Focus Aree Interne: Il PD di Assoro Rilancia il Dibattito su Sviluppo Locale e Territorio
Assoro (EN) – Si è svolto ieri pomeriggio ad Assoro un incontro significativo e molto partecipato dedicato al tema cruciale delle aree interne e dello sviluppo locale. L'iniziativa, organizzata dal Partito Democratico locale, ha visto la presenza di figure di rilievo e un dibattito intenso e produttivo con il pubblico. Al tavolo di discussione erano presenti Sebastiano Fabio Venezia , Stefania Marino, Ersilia Saverino, Giovanni Burtone e Peppino Lupo, che hanno animato la conversazione offrendo diversi spunti di riflessione sulle sfide e le opportunità dei territori interni.
Un PD Attento e Popolare
L'evento ha confermato la volontà del PD di porre al centro della propria azione politica le esigenze concrete delle comunità locali. L'incontro, caratterizzato da un pubblico attento e dalla capacità di affrontare i problemi reali della gente, è stato un esempio di quella che i promotori definiscono la "dimensione popolare" del partito.
"È questo il PD che ci piace: attento ai territori, capace di parlare dei problemi reali della gente e con una forte dimensione popolare," cosi ha dichiarato l'On. Sebastiano Fabio Venezia , in una nota diffusa a margine dell'incontro.
Il dibattito ha evidenziato come le aree interne necessitino di strategie mirate, capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali per contrastare lo spopolamento e promuovere una crescita duratura.
Ringraziamenti e Bilancio Positivo
L'iniziativa ha riscosso un ampio successo di partecipazione e di contenuti. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla segretaria di Circolo del PD di Assoro, Concetta Muratore, per l'impegno organizzativo.
Un plauso è andato anche al sindaco di Assoro, Antonio Licciardo, e a tutto il gruppo dirigente del PD locale per l'eccellente riuscita dell'evento e per aver saputo creare un momento di confronto politico di alto livello e profondamente radicato nel territorio.
L'appuntamento di Assoro si configura come un ulteriore passo avanti nel percorso di ascolto e rilancio del Partito Democratico nelle aree interne.
Enna Ultima per Turismo e Cultura: Il Quadro Preoccupante dall'Indagine ItaliaOggi
L'edizione 2025 dell'indagine sulla qualità della vita nelle province italiane, condotta da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, ha delineato un panorama complesso per la Sicilia, con risultati particolarmente critici per la provincia di Enna. La città, già alle prese con difficoltà croniche nel valorizzare il proprio potenziale, ha registrato un dato allarmante: si è classificata all'ultimo posto assoluto a livello nazionale nella sezione dedicata a Turismo, Intrattenimento e Cultura.
L'Ultima in Classifica
La performance negativa di Enna in questo segmento dell'indagine non è solo un dato statistico, ma il sintomo di una profonda carenza infrastrutturale e di offerta.
Difficoltà Strutturali: La provincia, incastonata nel cuore della Sicilia, fatica evidentemente a trasformare il suo patrimonio storico e naturalistico in un'offerta turistica, culturale e di intrattenimento accessibile e attrattiva.
Battuta d'Arresto: Questo risultato conferma una nuova battuta d'arresto per il territorio, che, nonostante le potenzialità paesaggistiche e la centralità storica, non riesce a scalare le classifiche nazionali in termini di vivibilità culturale e attrattività turistica.
Enna: L'Unica Senza Cinema
A rendere il quadro ancora più esplicito e drammatico è un dettaglio, evidenziato di recente da un articolo pubblicato su ViviEnna, che simboleggia la desertificazione dei servizi di intrattenimento:
Enna è l’unica città capoluogo in Italia a non disporre di una sala cinematografica.
L'assenza di un luogo fondamentale per l'aggregazione sociale e la fruizione culturale come il cinema rappresenta non solo una privazione per i cittadini, specialmente i giovani, ma anche un indicatore della scarsa attenzione verso l'arricchimento del tessuto sociale e ricreativo locale.
Una Sfida per il Futuro
Il risultato dell'indagine ItaliaOggi 2025 lancia un chiaro monito agli amministratori e a tutti gli stakeholder del territorio. Per Enna, la sfida non è solo quella di migliorare l'attrattività turistica, ma di ricostruire le fondamenta dell'offerta culturale e di intrattenimento per i propri residenti, essenziali per innalzare il livello complessivo della qualità della vita. La valorizzazione delle potenzialità intrinseche della provincia richiede ora un piano urgente e strategico per colmare il gap infrastrutturale che l'ha relegata all'ultimo posto in un settore cruciale per lo sviluppo moderno.
