La piccola , ma ospitale, palestra dell’Istituto Comprensivo di Centuripe, si è riempita , domenica scorsa, del vociare di quasi un centinaio di piccoli atleti , nel corso della prima tappa del circuito Under 10 e Under 12 di pallavolo , oganizzato dalla Società del presidente Water Testaì. A partecipare le scuole di pallavolo di Agira, Centuripe e Regalbuto ( assente giustificata la Scuola di Catenanuova) , con le squadre che hanno dato vita a numerose gare che hanno appassionato tutti i presenti. Inizia così , da Centuripe, il tour di mini volley tutto ennese , che ha come obiettivo quello di far giocare i più piccoli durante i mesi nel corso della stagione sportiva 2024/2025. I raduni S3 di mini volley per gli amanti del Volley, hanno un fascino particolare , sia per il numero sempre crescente di iscritti , sia per la spontaneità e le emozioni che si possono cogliere durante la manifestazione. I saluti e l’immancabile foto di gruppo , ha chiuso una domenica mattina primaverile durante la quale gli splendidi paesaggi che offre Centuripe, hanno data l’arrivederci alla prossima tappa di AGIRA il prossimo 17 Novembre !!

«Emergenza siccità con investimenti nelle reti idriche e sostegni alle imprese agricole, iniziative a favore delle aziende e dei sistemi produttivi. E ancora, fondi per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori regionali, per le persone con disabilità gravissima, caro voli e comarketing per gli aeroporti minori». Sono queste le principali linee di intervento annunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e contenute nelle variazioni di bilancio deliberate oggi in giunta. La manovra vale complessivamente 350 milioni di euro che dovranno essere spesi dall’amministrazione regionale entro il 2024: la somma di 250 milioni originariamente prevista è lievemente cresciuta passando a 260 milioni, ai quali si aggiungono economie di bilancio per 90 milioni. «Uno degli obiettivi principali della manovra – dice il presidente Schifani – è quello di destinare risorse per continuare ad affrontare in maniera decisa e con interventi strutturali le emergenze che stanno colpendo la Sicilia come conseguenza della siccità: dal comparto agricolo alle difficoltà di approvvigionamento idrico dei territori. Con questa legge di variazioni di bilancio, però, punteremo a rafforzare anche il sostegno alla crescita economica con provvedimenti in favore del tessuto produttivo, mirando all'aumento dell’occupazione. Abbiamo, inoltre, previsto misure per continuare a contrastare il caro-voli, per supportare i Comuni e per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani». Il capitolo siccità vale circa 42 milioni di euro stanziati per gli interventi della Protezione civile e per alcune opere di manutenzione straordinaria e ripristino nel settore agricolo. Ulteriori 14,2 milioni, all’interno del capitolo per gli investimenti nelle reti idriche, serviranno per le nuove condotte idriche di Agrigento e Caltanissetta. Collegati alla stessa emergenza anche gli stanziamenti a favore degli agricoltori: 18,9 milioni di euro con i quali si interverrà aumentando le disponibilità di bilancio per il bonus fieno, gli indennizzi per il mancato raccolto del settore cerealicolo, l’abbattimento dei canoni dei consorzi di bonifica e il sostegno agli apicoltori. Previsto anche un fondo di progettazione per i Consorzi di bonifica e la manutenzione del sistema meteorologico regionale. Trenta milioni di euro sono affidati all’Irfis FinSicilia per agevolare le aggregazioni tra imprese e per favorire gli investimenti nell'ambito dei diversi settori del Fondo Sicilia. Un ulteriore plafond di 4 milioni viene destinato, accogliendo una proposta della Commissione parlamentare Antimafia, all’erogazione di finanziamenti agevolati a tasso zero alle imprese soggette all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale. Con l’aumento delle risorse per la misura del caro voli per 7,2 milioni, la Regione garantisce non solo che l’intervento prosegua fino a fine anno, così comprendendo il periodo delle festività natalizie, ma, soprattutto, che il contributo per i residenti sia elevato dal 25 al 30 per cento del costo del biglietto per tutte le tratte italiane. A favore dei Comuni, il governo stanzia circa 15 milioni nel settore della depurazione per la bonifica delle discariche, per i ristori dovuti all’emergenza della cenere vulcanica e per il trasferimento della gestione delle infrastrutture delle aree per lo sviluppo industriale. Rimpinguati i capitoli per le persone con disabilità gravissima (12 milioni), per gli oneri contrattuali dei dipendenti regionali (31 milioni) e coperte le spese obbligatorie per garantire il trasporto pubblico su gomma (19 milioni) e il trasporto marittimo verso le isole minori (10 milioni). «Il disegno di legge – spiega l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – è il frutto di un complesso bilanciamento tra le più importanti priorità. Abbiamo mantenuto l’impegno del governo di fronteggiare con il massimo sforzo la crisi idrica destinando il 19% delle risorse a interventi legati all’emergenza siccità e un ulteriore 12% per reti idriche, depurazione e rifiuti. È confermato anche il particolare sostegno allo sviluppo delle imprese con l’attesa misura da 30 milioni per le aggregazioni, che verrà erogata attraverso l’Irfis, la quale, cumulata con altri interventi, incide per il 28% della manovra, di cui il 9% per le imprese agricole. Siamo, inoltre, riusciti nell’importante obiettivo di focalizzare gli interventi su spese di investimento che incidono per il 97% del totale delle spese discrezionali contenute nella manovra».
 
