Quando tutto sarà finito.....AgoVit

Marzo 25, 2020 961

C'è uno strano silenzio in città. Le strade di Regalbuto sono vuote , percorse solamente da chi frettolosamente si reca per fare la spesa . Ognuno indossa la mascherina protettiva. C'è attesa. Una attesa paziente certi che tra qualche giorno tutto sarà un lontano ricordo. Sui balconi di Regalbuto sono apparsi da giorni i  "DRAPPI" in onore   della Vergine Maria e di San Vito, in altri la bandiera dell'Italia. In tutte le case si prega. A Regalbuto ancora nessun caso di coronavirus. La mente va ad Agira , ai suoi abitanti. La sera il silenzio si fa più assordante perchè le strade sono completamente vuote e silenziose. Si riscopre la casa, la famiglia, i figli e le attività di un tempo. Chi fa il pane,chi la pasta, chi la pizza chi legge un libro o rivede un vecchio film casualmente ritrovato in Tv. E' il silenzio dell'attesa che si ripete ogni sera. Mi ricorda una scena del film " I dieci comandamenti" con Yul Brynner e Charlton Heston, la scena della decima piaga. I più vecchi ricordano i giorni della guerra . " Mai avrei creduto di rivedere il mio paese così " Mi dice uno che ha vissuto il terrore della  guerra. C'è paura si perchè non ammetterlo ,ma le famiglie a Regalbuto stanno collaborando. Finalmente comunità. Una comunità che si stretta nell'unico obiettivo possibile.  Una comunità che è chiamata ancora per altro tempo a resistere , proteggere i figli che un giorno racconteranno ai loro figli questi giorni. Il ricordo più bello che ho da ragazzo è quello del corso e della piazza pieno di gente , specie il sabato e le domeniche e nei giorni di festa, che passeggiava: chi con le famiglie , chi con i propri amici e noi bambini liberi di circolare giocando con le pistole. Anche i negozi erano aperti e le vetrine illuminate. La gente usciva,aveva voglia di dimenticare i morti della guerra e i sacrifici fatti, anche la fame. Quando finirà tutto ciò sarebbe bello uscire la sera per ritrovarci insieme lungo il "corso" nelle piazze coscienti di avercela fatta . Sarebbe bello apprezzare ogni sabato e le domeniche specie dopo la messa , ritrovarci famiglie, giovani ,ragazzi a passeggiare e rioccupare quelle strade e quelle piazze che negli ultimi anni , la sera sono rimaste vuote . Certi che i nostri sacrifici , quello stare a casa, quel ritrovare il calore della famiglia ci abbiano insegnato quanto sia importante sentirci parte di una comunità. Gli uni per gli altri , proprio come stiamo facendo adesso.  Quando tutto sarà finito rinnoviamo il sentimento della festa. Esiste una tradizione: quella di esporre ai balconi, nel dì di festa, le coperte più belle. Nei decenni scorsi, in occasione delle feste patronali e delle feste mariane in genere, lungo le strade interessate dal passaggio delle processioni era tutto un trionfo di coperti di foggia e tessuti diversi. Si faceva a gara ad esporre la coperta più bella ed originale. Quando tutto sarà finito. Per ora : RESTIAMO A CASA .

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Marzo 2020 11:01
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