La Sicilia si trova ad affrontare una grave emergenza educativa e sociale per quanto riguarda i suoi adolescenti. I dati contenuti nella XVI edizione dell'Atlante dell'Infanzia a rischio in Italia, "Senza filtri", diffuso da Save the Children, rivelano che i giovani siciliani si trovano in una situazione di marcata deprivazione culturale e fisica, registrando spesso le percentuali più basse d'Italia in termini di partecipazione attiva.
L'Astensione dalla Cultura: Un Divario Evidente
Il quadro dipinto dal report mostra un profondo divario culturale tra gli adolescenti siciliani e la media nazionale:Lettura: Solo il 32,3% degli adolescenti legge libri per piacere, al di fuori degli impegni scolastici. Si tratta della percentuale più bassa in Italia, ben lontana dalla media nazionale del 53,8%. Mostre e Musei: Appena il 39,7% ha visitato mostre o musei (contro il 50,1% della media nazionale). Siti Archeologici: La percentuale scende al 31,5% per la visita a siti archeologici (contro il 40,2% nazionale) Questi dati evidenziano una ridotta esposizione alle attività che stimolano la curiosità, la conoscenza storica e l'arricchimento personale, fattori cruciali per lo sviluppo cognitivo e critico.
Musica in Crisi, ma il Palco Tiene
Nonostante il generale calo di partecipazione culturale, emerge un dato in controtendenza che riguarda il teatro:Teatro: Il 39,6% degli adolescenti siciliani è andato a teatro, superando la media italiana, ferma al 33,2%. Questo suggerisce una particolare vivacità o accessibilità dell'offerta teatrale nella regione. Concerti: Al contrario, la partecipazione ai concerti è critica: solo il 24,3% ha partecipato a un evento musicale, la percentuale più bassa tra le regioni italiane (media nazionale al 33,3%).
Emergenza Sedentarietà
Un altro dato allarmante riguarda la salute fisica degli adolescenti. La Sicilia registra una delle quote di sedentari più elevate d'Italia: Inattività Fisica: Il 30,6% non svolge alcun tipo di attività fisica, un dato quasi doppio rispetto alla media nazionale dell'18,1%. Solo la Calabria registra una quota di sedentari più elevato. Questo dato solleva preoccupazioni immediate per la salute pubblica futura, legata all'obesità e alle malattie croniche.
Nuove Strutture Familiari
Il report di Save the Children evidenzia anche i cambiamenti nella composizione delle famiglie che accolgono gli adolescenti, riflettendo tendenze nazionali:Figli Unici: La configurazione della famiglia si sta ridisegnando, con il 22% degli adolescenti che sono figli unici in Italia (27,5% di famiglie con adolescenti che hanno un solo figlio). Monogenitorialità: Quasi un adolescente su quattro vive con un solo genitore. Il 4,4% delle famiglie con adolescenti è composta da un padre monogenitore e il 18,5% da una madre sola
I dati raccolti da Save the Children, diffusi a ridosso della Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, lanciano un chiaro allarme sulla necessità di interventi mirati per sostenere la crescita culturale, fisica e sociale degli adolescenti siciliani, garantendo loro pari opportunità di sviluppo rispetto ai coetanei del resto d'Italia.
Scatta l'Obbligo di Verifica dell'Età per i Siti Porno: Tra Doppi Anonimati e Caos Applicativo
Da oggi, 12 novembre, l'accesso ai contenuti pornografici per gli utenti italiani non è più libero. È entrata in vigore la stretta, voluta dal cosiddetto Decreto Caivano e attuata dalla delibera AGCOM, che impone ai siti e alle piattaforme di sharing (inclusi colossi come Pornhub e OnlyFans) di adottare sistemi di Age Verification per bloccare l'accesso ai minori. L'obiettivo è sacrosanto: tutelare la salute e lo sviluppo psicofisico dei più giovani. Tuttavia, l'applicazione pratica della norma sta sollevando non pochi interrogativi su privacy, strumenti operativi e la reale efficacia del provvedimento.
Il Muro del "Doppio Anonimato" e il No a SPID/CIE
La principale complessità risiede nel modello di verifica imposto da AGCOM, basato sul "doppio anonimato". Questo sistema deve garantire due punti cruciali:
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Il soggetto terzo e certificato che verifica l'identità dell'utente (Age Verificator) non deve sapere a quale sito web si sta accedendo.
