/12/2010) aveva riacquisito la gestione diretta del servizio. Le OO.SS.  sin da quella data avevano chiesto che tutto il personale di Sicilia Ambiente fosse trasferito alla società di gestione così come previsto dalle leggi vigenti in materia ( art.202 comma 6 d.lgs 152/2006 che così recita:” il personale che, alla data del 31/12/2005 o comunque otto mesi prima dell’affidamento del servizi, appartenga alle amministrazioni comunali,alle aziende ex municipalizzate o consortili e alle imprese private,anche cooperative,che operano nel settore dei servizi comunali per la gestione dei rifiuti sarà soggetto,ferma restando la risoluzione del rapporto di lavoro,al passaggio diretto ed immediato al nuovo gestore del servizio integrato dei rifiuti, con la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive ed individuali, in atto. Nel caso di passaggio di dipendenti di Enti Pubblici e di ex aziende municipalizzate o consortili e di imprese private,anche cooperative,al gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani, si applica, ai sensi dell’art.31 del decreto legislativo 30 Marzo 2001, n° 165,la disciplina del trasferimento del ramo di azienda di cui all’art. 2112 del codice civile.”, e ancora gli stessi dipendenti rientrano nelle condizioni previste dall’art. 6 del CCNL che, in caso di avvicendamento di imprese nella gestione dei servizi di igiene ambientale, prevede per tutto il personale assunto a tempo indeterminato dalla azienda cessante ed in forza nel periodo dei 240 giorni precedenti l’inizio della nuova gestione, l’assunzione da parte dell’impresa subentrante”.
Continuano i sindacalisti: “Mentre i precedenti collegi di liquidazione, pur consapevoli del diritto dei lavoratori e di quanto asseriva il sindacato (verbale ordinario  di assemblea dei soci dell’Ato  del 30 settembre 2011 in cui, al punto due  un autorevole  componente del collegio di liquidazione  asseriva:” che il transito del personale non è una benevola concessione ma il riconoscimento di diritti a lavoratori che devono transitare perché è transitato il servizio.”, hanno scelto l’istituto del comando che per non creare interruzione di pubblico servizio le parti accettavano con l’impegno che tale istituto fosse limitato nel tempo, l’attuale collegio di liquidazione, considerato che il comando si stava protraendo  per troppo tempo e vista la posizione energica del sindacato che chiedeva con insistenza il rispetto della normativa vigente e degli impegni precedentemente assunti, considerato anche che diverse decine di lavoratori si sono  rivolti alla magistratura del lavoro per il riconoscimento dei propri diritti, al fine di evitare un ulteriore aggravio di costi dovuto al contenzioso, ha  responsabilmente deciso di dare corso a quanto insistentemente richiesto dai sindacati e in data 14.12.2012 presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Enna le parti hanno raggiunto l’accordo per le modalità del trasferimento di tutto il personale dalla società Sicilia Ambiente alla società Enna Euno utilizzando gli strumenti legislativi vigenti.

Un appuntamento da non perdere per gli amanti dei ballo e dell'allegria è il Carnevale regalbutese. Questa manifestazione, che esplode negli ultimi tre giorni antecedenti il mercoledì delle 'Ceneri', rallegra con musiche, danze e maschere l'atmosfera regalbutese per circa un mese. I preparativi, che ogni anno sbalordiscono sia i cittadini che i turisti (i quali sempre più numerosi si recano o Regalbuto), sono complessi e meticolosi. Momento culminante e polo di attrazione sono le 'quadriglie', ballo di gruppo(12 coppie)  che affonda le radici nel passato quando, con la fine dell'inverno, si organizzavano feste e danze per salutare l'arrivo dello primavera e per propiziarsi un buon raccolto, allontanando tristezze e malinconie. Particolare attenzione viene dedicata allo realizzazione dei costumi che si rifanno a determinate epoche storiche, a varie realtà geografiche o a creazioni di fantasia. La manifattura, assolutamente artigianale, richiede mesi di accurata preparazione per la scelta dei tessuti, dei colori, delle decorazioni, affinchè‚ il risultato finale sbalordisca sempre più. Nessuno in paese si può sottrarsi o questa "magica atmosfera" fatta di scherzi, allegria e danze. 