 
 
 

Le elezioni provinciali di secondo livello sono alle porte ed è in quest’ottica che la Nuova Democrazia Cristiana di Enna, in ossequi alle decisioni della Segreterie Nazionale e Regionale del partito, ribadisce di essere organica al centrodestra così come alla Regione ed a livello Nazionale. Palesa pertanto la disponibilità di aderire ad un progetto per la formazione di una lista comune con i partiti che si riconoscono nell’area di centrodestra. Questa segreteria crede fermamente nei valori di libertà, giustizia e progresso che sono l’anima ed il collante del centrodestra. È convinta, altresì, che unendo le nostre forze, si potrà contribuire in modo significativo per gettare le basi per assicurare benessere e sviluppo alla nostra provincia. Quanto sopra espresso è frutto di una riflessione profonda, di tutta la segreteria, dopo aver valutato le sfide con cui l’intero territorio della provincia di Enna dovrà confrontarsi nell’immediato futuro. La Nuova Democrazia Cristiana spenderà tutte le proprie energie per far sì che tutta la comunità Ennese possa avere un futuro prospero e sicuro.
È pronta a lavorare alacremente e con dedizione per realizzare gli obiettivi comuni, necessari questi, per superare le criticità presenti e costruire una Provincia più forte e unita. Invitiamo tutti i consiglieri che non hanno fatto una scelta politica di appartenenza, di unirsi a noi in questo importante percorso che, se numerosi ed uniti, ci vedrà, nella prossima competizione elettorale, vincitori per il bene della comunità della provincia di Enna.

Il Segretario

Nello Rampulla

È diventata ormai  una moda parlare, in tutte le occasioni,  di INTELLIGENZA ARTIFICIALE...

Oggi vorrei intrattenervi per 5 minuti soltanto su un concetto fondamentale per  l'esistenza di ogni persona: la INTELLIGENZA COSMICA.

1. Su un punto siamo certamente d'accordo: ognuno di noi, è stato catapultato  in questo mondo senza nostra previa autorizzazione e letteralmente "nudi e crudi".

2. Siamo anche d'accordo su un secondo punto: che ad ognuno di noi viene affidato un SEGMENTO DI VITA che può andare da zero a 110 anni e che si conclude con una dipartita altrettanto "nuda e cruda".

3. Come "bussola di orientamento" in questo nuovo "ambiente di vita", ci viene concesso uno 'strumento' che ci permette di Esplorare, di  "Leggere Dentro" ogni situazione e che i nostri amici amanti del latino traducono in "intus - légere"... in  "intellígere" e che noi tutti siamo ormai soliti chiamare: INTELLIGENZA...

4. Una autentica BUSSOLA da utilizzare e che di fatto utilizziamo  non in QUALCHE circostanza specifica, ma in OGNI circostanza, cioè SEMPRE

5. E poiché l'ambiente in cui siamo stati catapultati è il Cósmos, grande e infinito, l'intelligenza di cui siamo stati dotati,  è di conseguenza "grande e infinita. Chiamamola: Cósmica.

INTELLIGENZA...  Intus - leggere, leggere dentro ogni circostanza, ogni frammento dal più piccolo al più complesso, interno a noi stessi o esterno,  fisico, meta - fisico, psicologico, tecnico, tecnologico...