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Il sito porno che fornisce il contenuto non deve conoscere l'identità anagrafica dell'utente, ma solo ricevere una "prova" della sua maggiore età.
Proprio per questa stretta protezione della privacy, sono stati esclusi strumenti di identità digitale come SPID e Carta d'Identità Elettronica (CIE): pur essendo sistemi affidabili per l'identificazione, non sono stati progettati per garantire il doppio anonimato richiesto. Essi sono infatti pensati per l'interazione con la Pubblica Amministrazione, non per l'accesso a contenuti privati e sensibili.
In pratica, gli utenti devono passare attraverso un intermediario esterno e indipendente che rilascia una "chiave" o un "token" digitale che attesta unicamente la maggiore età, senza collegarla ad alcun dato personale.
I Nodi Irrisolti: Chi e Come?
Se l'obbligo è scattato, restano aperte questioni cruciali che stanno creando incertezza tra i gestori dei siti e gli utenti:
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Mancanza di Certificatori Ufficiali: AGCOM non ha indicato chi siano i soggetti terzi certificati che dovranno gestire la verifica. Sebbene sul mercato esistano già soluzioni private (come Yoti, spesso utilizzata a livello internazionale, o sistemi che stimano l'età tramite intelligenza artificiale analizzando il volto), l'assenza di un elenco ufficiale o di un protocollo nazionale specifico lascia i gestori nell'incertezza su quale soluzione adottare per essere in regola.
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Dubbi sulla Privacy: Nonostante il modello del doppio anonimato, il sistema implica la condivisione di informazioni sensibili con un soggetto terzo. Permangono timori sulla sicurezza dei dati forniti a questi intermediari e sulla loro gestione a norma GDPR.
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Il Problema dell'Aggiramento (VPN): L'efficacia della misura è fortemente messa in discussione dalla facilità con cui gli utenti possono aggirare i blocchi geografici. L'uso di una VPN (Virtual Private Network), ad esempio, consente di simulare una connessione da un Paese dove l'obbligo di verifica non è in vigore, rendendo di fatto inefficace la normativa per milioni di siti che non hanno sede in Italia.
Le Sanzioni e lo Stato dell'Arte
L'AGCOM ha pubblicato una lista di 48 siti soggetti all'obbligo. Chi non si adegua rischia multe salate fino a 250.000 euro e il potenziale oscuramento del sito sul territorio italiano.
Tuttavia, l'entrata in vigore del 12 novembre non ha portato a una rivoluzione immediata. Molti portali, in particolare quelli extra-UE, non si sono ancora adeguati. Le stesse modalità tecniche AGCOM prevedono fasi di attuazione differite per i gestori con sede in altri Stati membri UE, che hanno tempo fino a fine gennaio 2026 per implementare i cambiamenti.
L'obbligo di verifica è un passo avanti per la tutela dei minori, ma la sua vera efficacia dipenderà dalla rapidità con cui AGCOM saprà sciogliere i nodi amministrativi, definire i soggetti certificatori e trovare soluzioni per rendere il blocco realmente inattaccabile.
Il Tribunale dell'Opinione: Condannato Prima del GIP
Il caso che sta dominando le cronache in questi giorni ha sollevato un dibattito cruciale non solo sulla giustizia, ma sul ruolo dei media e dei social network nell'influenzare l'opinione pubblica. Ancora prima che il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) si pronunci sulla richiesta di arresti domiciliari, l'indagato è già stato virtualmente condannato dal "tribunale" popolare.
? La Gogna Mediatico-Sociale
La pubblicazione delle intercettazioni, spesso estrapolate dal loro contesto processuale e rese pubbliche sui giornali, telegiornali e, soprattutto, sui social network, ha innescato una vera e propria gogna mediatica.
Giornali e TV: La necessità di fare notizia e l'enfasi sui dettagli più scabrosi hanno trasformato atti d'indagine in intrattenimento, privilegiando l'aspetto emotivo e spettacolare a discapito della completezza e dell'equilibrio informativo.
Social Network e Opinionisti: Sui social, le conversazioni intercettate sono diventate virali, generando un flusso ininterrotto di commenti, analisi amatoriali e, in molti casi, sentenze definitive. Opinionisti e influencer hanno amplificato il coro della condanna, spesso senza conoscere l'intero fascicolo processuale.