Qui il carnevale è una festa di allegria e di propensione allo scherzo e alla stravaganza. La popolazione, ballando lungo le vie e le piazze, socializza e si diverte, scherza anche con i forestieri che giungono numerosi dai centri vicini. In un modo o nell’altro, giovani e anziani sono coinvolti da questa manifestazione, i primi perché sono gli animatori della festa, i secondi perché vestono il carnevale preparando costumi, maschere, carri allegorici, ecc. Inizialmente, i principi ispiratori di questa manifestazione si basavano sulla magia: eliminare il “male” che si accumulava durante la stagione invernale, propiziare la fertilità delle campagne, del bestiame e anche delle donne. Agli inizi del  Novecento i Regalbutesi celebrano il carnevale in modo trasgressivo e burlesco e, sempre più, esso assume le caratteristiche di una celebrazione di “un mondo alla rovescia”, per rompere in modo satirico, con la rigidità dei costumi dell’epoca. Oggi, per certi versi, il carnevale regalbutese significa il curioso retaggio del passato, ma è soprattutto una simpatica divagazione che stuzzica tutti. Immersi in un bagno di folla allegra e ballerina, fra giochi di luci e colori, dove impazzano il ritmo della musica e i sacchi di coriandoli, fra maschere, quadriglie e carri allegorici,, in questi giorni, è impossibile che qualcuno possa avere malinconia o pensieri tristi.    


Contro il M&M Futasal Club servirà fare punti . E’ questo l’obiettivo del Rahl Butahi alla vigilia della difficile trasferta di San Giovanni La Punta per la quarta giornata di ritorno del campionato di C1 di calcio a cinque. Dopo il risultato tennistico rifilato sabato scorso agli azzurri Futsal Palermo, Marraro e compagni sono impegnati contro una delle squadre più in forma del campionato e non a caso occupano il terzo posto in classifica alle spalle del Sant Isidoro che li precede di appena due punti. Per il Rahl Butahi però è indispensabile uscire indenni da un’incontro difficile ma che può essere affrontato dai regalbutesi con la dovuta determinazione e forse anche con un pizzico di fortuna. In C2 la dilettantistica Regalbuto ospita sabato alle ore 16 il Real Parco. La squadra di Altofonte lotta , così come i ragazzi del presidente Contino,per un posto ai play off promozione. Sulla carta dovrebbe essere un incontro molto equilibrato per il fatto che le due formazioni sono separate da appena un punto in classifica. La Dilettantistica difatti deve far suo questa partita perché così farebbe quel salto in classifica importante sia per il morale dei ragazzi sia per continuare nella corsa verso i play. E’ dunque necessario battere il Real Parco aspettando il risultato dell’altro scontro diretto tra atletico Campobello e Nissan Futsal rispettivamente a 27 e 28 punti in classifica quindi in piena bagarre nella lotta per la promozione. Al palasport di Regalbuto ci vorrà comunque tutto l’incoraggiamento del pubblico per dare ancora più forza al quintetto regalbutese.