6. In questo " Viaggio obbligato" durante tutto il Segmento assegnatoci, non siamo da soli... Tutt'altro! Siamo accompagnati da un "universo di Persone e di Enti, ampio e complesso, presente e 'diversamente presente', di ieri e di oggi...

Se traduciamo la parola Viaggio nel greco Sínodo, potremmo correttamente concludere che la nostra vita è di fatto un "Viaggio Sinodale" guidato dalla nostra INTELLIGENZA CÓSMICA.

ALTRO CHE INTELLIGENZA ARTIFICIALE!

Se noi tutti, miei cari  Amici e Compagni Sinodali, miei cari Fratelli, adottassimo queste naturali certezze, il nostro Segmento di Vita sarebbe segnato dall'Amore e da  una profonda Serena Felicità...

AUGURI A TUTTI NOI!!!

Enzo Coniglio

Il 10 ottobre i ragazzi dell'istituto "S. Citelli" di Regalbuto hanno avuto l’opportunità di conoscere il giornalista Giuseppe La Venia inviato speciale del TG1. L’incontro è stato svolto nell’ambito della settimana della cultura ed è stato un’occasione straordinaria per ribadire come lo studio e l’impegno rappresentano la via maestra per realizzare i nostri progetti.
Un racconto di oltre 2 ore per mostrare quello che un cronista vive nelle sue giornate lavorative. Durante l’incontro il giornalista ha condiviso la sua esperienza raccontando, anche dal punto di vista umano, i principali avvenimenti della guerra in Ucraina e toccando temi legati all’informazione contemporanea spesso dominata da fake news.
Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo manifestando interesse di approfondimento dei temi legati al mondo giovanile.
Il dirigente scolastico, prof. Serafino Lo Cascio, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che rappresenta un’occasione di crescita per gli studenti

C'è già molto movimento attorno alla prossima elezione provinciale di secondo livello , che riporterà nel palazzo della Provincia un  Presidente e 10 consiglieri eletti tra i Sindaci e i consiglieri comunali della 20 città che fanno parte del territorio.

 Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, insieme all'assessore agli Enti Locali, Andrea Messina, ha firmato il decreto che fissa le elezioni per i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane per il 15 dicembre 2024. Si tratta - come dicevamo - di elezioni di secondo livello, in cui non saranno i cittadini a votare, ma i consiglieri comunali e i sindaci, che eleggeranno i membri del consiglio provinciale e il presidente.

 

Potranno votare e candidarsi a consiglieri provinciali solo i sindaci e i consiglieri comunali attualmente in carica. L'eventuale cessazione della carica comunale comporterà la decadenza automatica dal ruolo di consigliere provinciale. Il presidente della provincia sarà eletto tra i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni, ciò restringerà di molto il numero dei Sindaci che potrebbero candidarsi . Il presidente resterà in carica per quattro anni e avrà la rappresentanza dell'ente, convocando e presiedendo sia il consiglio provinciale che l'assemblea dei sindaci. Inoltre, supervisionerà il funzionamento dei servizi e degli uffici e svolgerà le funzioni attribuite dallo statuto.

Il consiglio provinciale sarà composto dal presidente della Provincia e da un numero variabile di consiglieri in base alla popolazione residente: 16 consiglieri se la popolazione supera i 700.000 abitanti, 12 consiglieri per una popolazione tra i 300.000 e i 700.000 abitanti, e 10 consiglieri per popolazioni inferiori a 300.000 abitanti. Il consiglio rimarrà in carica per due anni.

Il nuovo ordinamento delle Province suddivide le funzioni del consiglio in fondamentali e non fondamentali. Le funzioni fondamentali includono: la pianificazione territoriale provinciale, la tutela e valorizzazione dell'ambiente, la pianificazione dei servizi di trasporto a livello provinciale, la gestione delle strade provinciali, la programmazione della rete scolastica, la gestione dell’edilizia scolastica, l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, e il controllo dei fenomeni discriminatori sul lavoro e la promozione delle pari opportunità a livello provinciale. Le funzioni non fondamentali sono attualmente in fase di riordino. C'è, tuttavia, un dibattito in corso per tornare alle elezioni di primo livello, che consentirebbero ai cittadini di eleggere direttamente i propri rappresentanti provinciali, ripristinando il pieno diritto al voto e alla partecipazione democratica. Questa possibilità dipenderà dalla revisione della legge Delrio, la n. 56 del 2014, che ha introdotto una profonda riforma degli enti locali, ridisegnando il sistema delle province e istituendo le città metropolitane.