Questa prassi, sebbene legalmente permessa in determinate fasi delle indagini, mette in grave crisi il principio fondamentale di civiltà giuridica: la presunzione di innocenza.
Il Principio Violato: La Presunzione di Innocenza
L'articolo 27 della Costituzione italiana stabilisce chiaramente che "l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva". Questo principio è la pietra angolare di uno Stato di diritto.
Nel momento in cui l'opinione pubblica si fa giudice, si verifica un doppio e pericoloso effetto:
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Danneggiamento Irreversibile: L'immagine, la reputazione e la vita sociale dell'indagato vengono distrutte, creando un danno che una eventuale successiva assoluzione in sede processuale difficilmente potrà riparare. La condanna mediatica è immediata e definitiva, indipendentemente dall'esito del processo vero e proprio.
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Pressione sulla Magistratura: Sebbene i magistrati agiscano in piena indipendenza, il fragore della pubblica condanna rischia di creare un clima di pressione e aspettativa sulla giustizia, rendendo più difficile un sereno e oggettivo bilanciamento delle prove e delle misure cautelari da adottare (come, in questo caso, gli arresti domiciliari).
La Sfida dell'Informazione Responsabile
Il caso attuale pone l'urgenza di una riflessione etica e professionale: fino a che punto l'interesse pubblico giustifica l'anticipazione del giudizio?
È indispensabile che i media tornino a esercitare il loro ruolo di informatori con maggiore rigore, distinguendo chiaramente tra gli elementi di prova e le pure ipotesi, e ricordando costantemente ai lettori che una richiesta di misura cautelare (come gli arresti) è un atto investigativo e non una condanna.
In attesa della decisione del GIP, la sfida per la società rimane quella di resistere alla tentazione di sostituirsi ai tribunali, mantenendo ferma la distinzione tra indagine e sentenza.
Un Sorso di Memoria: I Biscotti a 'S' e le Ciambelle all'Uovo, L'Anima Dolce di Regalbuto.
C'è un sapore che sa di infanzia e di casa, un gusto inconfondibile legato ai ricordi più cari: è quello semplice e genuino dei biscotti a 'S' e delle ciambelle all'uovo di Regalbuto. Un dolce rituale mattutino che ha scandito le colazioni di generazioni intere e che, ancora oggi, vive intatto nei panifici e nelle cucine della città.
Il Profumo dell'Infanzia
La frase è ricorrente per chi ha avuto la fortuna di legare i propri anni verdi a questa terra: "Mi ricordo da ragazzo che quando venivo a Regalbuto, mio nonno mi comprava i biscotti a forma di S." Luciano mi ripete sempre la stessa frase perchè il ricordo di quel biscotto è vivo nella sua mente di ragazzo
Questi piccoli dolci secchi, dalla forma inconfondibile che si snoda come la lettera dell'alfabeto, sono molto più di un semplice biscotto. Sono un simbolo di tradizione, l'emblema della semplicità e della cura artigianale che si tramanda di padre in figlio. Perfetti da inzuppare nel latte o nel caffè, i biscotti a 'S' rappresentavano il "buongiorno" dolce per i bambini e il rito corroborante per gli adulti, un momento di pace prima di iniziare la giornata.
Le Ciambelle e il Gusto della Festa
Accanto ai biscotti a 'S', c'è l'altra colonna portante della pasticceria da forno regalbutese: le ciambelle all'uovo. Non semplici anelli di pasta, ma dolci fragranti, spesso caratterizzati da una consistenza leggermente più soffice e da un gusto ricco di uova fresche, che li rende irresistibili.
Oggi, la notorietà di questi biscotti e delle ciambelle va ben oltre il confine delle mura domestiche. Entrambe le specialità sono considerate veri e propri "dolci della festa" e sono presenze fisse e attese nei cesti che accompagnano le sagre, le feste patronali e gli eventi sacri di Regalbuto e dintorni. La loro presenza è un omaggio alla tradizione, un modo per condividere un pezzo di storia locale e un'autentica espressione della cultura gastronomica siciliana.
I panifici della città continuano a custodire gelosamente le ricette, sfornando quotidianamente queste meraviglie semplici. E così, ogni morso a un biscotto a 'S' o a una ciambella all'uovo non è solo un piacere per il palato, ma un vero e proprio tuffo nel tempo, un legame indissolubile con il passato e con l'amore di un nonno.