Enna. Dai comuni della Provincia arrivano notizie che le amministrazioni comunali o dei privati hanno messo a disposizione dei defibrillatori da tenere negli impianti sportivi dove si svolgono manifestazioni sportive. Il defibrillatore viene considerato uno strumento importante di primo soccorso e il suo impiego potrebbe risultare determinante per la salvezza di un atleta, di una persona che viene colpito da infarto nel corso di una competizione sportiva. I tanti incidenti gravi avvenuti hanno suggerito di poterlo avere disponibile quando si svolge una competizione sportiva. Il capoluogo ennese ha un solo defibrillatore, che si trova a disposizione delle società presso il campo di atletica leggera “Tino Pregadio”, mentre manca al palazzetto dello sport, al campo Gaeta, dove gioca l’Enna, ed al campo di Pergusa dove giocano le squadre di calcio giovanili ed il rugby. Un solo defibrillatore non basta per cui le società interessate dovrebbero attivarsi non solo ad acquistare lo strumento, ma anche a specializzare qualcuno dello staff dirigenziale. Sino a qualche mese fa le società che frequentano il palazzotto dello sport hanno potuto usufruire della presenza dell’ambulanza dei Volontari della Protezione Civile, ambulanza che è fornita di defibrillatore e quindi di personale adatto ad usarlo. Al palazzetto dello sport il defibrillatore si rende necessario perché sono molte le manifestazioni sportive che si svolgono, gioca la pallamano maschile e femminile, il calcio a 5, la pallacanestro, una scuola di calcio. Sarebbe opportuno che le società si mettessero d’accordo ed acquistarlo, mettendolo a disposizione, durante le manifestazioni, ma anche preparando del personale che sia in grado di utilizzarlo. L’assessorato del comune capoluogo potrebbe acquistarne un altro da mettere a disposizione negli impianti dove si svolgono delle manifestazioni sportive. Il dottore Angelo Sberna, che dirige il centro di medicina dello sport, ha anche svolto delle lezioni di primo intervento, il dottor Di Fabrizio, medico dello sport, è un istruttore nel campo dei defibrillatori, quindi si potrebbe benissimo attivarli per far crescere le persone che possono essere in grado di intervenire con i defibrillatori. E’ un argomento che le società sportive non possono trascurare e bisogna attivarsi affinché il problema venga risolto nel migliore dei modi, perché impegnarsi in questo campo significa essere in grado di salvare qualche una vita umana.

LAVORI IN CORSO

Gennaio 16, 2013

Mi scuso per il disagio, il sito è in lavorazione.

Presto anche questa categoria sarà attivata.

Il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ha annunciato il ritorno in Sicilia di una testa di terracotta che raffigura il dio greco Ade, databile fra il 400 e il 300 a.C. Il direttore del museo, Timothy Potts, ha spiegato che si è giunti a questa conclusione dopo aver appurato che era stata recuperata in scavi clandestini condotti negli anni ’70 nel sito archeologico di Morgantina. Il Getty comprò il pezzo nel 1985 dal collezionista di New York Maurice Tempelsman e la decisione di indagare sulle origini della testa di Ade arrivò dopo aver individuato in una pubblicazione alcuni frammenti che sembravano compatibili. Pare che la collocazione originaria della testa fosse il santuario di Demetra, all’interno appunto del parco archeologico di Morgantina. Demetra era per i Greci la dea delle messi e sua figlia, Persefone, era sposata con Ade. Negli ultimi anni il Getty Museum ha restituito alla Grecia e all’Italia oltre 40 opere. La testa di Ade sarà sottoposta a un ampio restauro al museo archeologico di Aidone, in provincia di Enna. Poi verrà esposta alla Getty Villa, vicino Los Angeles, dal 3 aprile al 19 agosto; sarà trasferita successivamente al Cleveland Museum of Art, dove resterà in mostra dall’autunno fino a gennaio del 2014. Infine ritornerà a febbraio 2014 in Sicilia e sarà in mostra a Palazzo Ajutamicristo a Palermo. Da LaPresse/AP su gentile concessione autorizzata da Fabio De Forte Ades o Ade, in greco Háidës o Hádës o in altri modi ancora, era il dio degli Inferi, figlio di Crono e di Rea, fratello di Zeus e di Poseidone. Quando, cacciato Crono, i tre fratelli si divisero l’universo, a Ades toccò il regno sotterraneo, donde il suo nome (probabilmente di origine indoeuropea, col significato di occulto, invisibile). Poiché la sua residenza era oscura e cupa, nessuna dea voleva sposarlo. Ma Ades s’invaghì della bella Persefone, figlia di Demetra, la rapì e la sposò, facendone la regina dell’Oltretomba. A questo dio inesorabile, che veniva rappresentato con in mano le chiavi, a indicare che chi entrava nel suo regno non avrebbe più fatto ritorno sulla Terra, non fu dedicato nessun tempio e i sacrifici che gli venivano offerti erano solo di animali neri (buoi o tori); il loro sangue, anziché essere raccolto sull’ara, veniva fatto scorrere nelle viscere della terra, perché giungesse nel regno infernale.