Pronto il Piano idrico della Regione Siciliana, che prevede interventi sulla rete per oltre 846 milioni di euro. Il progetto è stato predisposto dall'assessorato regionale dell'Agricoltura, guidato da Luca Sammartino, in linea con quanto previsto dal decreto interministeriale 350/2022, e inviato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per essere approvato e inserito all'interno del Piano nazionale. Nel complesso si tratta di 28 interventi di natura infrastrutturale e legati al tema della sicurezza nel settore idrico, da avviare in tutta la Sicilia. I soggetti attuatori sono il Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, il Consorzio di bonifica Sicilia orientale, il dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti e Siciliacque spa.

«Abbiamo raggiunto un traguardo importante - afferma l'assessore Luca Sammartino -  grazie al lavoro del dipartimento Agricoltura che, su delega del presidente della Regione Renato Schifani, ha coordinato tutti i soggetti coinvolti. Un’azione sinergica che ha permesso di stilare un programma di interventi strategici per il nostro territorio. Abbiamo presentato il Piano idrico nei tempi previsti e adesso attendiamo fiduciosi la risposta del ministero, chiamato a vagliare i progetti e a finanziarli».

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale ha proposto 8 interventi, per un importo complessivo di 247.693.770 euro. Le opere previste riguardano: l’interconnessione del sistema irriguo Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’ammodernamento di alcuni impianti irrigui consortili; la derivazione delle acque dal F. Belice Destro (traversa Vaccarizzo) e dal F. Belice Sinistro per l’aumento delle disponibilità idriche nel serbatoio Garcia; l’interconnessione dei serbatoi Castello e Arancio; l’interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco; il completamento della diga Cannamasca.

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale ha proposto 5 interventi, con una spesa stimata di 193.211.788 euro, e prevedono: la ristrutturazione della rete irrigua del sistema Dittaino-Ogliastro; il ripristino e l’ottimizzazione della rete dello schema irriguo Sinistra Dittaino, il completamento dello schema irriguo Gerbini II lotto, la manutenzione del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto e la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, che fa parte del sistema irriguo Salso Simeto.

Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha proposto 12 interventi, per un totale di 294.223.805 euro, che si concentrano su: l’adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga Rosamarina; lo sfangamento delle opere di presa e di scarico delle dighe Nicoletti, Scanzano, Rossella, Arancio, Castello e San Giovanni; il consolidamento e la messa in sicurezza della diga Disueri; la manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta delle dighe Olivo, Gibbesi e Comunelli; il ripristino della funzionalità dello scarico di fondo della diga Olivo.

Infine, Siciliacque spa ha proposto 3 interventi, per un importo complessivo di 110.984.719 euro, che riguardano: il potabilizzatore di Gela; l’automazione e il monitoraggio dell'infrastruttura idropotabile sovrambito della Regione Siciliana; la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centromeridionale.

 

Vogliamo condividere l'articolo apparso su quotidiano " formiche" a firma di Giorgio Merlo , sulla unità dei centristi. 

Ormai siamo abbastanza abituati, e lo ripetono gli stessi opinionisti commentatori e sondaggisti, almeno quelli più autorevoli e meno compiacenti, che le mode politiche e i relativi successi elettorali hanno una durata rapida e a scadenza ravvicinata. Ovvero, le stagioni politiche si susseguono rapidamente e il destino, la popolarità e il consenso dei vari capi partito è mutevole ed esposto al vento del rapido successo e poi dell’altrettanto veloce sconfitta ed inabissamento. È persin inutile ricordare i singoli casi degli ultimi anni talmente sono noti e conosciuti. Ora, c’è un campo politico attualmente ancora frammentato e diviso ma che lentamente, e progressivamente, potrà ricomporsi e riaggregarsi. È il campo del Centro, o dei moderati, o dei riformisti che non urlano e, in definitiva, di tutti coloro che non si riconoscono nell’attuale “bipolarismo selvaggio”, nella radicalizzazione del conflitto politico e nei paladini degli “opposti estremismi”. Insomma, coloro che, al contrario, propendono e si riconoscono in una concezione “mite” e “temperata” della politica, per dirla con la storica e sempre attuale cultura politica del cattolicesimo popolare.