La scorsa settimana ,in un noto locale di Enna, si è tenuta la riunione dei fondatori che ha portato alla nascita del Centro Studi Pi Greco Aps. L'Associazione si propone di essere un laboratorio di idee e formazione al servizio delle comunità territoriali.
I suoi obiettivi primari includono:
Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale,
politica, culturale e amministrativa del Paese.
Attuare i valori di democrazia, partecipazione, trasparenza, solidarietà ed uguaglianza.
Offrire un corretto e sereno dibattito civile e politico e un confronto costante con tutte le
componenti della società civile.
Il Centro Studi si ispira ai valori della Dottrina Sociale della Chiesa e al pensiero Sturziano. È aperto a chiunque voglia partecipare alla vita politica come servizio di interesse collettivo e promuovere attività culturali per la crescita sociale.
I fondatori hanno discusso i valori statutari che orienteranno le attività, focalizzandosi su:
Affrontare i problemi dei territori.
Formazione della classe dirigente.
Promozione della giustizia sociale e solidarietà.
I soci, in base alle proprie competenze, saranno chiamati a coordinare varie aree tematiche (sociali, mondo del lavoro, sviluppo del territorio). Queste proposte saranno diffuse alla collettività attraverso social media, incontri e dibattiti.
In sintesi, il Centro Studi Pi Greco Aps è un'iniziativa che mira a rivitalizzare la partecipazione civica e politica , partendo dal territorio di Enna, offrendo strumenti di analisi e formazione basati su principi etici e democratici per il bene collettivo.
Regalbuto. Nasce "Alleanza Civica" : nuovo gruppo consiliare autonomo.
Comunicato Ufficiale
Durante il Consiglio Comunale del 16 Ottobre scorso, le consigliere comunali Labruna Carmela Vita e Todaro Santa annunciano la loro uscita dalla lista civica "Noi ci siamo - Longo Sindaco" e la contestuale costituzione di un nuovo soggetto politico autonomo e indipendente denominato "ALLEANZA CIVICA". Nel corso di questo triennio di attività amministrativa, nonostante il costante impegno profuso, le consigliere hanno evidenziato la "impossibilità di trovare... quel livello di coinvolgimento e quella coesione politica che ritenevamo fondamentali per l'efficacia dell'azione di governo" all'interno della coalizione e sotto la guida del Sindaco. Motivo che le ha spinte a questa decisione.
Il nuovo gruppo politico si caratterizza per la collegialità e il dialogo, e si propone di perseguire i valori della trasparenza e del confronto lineare all'interno della comunità. Al progetto aderiscono anche numerosi rappresentanti della società civile. Il coordinamento politico del neo-gruppo è affidato a un organo composto da Nunzio Nicosia, Vincenzo Virgillito e Mattia Vignera, in linea con i valori di collegialità su cui il nuovo soggetto si fonda.Il nuovo gruppo ha espresso l'ampia disponibilità ad aprire un dialogo con tutte le altre parti politiche e i cittadini di Regalbuto che condividono i valori della trasparenza e delconfronto.
Questa fase di interlocuzione, che inizierà già nelle prossime settimane, sarà dedicata alla presentazione della piattaforma programmatica di "Alleanza Civica" e all'ascolto delle proposte e delle idee provenienti dalla comunità.
I coordinatori di Alleanza Civica
Elezioni Amministrative Enna: Intesa Siglata tra MpA-Grande Sicilia e Noi Moderati
Il panorama politico in vista delle prossime elezioni amministrative del Comune di Enna si arricchisce di un nuovo e significativo tassello. È stata ufficialmente siglata l'intesa tra il Movimento per l'Autonomia (MpA), rappresentato dalla lista Grande Sicilia, e il movimento di centrodestra Noi Moderati.
L'accordo mira a costruire un fronte comune in occasione della consultazione elettorale, consolidando l'area di centrodestra e moderata in una delle principali città siciliane.
Obiettivi dell'Alleanza
L'intesa tra le due formazioni politiche si basa sulla volontà condivisa di presentare un progetto politico unitario e credibile, focalizzato sul rilancio e lo sviluppo del capoluogo ennese.
Unità del Centrodestra: L'accordo rafforza la coesione all'interno della coalizione di centrodestra cittadina, cercando di convogliare diverse sensibilità politiche e territoriali.
Progetto per Enna: MpA-Grande Sicilia e Noi Moderati puntano a definire un programma amministrativo che metta al centro la risoluzione dei problemi urbani, lo sviluppo economico e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Enna.