Le province sono state abolite più di dieci anni fa, e in tutto questo tempo non si è mai presa una decisione sul loro destino. Oggi le Province, o Liberi consorzi, sono dei contenitori vuoti, ed enti nel caos. Non è da meno la Provincia di Enna tant'è che sul ritorno della elezione politica dei rappresentanti locali si concentra l'azione dei partiti sia nel centro-destra che nel centro - sinistra, con i primi nomi di Sindaci candidabili. Intanto si intensificano le riunioni interne ai partiti come nel caso di NOI MODERATI , che di recente hanno fatto fatto appello alle formazioni di centro-destra per l'avvio del dialogo, e della NUOVA DEMOCRAZIA CRISTIANA  Ennese che la prossima settimana  riunirà i propri Commissari cittadini e i consiglieri comunali che hanno aderito al partito di Cuffaro per un primo approccio sull'argomento. Nel centro - sinistra , si fanno già alcuni nomi di possibili candidati a Presidente, ma nulla riesce a trapelare . Intanto è iniziata da parte di tutti la "caccia" ai consiglieri comunali non schierati politicamente . Il loro voto conta e diventa importante ai fini dei risultati finali del dopo 15 Dicembre. 

 
 
 
 
Il PD di Regalbuto organizza un'assemblea pubblica per dire NO all'autonomia differenziata.
Invitiamo tutti i cittadini, le forze politiche e i movimenti interessati a partecipare, per un'Italia unità, libera e giusta.

Grande partecipazione di pubblico alla manifestazione che si è tenuta a Regalbuto nei giorni scorsi. Organizzata dall’associazione dei camionisti in collaborazione con Giuseppe Virzì (regalbutese doc da anni trapiantato in Australia) l’intera giornata è stata dedicata ad amici veramente speciali. Protagonisti tanti ragazzi e ragazze dell’associazione “Solidarietà e Futuro” ma anche altri ragazzi. Un sodalizio onlus che opera a Regalbuto da oltre 25 anni garantendo assistenza a persone diversamente abili.
L’associazione è stata fondata nel lontano 1997 dalla signora Cettina Arona che, insieme ad altri genitori di ragazzi speciali, decisero che era venuto il momento a Regalbuto di creare una nuova realtà che riunisse tutte le famiglie di diversabili e che pensasse concretamente al futuro dei propri cari.
Nel volgere di pochi anni l’associazione è riuscita ad accogliere sempre più famiglie e ragazzi, ma soprattutto tanti volontari, diventando un importante punto di riferimento sul territorio provinciale. Ecco quindi l’ennesimo evento con questo raduno di Ferrari che poi, insieme ai ragazzi hanno prima sfilato per il centro storico del paese e poi dato vita ad una serie di altri eventi che hanno reso la giornata particolarmente apprezzata dall’intera popolazione. “E’ stata una giornata di grandi emozioni per i ragazzi e anche per tutti noi che ci siamo impegnati ad organizzare la manifestazione – evidenzia Gaetano Schinocca presidente dell’associazione dei camionisti - un ringraziamento particolare a tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita dell’evento, ai ferraristi provenienti da tutta la Sicilia, a Giovanna Di Pasquale capace di coinvolgere diverse famiglie che hanno aderito all’iniziativa che ci auguriamo possa avere un seguito anche in futuro”.

Nella società moderna appare alquanto paradossale che ad un bambino di 7 anni venga negato il diritto allo studio a causa di beghe familiari e che nessuna Istituzione, alla quale le parti si sono rivolte, riesca a risolvere la questione.
Dopo aver ricevuto una lettera da una mamma di Ribera, ho deciso di sollevare il caso, scrivendo all'assessore regionale all'Istruzione, al sindaco del Comune in provincia di Agrigento, all'Ufficio scolastico regionale e al dirigente scolastico dell'Istituto.
Ci troviamo davanti ad un caso surreale in cui un bambino è impossibilitato ad andare a scuola e a frequentare compagni e maestre a causa di controversie familiari.
Il papà e la mamma del piccolo sono separati e il giudice ha assegnato l'affidamento congiunto. La donna con il bambino si trasferisce dalla Puglia in Sicilia per motivi di lavoro e viene richiesta alla scuola frequentata dal bambino lo scorso anno il nulla osta per permettergli l'iscrizione nel nuovo istituto scolastico.
La scuola di provenienza nega però più volte il rilascio del documento per mancanza di assenso da parte del padre e così il bambino, ad oggi, è a casa. Mi appello alle istituzioni affinchè qualcuno prenda, nel più breve tempo possibile, la responsabilità e metta un punto alla questione, per garantire al piccolo un imprescindibile diritto, quale quello di avere una regolare frequenza scolastica.
Non possiamo permettere che controversie familiari neghino un diritto del genere.
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COGNOMI DI REGALBUTO DALLA A ALLA Z