Un progetto, questo, che non può essere cavalcato dall’ennesimo capo politico che dispensa promesse e rivoluzioni immediate, o dal populista di turno che poggia la sua fortuna politica ed elettorale sulla distruzione e la cancellazione del passato e né, tantomeno, su un progetto radicalmente disancorato dalla realtà. Certo, la ricomposizione di tutti i centristi riformisti e democratici, oggi solo potenziale, si poggia sul ritorno della politica, delle sue antiche categorie e dei suoi istituti tradizionali: ovvero, partiti democratici e radicati nei terrori; classi dirigenti autorevoli e non improvvisate o casuali; e, in ultimo, il ritorno delle culture politiche schiettamente riformiste e con una spiccata cultura di governo.

 

Un progetto che, però, già si intravede all’orizzonte e che non può fermarsi, come ovvio ed evidente, di fronte ai rancori personali e alle fanciullesche e adolescenziali incomprensioni tra i vari capi partito di questo campo politico. E che non può essere e non sarà sacrificato sull’altare delle piccole convenienze personali, o di corrente, o di gruppo o di partito. Perché quando si delinea un progetto politico, una prospettiva politica, un processo di riaggregazione dei vari spezzoni oggi ancora divisi in molti rivoli nei vari partiti, non c’è alcun dubbio che i pregiudizi e le pregiudiziali personali sono destinati a cadere come birilli. È di tutta evidenza che l’unità delle forze centriste, democratiche e riformiste avviene attorno ad una piattaforma alternativa al populismo – in tutte le sue svariate manifestazioni – e alla cultura massimalista ed estremista. Un progetto, lo ripeto, che quasi si impone a fronte di una riorganizzazione che coinvolge l’intero quadro politico italiano.

 

Infine, è utile ricordare che un contributo determinante per riaggregare questo campo politico, culturale, sociale e programmatico ancora irresponsabilmente frammentato e diviso, può essere offerto dalla cultura e dalla iniziativa concreta che metteranno in campo i cattolici popolari, i cattolici sociali e i cattolici democratici. Oggi sostanzialmente irrilevanti ed inconsistenti nei vari partiti, a cominciare dal Partito democratico, ma che possono ritornare ad essere decisivi, ovviamente con altre culture politiche, per ricostruire il Centro e, soprattutto, una “politica di centro”.

Ecco perché, dopo i successi e gli inabissamenti rapidi del recente passato, forse oggi siamo alla vigilia di un nuovo progetto politico. Non più solitario e appaltato alle virtù salvifiche e miracolistiche di un capo ma al valore aggiunto di una comunità e di un popolo che crede in una prospettiva e, appunto in una riaggregazione di un campo politico. Da troppo tempo disperso, frantumato, polverizzato e in attesa di una rappresentanza politica ed organizzativa unitaria e coesa.

Educare gli studenti ai valori della legalità, del rispetto della persona e delle differenze di genere, con particolare attenzione al fenomeno della violenza sulle donne, attraverso l'arte e la multimedialità. Si intitola “Arte. Di ogni Genere” il progetto promosso dall'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale e finanziato con 4 milioni di euro, attraverso la sperimentazione di modelli didattici innovativi nelle scuole di ogni ordine e grado, che dovranno incidere sulle coscienze e sui comportamenti degli alunni.

«Anche la Sicilia registra un pesante dato riguardante la violenza sulle donne e diverse sono le azioni da mettere in campo per arginare questo fenomeno - afferma l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano - tra le quali prioritariamente un’azione educativa e di sensibilizzazione alla cultura del rispetto della persona, delle differenze di genere e alla gestione dei conflitti. Gli alunni e le alunne dell'Isola avranno l'opportunità di frequentare laboratori e percorsi artistici, per poi realizzare elaborati e prodotti ispirati al tema del contrasto alla violenza di genere e alla violenza sulle donne. L’obiettivo finale è quello di sensibilizzare ed educare a riconoscere tutti quei comportamenti “al limite”, preludio di forme discriminatorie o violente, contribuendo alla formazione di una coscienza consapevole diffusa quale prezioso strumento di prevenzione e di guida alla positiva interazione sociale».

