Ore 12,19. Violento sisma in Croazia .

Dicembre 29, 2020 1832

Petrinja è un cumulo di macerie. La "città distrutta" titolano media locali, travolta nella tarda mattinata di oggi da un terremoto "quattro volte più energetico di Amatrice", spiega l'Ingv. Tra gli edifici crollati, anche il locale ospedale e un asilo. 

Alle 12,19 la terra ha tremato con una violenza che . Magnitudo 6.4 a una profondità di 10 km. Petrinja si trova nella Croazia centrale, nella storica regione di Banovina vicino a Sisak. Conta 13.801 abitanti, 23.413 se si considera l'area metropolitana. Dista circa 50 chilometri dalla capitale, Zagabria.  "C'erano state scosse anche ieri in Croazia - ha ricordato il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, a Rainews24- quindi presumibilmente molte persone non erano a casa, ma questo tipo di scosse può causare danni ingenti".

La scossa è stata sentita in Austria e in quasi tutta Italia, dal Friuli alla Lombardia, dalla Toscana all'Abruzzo e alla Campania. "La struttura che ha generato questo terremoto è indipendente da quelle presenti in Italia, quindi non c'è nessuna correlazione- spiega ancora Doglioni-. Ma la scossa è stata chiaramente avvertita in buona parte del Paese, specie nel Nord Est e sulla costa adriatica".

L'unica vittima accertata finora è una ragazzina di 12 anni, morta sotto le macerie a Petrinja. Ne danno notizia i media locali. Il sindaco della cittadina, Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione. "La situazione è come a Hiroshima", ha detto. Trecento militari sono in viaggio verso la cittadina per prestare assistenza alla popolazione. Atteso anche l'arrivo del premier Zndrej Plenkovic.

Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti. Proprio qui, a Sisak, alle 13.34 la più forte delle scosse minori (magnitudo 4.5), che hanno scosso successivamente la Croazia centrale.

Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, ha chiesto ai suoi concittadini di non utilizzare le auto per tenere libere le strade ai servizi di emergenza  perché possano "ripulire tutto il prima possibile". A Zagabria, inoltre, riferiscono i media locali, il traffico è in tilt perché manca l'elettricità e i semafori non funzionano. Interrotte le linee telefoniche e non funziona Internet.