 

GRUPPO:    I

 

IANNITELLO

Cognome poco noto in Italia; è diffuso solo in 12 comuni, in maggior parte siciliani; con piccoli nuclei è presente anche in Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. In Sicilia è diffuso nelle province di Enna (comuni di Troina, Nicosia, Regalbuto) e di Catania (San Michele Ganzaria, Belpasso, Misterbianco)

Iannitello è una forma arcaica del nome di persona Giovanni, così come lo sono altri cognomi come Iannelli, Ianniello, Iannicelli, Iannella, ecc. Anche cognomi come Ianni, Ianne, Janni, ecc. derivano da modificazioni dialettali di forme contratte del nome Johannes o, come i primi, da forme aferetiche del nome Giovanni (da Giovanni – Gianni - Ianni- Iannello – Iannitello, ecc.)

Personaggi: Marco Iannitello (Palermo 2/6/1985), attore di cinema e tv; fra i suoi lavori: partecipazione alle fiction, Don Matteo 8, Il giovane Montalbano, Nero a metà, Alfredino, ecc.

 

IGNOTO

Cognome siciliano diffuso in circa 58 comuni di alcune regioni italiane; presente in Sicilia con il nucleo più consistente, si è diramato in altre regioni come la Campania, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Calabria, Lazio, Lombardia, ecc. In Sicilia è presente in molte province, Catania (Acireale, Catania, ecc.) Palermo (Palermo, Bagheria, ecc.), Ragusa, Messina, Siracusa, Trapani, Enna (Regalbuto).

Il cognome ha il significato di “non conosciuto” (di padre ignoto) ed era attribuito a bambini orfani e trovatelli da parte di enti non religiosi, così come era avvenuto per altri cognomi quali Diolosà, Diotallevi, Trovato, Esposito, Innocenti, Di Dio, D'Ignoto, ecc.

 

IMPELLIZZERI

Impellizzeri, molto diffuso in Sicilia, deriva da una alterazione, con l'aggiunta di “im”(prostetico), del cognome Pellizzeri che, a sua volta, deriva da soprannome legato al vocabolo “peliza”(pelliccia). Una prostesi è, infatti, l'aggiunta di una vocale o di una sillaba ad inizio parola. I capostipiti “pellizzeri” esercitavano il mestiere di pellicciai o appartenevano alla corporazione e confraternita dei pellicciai, o conciavano le pelli e commerciavano il cuoio o pellame, o fabbricavano abiti o mantelli di pelliccia.

Cognome conosciuto in molte regioni italiane: Sicilia, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Toscana, Puglia, Calabria, Campania, ecc., è diffuso in circa 180 comuni. In Sicilia è frequente soprattutto nel Catanese (Catania, Aci Catena, Misterbianco, ecc.), nel Messinese (Milazzo, Antillo, Santa Teresa di Riva, ecc.), nell’Ennese (Enna, Leonforte, Regalbuto, Catenanuova, ecc.), nel Siracusano (Siracusa, Ferla, Augusta, ecc.), nel Trapanese (Alcamo, Trapani, Erice, ecc.)

Riferimenti storici e personaggi - Una famiglia Pellizzeri, nell'idioma siciliano trasformata in Impellizzeri, originaria della Castiglia, fu trapiantata in Sicilia da un Antonio, cavaliere di Valenza; i suoi figli furono al servizio di re Martino nel 1392.  

 

INCOGNITO

Cognome diffuso in circa 90 comuni di varie regioni italiane: in Sicilia, come luogo di provenienza, poi, con piccoli nuclei, Lombardia, Piemonte, Calabria, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, ecc. In Sicilia è presente nelle province di Catania (Bronte, Adrano, Pedara, Maletto, Trecastagni, ecc.), Messina, Palermo, Siracusa, Enna (nel comune di Regalbuto).