Nel dettaglio, la circolare del dipartimento regionale dell'Istruzione, dell'università e del diritto allo studio (consultabile a questo link) prevede che gli studenti possano frequentare un percorso composto da attività laboratoriali, seminari, giornate studio, visite tematiche, incontri con esperti di cinema, musica, teatro o altre forme artistiche, per realizzare prodotti finali con contenuti originali e inediti, appartenenti a cinque tipologie: illustrazione grafica, multimediale, testo scritto, testo teatrale con rappresentazione, composizione musicale con esibizione. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno presentare una sola proposta progettuale, per un importo complessivo non superiore a 15 mila euro, per realizzare uno o più prodotti, che saranno poi selezionati da apposite commissioni individuate per ciascuna tipologia di forma artistica/espressiva ed esposti durante una manifestazione finale a Palermo.

I percorsi potranno coinvolgere in partenariato altri soggetti tra cui istituzioni, forze dell'ordine, operatori e specialisti di settore, organizzazioni del terzo settore impegnate nell'affermazione dei valori della legalità e nel contrasto alla violenza verso le donne, ma anche esperti nei vari settori artistici. I progetti finanziati dovranno essere avviati durante l'anno scolastico 2023/2024 e concludersi entro il 31 ottobre 2024. È possibile inviare le domande al dipartimento regionale dell'Istruzione entro il prossimo 15 novembre all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sono stati ultimati gli interventi di manutenzione straordinaria su due viadotti dell’autostrada A19 Palermo-Catania, tra gli svincoli di Tremonzelli e Irosa. Gli interventi che si sono conclusi lungo la carreggiata in direzione Catania hanno riguardato i due viadotti contigui denominati Passo Mattina I e Passo Mattina II e hanno comportato la deviazione del traffico a doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta. Effettuati l’adeguamento sismico delle strutture, mediante interventi su pile e pulvini (gli elementi tra impalcato e pile) e la sostituzione dei giunti di dilatazione.

«Grazie alla collaborazione di questo governo con Anas - aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò - stiamo imprimendo un'accelerazione ai lavori che interessano la Palermo-Catania e questo ci consentirà di migliorare, in tempi ragionevoli, la mobilità e, quindi, la qualità della vita dei cittadini siciliani».

Secondo quanto riferito da Anas, da lunedì 23 ottobre, gli stessi interventi saranno avviati sui viadotti lungo la carreggiata in direzione Palermo, che verrà pertanto chiusa al traffico con istituzione del doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta, già ammodernata. 

Per la presenza ravvicinata di questo cantiere con lo svincolo di Tremonzelli si renderà necessaria, per tutta la durata dei lavori che si protrarranno sino alla fine dell’anno, anche la contemporanea chiusura della rampa in uscita per i veicoli provenienti da Catania. I mezzi pesanti diretti a Tremonzelli potranno uscire allo svincolo di Resuttano, mentre i mezzi di massa inferiore a 3,5 tonnellate potranno utilizzare quello di Irosa. Rimarranno consentite le manovre di entrata in autostrada per i veicoli diretti verso entrambe le direzioni e la possibilità di uscita dall’autostrada per i veicoli provenienti da Palermo. 

