Invisibili per troppo tempo. È ora di accendere le luci. FEU la filiera degli eventi unita.

Dicembre 18, 2020 1852

Roma – È nata a Roma il 5 novembre 2020 FEU - la filiera degli eventi unita, un’associazione a tutela di un settore completamente dimenticato dal governo: quello degli Eventi. Un settore dal valore del 2,5% del Pil nazionale. I numeri della Event Industry parlano chiaro: oltre 570.000 posti di lavoro a rischio, persone, che creano un indotto di 65 miliardi di euro per l’Italia intera e che nel 2020 hanno subito un crollo del fatturato rispetto l’anno precedente dell’87% per un valore pari a 45,5 miliardi di euro. Da queste cifre emerge la necessità di difendersi. FEU è un comitato spontaneo no profit a tutela di tutte le aziende private e partita iva specializzate nel settore di eventi privati e organizzazione di matrimoni, generato in forma volontaria per dar voce al disagio di tutto un comparto che ha un grande impatto sull’economia nostrana e che in soli 20 giorni dalla sua nascita è riuscito ad ottenere un’audizione in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati facendo diventare le proprie proposte emendamenti, ora al vaglio del Parlamento per la prossima manovra finanziaria. È un movimento nato di pancia da un messaggio WhatsApp dell’attuale Presidente Adriano Ceccotti, nome emblema della professionalità settoriale nazionale, e che oggi vanta in pochissimi giorni oltre 900 associati, 4500 iscritti ad un gruppo Facebook, 1800 aziende di settore attive, 25 referenti di categoria (queste le categorie: produzione allestimenti, location, catering, fioristi, organizzazione matrimoni, service audio e luci, intrattenimento musica, dj, cocktail bar catering, servizio fotografico e video, abiti da sposa uomo/donna, cake designer, tensostrutture, noleggio materiali, party planner, animazione bimbi – balloon artist, noleggio arredi, makeup&hairstylist, spettacoli pirotecnici, agenzie eventi, bomboniere – partecipazioni – stationary – calligraphy, noleggio auto con conducente, agenzie viaggio di nozze, security, hostess) ed un manifesto trasparente e rappresentativo di tutte le richieste delle aziende che gravitano intorno al reparto. “Noi non vogliamo dare risposte - dice il Presidente - noi vogliamo essere riconosciuti e rispettati come è giusto sia. Perché esistiamo e portiamo nella nostra nazione più di 65 miliardi di euro annui”. Un’associazione che vuole provvedere al riconoscimento di equi sostegni per tutto il periodo di emergenza da parte delle istituzioni (aiuti a fondo perduto, detassazioni dei contributi, redditi di emergenza per le partite iva, sospensione dei mutui e leasing), e che si pone l’obbiettivo di avanzare nuove strategie per riprogrammare una giusta ripartenza con dei protocolli sanitari adeguati, apertura ai corridoi turistici e bonus per le aziende e per i privati.

Ultima modifica il Venerdì, 18 Dicembre 2020 11:34
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