Il cognome vuol dire “non conosciuto” (di padre ignoto) ed era attribuito a bambini orfani e trovatelli, così come era avvenuto per altri cognomi quali Diolosà, Diotallevi, Trovato, Esposito, Innocenti, Di Dio, D'Ignoto, ecc.

 

INDELICATO

Cognome diffuso in poco più di 200 comuni di molte regioni italiane, Sicilia, luogo di origine e provenienza, Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, Veneto (regioni a forte immigrazione meridionale), Puglia, Emilia Romagna, Friuli, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Catania, Agrigento, Trapani, Palermo, Messina, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Catenanuova, Regalbuto, Centuripe, Villarosa. Il cognome Indelicato deriva da un soprannome attribuito al capostipite (non delicato) o da una modificazione del cognomen latino Delicatus, con prostesi rafforzativa “in”; o, addirittura (secondo il Rohlfs) da In- Delicatus = donna coniugata con un Delicato. Personaggi: Mariano Indelicato (Palermo 27/9/1829 – Roma 12/7/1897), avvocato, politico; fu deputato del Regno d’Italia dalla XIII alla XV Legislatura e senatore nella XVI Legislatura, Gruppo Sinistra.

 

INFANTINO

Cognome diffuso in circa 350 comuni di molte regioni italiane, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania (nel meridione), Lazio, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana (nel centro-nord), ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Agrigento, Palermo, Siracusa, Caltanissetta, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Villarosa, Regalbuto, Centuripe.

Questo cognome, che ha come varianti Infante, Infanti, Infantini, è tipicamente siciliano e del Reggino, con ceppi in Basilicata e il Campania. Dovrebbe derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi formatisi attorno al vocabolo medioevale latino “infans” (bambino piccolo, che non è in grado di parlare). Potrebbe trattarsi ancora di cognome attribuito ad un bambino abbandonato.

 

INGRASSIA

Cognome molto diffuso in tutta la Sicilia soprattutto nel Trapanese, nel Palermitano, nel Catanese; è presente in circa 300 comuni di molte regioni italiane; oltre che in Sicilia è conosciuto nelle regioni Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Friuli, ecc. Nell'Ennese è noto nei comuni di Catenanuova, Centuripe, Leonforte, Nicosia, Regalbuto, Piazza Armerina, Assoro, Enna, Aidone, Cerami, Valguarnera; ha come variante più affine Ingarsia.

Ingrassia e Ingarsia nascono da una italianizzazione del cognome spagnolo Garcìa che è il più diffuso in tutta la penisola iberica; essi sono forme prostetiche di Garsìa e Grassìa, tenendo presente che molti cognomi nel sud nascono come forme prostetiche di altri cognomi (vedi Impellizzeri/Pellizzeri, Incalcaterra/Calcaterra, ecc.). Si pensa che Garcìa sia di derivazione toponomastica, connesso in particolare con il comune di Garcìa, provincia di Tarragona, nella Catalogna, il quale ha una origine molto antica, pare pre-romana. Un'altra ipotesi vuole Garcìa derivato dal termine (h)artz che significa “orso” (o “volpe”). Grassia, sarebbe ancora, una metatesi di GAR che diventa GRA (il suono “s” dovuto ad un adattamento fonetico della “c” spagnola).

Tracce storiche e personaggi - Tra i nobili Garcìa si ricordano conti d'Aragona e re di Pamplona: Garcìa I Sanchez di Navarra e Garcìa II Sanchez di Navarra (detto il Tremolante); re di Navarra Garcìa IV Ramìrez (detto il Restauratore); re Garcìa I di Leòn, i duchi di Guascogna Garcìa I e Garcìa II. Gian Filippo Ingrassia (Regalbuto 1510-Palermo 1580) – celebre medico e anatomico siciliano. Ciccio Ingrassia (Palermo 5/10/1922- Roma 28/4/2003) – comico e regista italiano; con Franco Franchi una coppia di comici entrata nella storia della cinematografia italiana: Franco e Ciccio. Giampiero Ingrassia (Roma 18/11/1961) – figlio dell'attore Ciccio Ingrassia; attore teatrale e cantante.