“Un’attività nuova per la nostra Associazione quella di “Io non rischio- Buone Pratiche di Protezione Civile”, afferma il Governatore Santo Cantali. “Abbiamo deciso di aderire, infatti, a questa iniziativa promossa a livello nazionale proprio perché è un argomento che ci tocca molto da vicino. Essere preparati e, sapere cosa fare in caso di eventi calamitosi è di vitale importanza per ridurre, per quanto ci è possibile, gli effetti che ne derivano.
D’altro canto, il grande entusiasmo dimostrato dalla cittadinanza regalbutese nell’accogliere questa iniziativa ci ha dato conferma che, il nostro essere proattivi nel fornire alla comunità servizi sempre più pregnanti e fondamentali come quello di “Io non rischio” è di vitale importanza per creare una “macchina” solida e capace di affrontare qualsiasi emergenza proprio grazie alla sinergia tra volontari, già adeguatamente preparati e, cittadini in grado di attuare le buone pratiche di protezione civile!”

Disponibilità a investire oltre un miliardo di euro per cofinanziare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Il governo regionale all'unanimità lo ha confermato nella riunione di giunta di questa mattina. L'investimento consentirà alla Sicilia di compartecipare, con una quota del 10 per cento, alla costruzione dell'infrastruttura che collegherà l'Isola alla Calabria. Il costo complessivo dell'opera è stimato in circa 12 miliardi di euro. La Regione, nel dettaglio, contribuirà con un miliardo di euro provenienti da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con ulteriori 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese. 

Quindici milioni di euro dalla Regione per misure volte a contrastare la povertà in Sicilia. L'assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha pubblicato tre Avvisi pubblici per l’assegnazione. In particolare, cinque milioni di euro sono stati stanziati per l’erogazione di interventi in favore di singole persone e nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico, di marginalità e di esclusione sociale; 2,5 milioni di euro, per l’accoglienza temporanea, a carattere residenziale e semiresidenziale, di singole persone e nuclei familiari, nelle more della presa in carico da parte dei competenti servizi sociali; e 7,5 milioni di euro da destinare agli enti impegnati direttamente nell’erogazione di pasti e generi alimentari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione, a favore di singole persone e nuclei familiari.

«Queste risorse - dichiara l'assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali Nuccia Albano - serviranno per dare risposte concrete alle migliaia di persone che in Sicilia vivono in stato di povertà. La Regione ha messo in atto tutte le procedure amministrative per dare attuazione, attraverso questi progetti integrati, alle misure di sostegno nella consapevolezza dell’acutizzarsi del fenomeno. In Sicilia, infatti, il tasso di povertà diffusa e di degrado sociale ha raggiunto percentuali preoccupanti e sono sempre più numerose le famiglie a rischio di indigenza o di esclusione sociale, così come crescono i dati relativi all'uso di crack tra i giovanissimi e alla microcriminalità. Attraverso questi avvisi, vogliamo garantire un'abitazione, fornire un minimo sostegno alimentare a chi non ha più nulla, contrastare la devianza e la dispersione scolastica. Abbiamo il dovere di sostenere le persone in condizione di fragilità. Lasciarle sole significherebbe impoverire ancora di più la Sicilia ed abbandonarla al rischio di gravissime tensioni sociali. Cercheremo, in futuro, di stanziare maggiori risorse per gli interventi in modo di ampliare territorialmente i fruitori».

Le azioni del primo avviso, a sostegno delle persone in condizione di isolamento ed esclusione sociale per un totale di 5 milioni di euro, sono rivolte ai singoli enti secondo tre linee di intervento. La prima, prevede percorsi di assistenza socio-educativi e socio-culturali, anche in funzione di orientamento, per l’accesso ai servizi  sociali e socio-sanitari (compresi assistenza domiciliare e inserimento nell’ambito dei programmi di inclusione sociale) e prevede la richiesta di contributi fino a un massimo di 80 mila euro; la seconda linea di intervento comprende percorsi di contrasto alla devianza, alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, nonché di inserimento nell’ambito dei programmi di inclusione sociale già esistenti, con un importo massimo di 150 mila euro. Infine, la terza area include un intervento specifico di completamento delle misure già attive ed è rivolto, in particolare, all’individuazione di risorse sociali (famiglie e istituzioni della società civile) che possano svolgere attività di affiancamento agli enti del Terzo settore e alle famiglie destinatarie finali del supporto, anche con forme di "affido educativo a tempo definito"; anche in quest'ultimo caso può essere richiesto un importo massimo di 80 mila euro.