Definizione del Candidato: La sigla dell'intesa rappresenta il primo passo formale verso la definizione di una candidatura a Sindaco che sia espressione di questa ritrovata unità.
MpA-Grande Sicilia, forte della sua matrice autonomista e radicata nel territorio siciliano (guidato a livello regionale da Raffaele Lombardo), vede nell'alleanza l'opportunità di incidere in modo determinante sulla prossima amministrazione comunale. La lista Grande Sicilia, in particolare, aveva già partecipato alle elezioni del Libero Consorzio Comunale di Enna, dimostrando la sua capacità di mobilitazione locale.
Noi Moderati, che a livello nazionale aggrega diverse forze moderate e civiche, conferma il suo impegno nelle realtà locali, cercando di portare un contributo di moderazione e competenza all'interno della coalizione.
L'accordo tra le due forze è un chiaro segnale in vista della corsa elettorale, posizionandole come attori centrali nel dibattito politico ennese e nella scelta del prossimo Primo Cittadino.
Spaghetti al Formaggio Pepato Stagionato (Versione Siciliana)
Il Pecorino Siciliano Pepato è un formaggio straordinario, con un gusto deciso dato dalla stagionatura e dall'aggiunta dei grani di pepe nero, che lo rende perfetto per arricchire i piatti della tradizione.
Ecco una ricetta che esalta il sapore di questo formaggio, una rivisitazione "sicula" della classica Cacio e Pepe: gli Spaghetti al Formaggio Pepato Stagionato.
Questa ricetta è estremamente semplice e veloce, ma il segreto è nella mantecatura perfetta per creare una crema liscia e avvolgente grazie all'amido della pasta e al grasso del Pecorino Pepato.
Ingredienti (per 4 persone)
Pasta: 320-400 g di spaghetti (o busiate, formato tipico siciliano)
Formaggio: 200 g di Pecorino Siciliano Pepato stagionato (grattugiato finemente)
Pepe Nero: q.b. (idealmente in grani, da pestare al momento
Sale: q.b. (poco, poiché il pecorino è già sapido)
Olio EVO: 1 cucchiaio (opzionale, per i puristi solo l'amido)
Preparazione
1. Preparazione del Pepe
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Prendete i grani di pepe nero e pestateli grossolanamente in un mortaio, in modo che rilascino tutto il loro aroma.
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In una padella capiente (dove salterete la pasta), tostate leggermente il pepe pestato a fuoco basso per circa un minuto.
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Aggiungete uno o due mestoli di acqua di cottura della pasta (non salata, o salata pochissimo) al pepe tostato e lasciate insaporire a fuoco spento. Questo formerà la base aromatica.
2. Cottura della Pasta
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Mettete a bollire abbondante acqua. Salatela pochissimo, perché il pecorino è già molto sapido.
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Cuocete gli spaghetti molto al dente (due minuti in meno del tempo indicato sulla confezione).
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Conservate l'acqua di cottura (ricca di amido!), vi servirà per la crema.
3. Crema di Pecorino
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In una ciotola capiente, mettete il Pecorino Siciliano Pepato grattugiato.
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Aggiungete gradualmente l'acqua di cottura della pasta, mescolando energicamente con una frusta o un cucchiaio, fino ad ottenere una crema liscia e omogenea, priva di grumi. Consiglio: l'acqua non deve essere bollente (idealmente intorno ai 60−70∘C), altrimenti il formaggio cuoce e "fila" anziché sciogliersi in crema.
4. Mantecatura Finale
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Scolate gli spaghetti e trasferiteli nella padella con il fondo di pepe e acqua di cottura.
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Mantecate la pasta sul fuoco basso, aggiungendo al bisogno altra acqua di cottura. L'amido rilasciato dalla pasta inizierà a creare una salsa densa.
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Togliete la padella dal fuoco e aggiungete immediatamente la crema di Pecorino Pepato.
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Mantecate velocemente la pasta con il condimento, mescolando vigorosamente o saltando la padella, fino a quando non si sarà formata una crema densa e lucida che avvolge gli spaghetti.
Servizio
Servite immediatamente gli Spaghetti al Pecorino Pepato. Guarnite con una spolverata finale di pecorino grattugiato e un'altra macinata fresca di pepe nero.
Vino Consigliato: Un rosso siciliano giovane e non troppo impegnativo, come un Nerello Mascalese o un Cerasuolo di Vittoria.
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