 

INSINGA

Cognome poco noto, diffuso in circa 90 comuni di alcune regioni italiane. E' presente, oltre che in Sicilia, anche in Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Calabria, Emilia Romagna, Sardegna, ecc. In Sicilia è diffuso in tutte le province, in particolare Palermo, Messina, Catania, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Regalbuto, Catenanuova, Valguarnera, Piazza Armerina, Nicosia, Troina.

Insinga ha come varianti Insingo, Insinna; questi cognomi derivano da un nome augurale originato dal modo di dire latino “in hoc signo” (in questo segno, sottinteso, della Croce), in ricordo della frase “con questo segno vincerai” apparsa in cielo a Costantino il Grande.

Tracce storiche e personaggi – Flavio Insinna (Roma 3/7/1965) attore e conduttore televisivo; noto per aver condotto per cinque stagioni la serie televisiva Don Matteo, nei panni del capitano Flavio Anceschi.

 

INTRAGUGLIELMO

Cognome rarissimo, diffuso solo in alcuni comuni delle regioni Sicilia, Lombardia, Toscana. In Sicilia è presente nelle province di Catania (comuni di Bronte e Catania) e di Enna (Regalbuto, Catenanuova).

Il cognome Intraguglielmo è formato da intra + Guglielmo; il prefisso “intra” (come la variante “inter”), ha il significato di dentro, all'interno, appartenente; quindi Intra-Guglielmo = appartenente alla famiglia dei Guglielmo. Alla base di questo cognome c'è il nome originario della Linguadoca Guilhem (Guglielmo), derivato dal germanico Villihelm con il significato di “elmo della volontà”, uomo protetto dalla volontà (wilja = volontà e helma = elmo).

Tracce storiche e personaggi. A Palermo. Esiste il cognome Interguglielmi (variante di Intraguglielmo). Un Elia Interguglielmi (Napoli 1746 – Palermo 1835 fu un noto pittore. Un suo discendente, Eugenio, fu iil primo di una famiglia di fotografi tuttora fiorente.

 

IOVINO - IUVINO

Iovino è un cognome diffuso in circa 380 comuni di tutte le regioni italiane fra cui la Campania (dove vive il gruppo più numeroso), la Sicilia, la Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Puglia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Calabria, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, fra cui Trapani, Palermo, Agrigento, Siracusa, ecc.; nell'Ennese è noto nel comune di Regalbuto.

Iuvino è molto raro, è diffuso in pochi comuni fra Sicilia, Liguria e Lombardia. In Sicilia è presente solo in provincia di Enna (comuni di Catenanuova e Regalbuto); deriva da una deformazione dialettale del precedente. Iovino/Iuvino appartengono ad una numerosa famiglia di cognomi che comprende Giovane, Giovanetti, Giovani, Giovannetti, Giovine, Giovinetti, Iovine, Iovinelli, Iovino, Jovine, Jovinelli, Jovino.

Tutti dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, dalla Gens plebea Juventia o anche dal nome medioevale Giovine, originato, a sua volta, dal nomen latino Juventus; potrebbe anche derivare dal cognomen Juvenali.

Tracce storiche e personaggi - Nel primo secolo San Juventius è stato vescovo di Pavia. Sandro Iovino (Roma 26/8/1939) – attore e doppiatore italiano; fra i suoi doppiaggi va ricordata la voce del sig. Burns nel cartone animato I Simpson.

 

IRACI

Cognome diffuso in circa 130 comuni di molte regioni italiane; proveniente dalla Sicilia, si è diffuso in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte, Liguria, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, fra cui Messina (Messina, San Fratello, Capizzi, Barcellona Pozzo di Gotto, Caronia, Pettineo, ecc.), Palermo (Palermo, Ciminna, Bagheria, Bolognetta, Trabia, ecc.), Catania (Riposto, Misterbianco, Adrano, Aci Sant’Antonio, Paternò, Belpasso, ecc.) Trapani (Erice, Valderice, Trapani, ecc.), Enna (Leonforte, Nicosia, Barrafranca, Troina, Agira, Assoro, Enna, Regalbuto, Calascibetta, Nissoria, Gagliano Castelferrato, Villarosa. Il doppio cognome Iraci Infantino è diffuso in Sicilia a Capizzi (ME), Barrafranca e Regalbuto (EN).

Iraci è un cognome tipicamente siciliano in gran parte presente fra le province di Palermo e Messina; può derivare da una deformazione dialettale del nome greco Kyriakus; è pure possibile che derivi da modificazione dialettale del toponimo Geraci Siculo (PA), Geraci (EN), Gerace (Reggio Calabria).