I destinatari del secondo avviso pubblico, che ammonta a 2,5 milioni di euro, sono singole persone e nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico, di marginalità ed esclusione sociale, anche con particolare riferimento ai casi per i quali gli interventi già previsti da altre disposizioni risultino inidonei e/o insufficienti. I beneficiari finali dovranno essere indicati dai Servizi sociali del Comune di riferimento e, in ogni caso, l’indicatore della loro situazione economica (Isee) non deve essere superiore a seimila euro.

Infine, il terzo avviso, per un totale di 7,5 milioni di euro, è destinato alle misure d'intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare. Il contributo verrà assegnato ad ogni singolo ente e non potrà superare, comunque, la somma di un milione di euro. L’intervento prevede 1,5 milioni di euro in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti, nonché di generi alimentari, a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione, la cui attività è svolta in una provincia della Regione; 2 milioni di euro, in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti nonché di generi alimentari a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione la cui attività è svolta in due/tre province della Regione; infine 4 milioni di euro, in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti nonché di generi alimentari a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione la cui attività è svolta in quattro o più province della Regione.

Ancora per tutto il mese di ottobre, in Sicilia, sarà possibile pagare gli arretrati del bollo auto senza sanzioni né interessi. A ricordarlo, l’assessorato regionale all’Economia. Scadrà, infatti, il prossimo 31 ottobre il termine per usufruire delle agevolazioni previste dalla norma “Straccia bollo”, varata nell’ambito della legge regionale 9 dello scorso luglio. «Il pagamento agevolato della tassa automobilistica - dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani - è una misura di grande successo che ha reso la Sicilia un modello anche per chi ci guarda fuori. Lo "Straccia bollo" ha generato introiti notevoli per le nostre casse, tendendo la mano ai cittadini che volevano e vorranno mettersi in regola». 

«Anche i dati relativi alle ultime settimane – commenta l’assessore all’Economia, Marco Falcone – confermano il trend in crescita degli incassi da bollo auto, una misura particolarmente apprezzata anche perché agevola i proprietari di un auto in una fase di rincaro generalizzato dei prezzi. Non escludiamo, inoltre, che chi si sarà messo in regola potrà, in futuro, usufruire di altre agevolazioni allo studio della Regione, per proseguire su una politica incentivante e non solo sanzionatoria nei confronti dei siciliani». Lo “Straccia bollo” è rivolto alle propria esposizione debitoria relativa alla tassa automobilistica regionale sia per le partite già iscritte a ruolo per gli anni di imposta 2016-2020 che per le partite che saranno iscritte a ruolo entro l'anno per l'anno di imposta 2021. Il canale di pagamento resta quello già attivato dalla Regione nelle delegazioni Aci e nelle agenzie pratiche auto autorizzate nelle nove province siciliane. Per aderire alla regolarizzazione “Straccia bollo”, il contribuente, senza necessità di istanza, dovrà effettuare – entro il 31 ottobre 2023 – il pagamento esclusivamente presso tali sedi, specificando la targa del veicolo e l’anno di imposta che intende regolarizzare.

La Regione Siciliana - Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha approvato alla Fraternita di Misericordia “S.M. Kolbe” di Regalbuto il Progetto “Trinacria Solidale: Percorsi di Inclusione e Coesione Sociale”. Nello specifico, ci saranno attività ludico-ricreative e di socializzazione per tutte le età (dai nove anni in su) che mirano a valorizzare sia il benessere personale e sociale sia le competenze comunicative e relazionali. Il Progetto prevede lo svolgimento di laboratori esperienzali, creativi ed espressivi per anziani, adulti e bambini a titolo GRATUITO. Ci saranno anche laboratori volti a favorire lo scambio intergenerazionale tra anziani, giovani e bambini così da custodire la memoria e il patrimonio culturale. E’ attivo il servizio di trasporto per chi ne ha necessità, da richiedere al momento dell'iscrizione. 

Nella  lunga partecipazione alla vita politica durante la prima Repubblica, nella scula di partito ci hanno insegnato quanto sia importante il valore del dialolo e del confronto sia all'interno del partito sia con gli avversari politici. Era facile le sere delle domeniche , quando il "corso" era affollato dalle famiglie a passeggio e nelle piazze , dove di solito potevi trovare tutti gli attivisti dei partiti, assistere alla distribuzione dei fogli " ciclostilati" da parte dei giovani dei movimenti dove ognuno esprimeva la propria oinione sui temi più importanti della vita sociale e politica del paese. Non vi erano nè cellulari nè i social e quindi il confronto non poteva che avvenire faccia a faccia. Quei giovani , completato il giro di distribuzione dei ciclostilati, si ritrovavamo ognuno  con le proprie comitive dove il colore politico non aveva senso  ma si privilegiava l'amicizia e le identiche passioni. Man mano nel tempo il valore del confronto si è del tutto smarrito e l'avversario è diventato nemico. Alla stessa stregua dei nemici da combattere. Se mi soffermo su ciò che avviene su facebokk , possiamo tarre alcuni esempi della incapacità che abbiamo acquisito nel tempo nello stabilite il confronto nel rispetto dell'opinione altrui. La mia opinione è quella giusta e non la tua. ! E da li nessuno riesce a fare un passo avanti. Nella mia esperienza durante la prima Repubblica , le elezioni , di qualsiasi tipo, si limitavano in mamiera temporale alla sola campagna elettorale e dal giorno dopo si ritornava ad occuparci della vita reale. Oggi le campagne elettorali , se ci fate caso, non finiscono mai. Anzi , lo scontro rimane ancora più violento quando dai risultati delle urne, specie dopo le amministrative locali, si innesca il meccanismo dell cosidetto " nemico" al quale tutto è negato , quasi come una specie di punizione per non aver votato coloro che invece le elezioni le hanno vite. Questi atteggiamenti di fatto attivano il tracollo dei rapporti di amicizia e in alcuni casi familiari. Nella prima Repubblica mi hanno insegnato il valore di saper distinguere l'attivismo politico dall'amicizia. Di esempi ne ho avuto da uomini e donne di tutti i partiti. Quegli uomini e donne sapevano distinguere questi valori , pur non avendo lauree. Ricordo quando alla fine dei consigi comunali , il confronto continuava nelle lunghe passeggiate in pazza tra sorrisi , pacche e nelle sere d'estate al bar davanti ad un bicchiere di birra. Socialisti, Repubblicani, Socialdemocratici, Comunisti, Democristiani , in piazza si ritornava ad essere amici senza alcuna distinzione. Oggi purtroppo non è così. Si è disposti  a rompere qualsiasi rapporto di amicizia o di rispetto per l'altro cercando di far emergere la propria opinione a volte persino con maniere che definire violente può essere riduttivo. Nella prima Repubblica ci hanno insegnato il valore dello svolgere l'incarico di Sindaco, di assessore di consigliere con il dovere del " buon padre di famiglia"  in ogni nostra azione e in special maniera  con gli avversari politici perchè i  " voti - ci hanno insegnato- per vincere , devono arrivare proprio da chi non ci aveva votato. "   Riporto la frase di un uomo politico di Regalbuto , ancora in vita, che mi accompagna ancora adesso: " Agostino , noi abbiamo vissuto gli anni d'oro della politica. Oggi difficilmente riusciremmo a muoverci in essa." In questi ultimi anni ho dovuto togliere il saluto a tanti per il semplice fatto di non aver saputo distinguere questi valori e perchè ho avuto certezza che tra fare discorsi e i fatti dimostrati c'è un gran vuoto. Un vuoto forse incolmabile che ho dovuto assumere per quella sorta di amor proprio che deriva dall'orgoglio e dalla consapevolezza che mi dice che ricercare il confronto e il dialogo con chi manca di senso politico e non sa distinguere alcuni valori fondamentali è solamente tempo perso. !!  - AgoVit