 

ITALIANO

Questo cognome deriva dal nome medioevale “Italiano” che, nel contesto dell'Italia medioevale, sottolinea un rapporto con le origini etniche della famiglia (proveniente dall'Italia). Come seconda ipotesi potrebbe derivare da aferesi del nome medioevale Vitaliano. Si tratta quindi della cognominizzazione di nomi personali dei capostipiti o derivato da soprannome attribuito al capostipite e riferito alla sua provenienza.

Italiano è diffuso in circa 400 comuni di tutte le regioni italiane, Sicilia, Calabria, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, ecc.; è tipico dell'Italia meridionale con ceppi importanti nel Messinese, nel Palermitano, nel Barese, nel Brindisino. Nell’isola è presente in tutte le province, in gran parte nel Messinese (Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, San Filippo del Mela, Messina, Torregrotta, Terme Vigliatore, Venetico, Pace del Mela, Tripi, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Rometta, San Pier Niceto, Rodi Milici, ecc.), nel Palermitano (Belmonte Mezzagno, San Giuseppe Jato, Partinico, Palazzo Adriano, San Cipirello, Montelepre, Santa Flavia, Roccamena, Monreale, ecc.), nel Nisseno (Delia, Riesi, Sommatino, ecc.) nel Catanese (Palagonia, Mascali, Santa Venerina, Acireale, ecc.), nell’Agrigentino (Campobello di Licata, Santa Elisabetta, Licata, Naro, Sciacca, Camastra, ecc.), nell’Ennese (Agira, Regalbuto, Centuripe)

Riferimenti storici e personaggi. Giuseppe Francesco Italiano (Milazzo 16/3/1961), professore di informatica presso l’Università LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali) di Roma. È noto per il suo lavoro sugli algoritmi dei grafici, sulle strutture dei dati e sull’ingegneria degli algoritmi, tecnologie, con particolare riferimento alla contrattualistica

 

IUDICELLI

Questo cognome è molto raro, è diffuso solo in 20 comuni delle regioni Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte. In Sicilia è presente nelle province di Catania (San Michele di Ganzaria, Catania, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia), Siracusa (Francofonte, Melilli, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna (nel comune di Regalbuto). Ha come variante Iudicello (cognome specifico di Castel di Lucio, Messina)

Il cognome, tipico della zona di Francofonte (SR), dovrebbe derivare dall'ipocoristico del termine dialettale “iurici” (giudice), probabilmente originato da un soprannome scherzoso attribuito al capostipite o da qualche tipo di relazione che egli aveva con ilo giudice.

Riferimenti storici: Nel Medioevo il fiume Amenano, sottostante la nota “Fontana dell’Amenano” in piazza Duomo a Catania, si chiamava “Jiudicello” perché attraversava il quartiere ebraico della Giudecca.

 

IZZO

Cognome diffuso in poco più di 710 comuni di tutta la Penisola, presente in tutte le regioni con concentrazione massima in Campania; con nuclei minori si trova in Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, ecc. In Sicilia è presente solo in 12 comuni sparsi nelle varie province, Messina, Agrigento, Siracusa, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Regalbuto e Catenanuova.

Il cognome Izzo, ma anche Izzi ed Izza, potrebbe derivare da aferesi del nome medioevale Albizzo, forma alterata del nome di origine scandinava Alberico. Potrebbe derivare dal nome medioevale Izzo, italianizzazione del personale Hitz o Hilz, il quale, originando dalla radice “hilde”(= lotta, battaglia), può intendersi come “uomo d'arme”, guerriero. Nell'antico italiano “izzo” veniva detto un individuo di origine araba, saraceno o, in senso lato, una persona dalla carnagione o dai capelli scuri e le cui origini risalirebbero al latino aegyptius o al greco aigyptios (italianizzato il izzo o ghezzo), con il significato di egiziano, egizio. (Bettazzi). Potrebbe, infine, derivare dal vocabolo siciliano “izzu”, con il quale si intendeva il nibbio o falcone ma anche il nato in casa dal matrimonio di schiavi (Vezzelli – Piccitto)

Tracce storiche e personaggiSimona Izzo (Roma 22/4/1953) – attrice, doppiatrice, regista, scrittrice e sceneggiatrice italiana. Biagio Izzo (Napoli 13/11/1962) – attore e comico italiano

 

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