Anche il nostro concittadino Liborio Erba occupa un posto, meritato, nel Dizionario biobibliografico degli autori siciliani dall ' ottocento al novecento. di Mattia Vignera

Giugno 29, 2014 2218
  • E’ stata davvero grande la sorpresa, oltre che il piacere di apprendere, qualche settimana fa, dal mio amico Liborio Presidente della nostra Ass. Cul. “I vaneddi dell’arte”, che anche lui da ora in poi verrà annoverato tra i migliori autori siciliani, entrando di fatto nel Pantheon della grande letteratura siciliana, e sedendo umilmente, accanto ai più grandi autori della nostra Trinacria, da Verga a Quasimodo, da Pirandello a Camilleri. Un riconoscimento che dimostra, come nonostante la nostra dimensione “paesana”, un piccolo centro abitato come Regalbuto, sia capace di sfornare dal proprio ventre di difformità (concedetemelo), delle eccellenze assolutamente indiscusse. Un invito palese ad abbandonare le ristrettezze psicologiche della piccola dimensione di paese, che ci costringe in uno spazio angusto e poco riconosciuto. Quello che dimostra un tale riconoscimento secondo me, è che bisogna buttare via “quel’essere paesino anonimo” che ci imbriglia in potenzialità e possibilità, piuttosto, mantenerlo come orgogliosa identità fatta di piccole tradizioni e piccole qualità che in grossi centri non possono esprimersi, forse per la grande dimensione. La dimostrazione risiede nel fatto che, anche attraverso la neonata associazione culturale, con grande passione e poche sostanze economiche si è scoperto un vero mondo artistico che in paese, chi più, chi meno, ignorava inverosimilmente. Questo riconoscimento, dell’inserimento nel dizionario biobibliografico, più degli altri piccoli e grandi premi che Liborio ha visto riconoscersi in questi anni, è grandemente più significativo, a mio parere, che tutti i precedenti messi assieme. Vedere scolpito il proprio nome sulla pietra della storia, incastonata come chiave di volta nell’architrave della nostra cultura siciliana, è un grande onore, da lasciare come scrisse Sciascia “A futura memoria”. Voglio concludere questa mia introduzione, lasciando il lettore alle recensioni sicuramente più titolate della mia, dedicando all’amico Liborio, sensibile e attento crociato di madre natura, una poesia scritta da mio nonno:

Natura Storia umana che, … le nascevi in grembo. In lei ti consumavi, senza lasciare impronta. Non eravate consci, dell’universal sapienza, resteranno i pianti, … d’una triste esperienza. G.F. Mosto

Mattia Vignera

Recensioni sul libro (estratti)

Il Convivio Anno XIV n. 3 Luglio - Settembre 2013 n. 54 trimestrale di cultura, poesia, pittura e fotografia. Liborio Erba, Tra anima e natura, appunti di vita, di viaggio e…, poesie, (ed. EDAS, aprile 2012, pp. 183, euro 12,00) //Dopo aver letto le liriche racchiuse nel libro di Liborio Erba Tra anima e natura, ritengo che il nucleo del suo messaggio si racchiude nel sottotitolo: Appunti di vita, di viaggio e…, e soprattutto in quei tre puntini di sospensione che portano a riflettere sulla enigmaticità della vita costituita da infinite avventure. Uno scrigno di emozioni accompagnano i versi del Poeta che con grande forza affronta la sua quotidianità e accetta, seppur facendo trasparire una velata malinconia, il suo continuo viaggiare per motivi professionali che lo portano lontano dal suo nido, ma il suo essere positivo gli consente di allontanare la stanchezza, ed ecco che senza nessuna remora afferma di essere fortunato, soprattutto quando il calore della sua casa lo riscalda e si lascia alle spalle la frenesia della vita e uno stato di serenità invade il suo cuore mentre osserva la vivacità della sua famiglia e: prima ancora che un raggio di sole entri / e arrivi tra noi, io… mi sento fortunato.//

Enza Conti, fondatrice e direttrice de “Il Convivio”.

//Al lettore offre la possibilità di leggere se stesso nella propria interiorità, di commuoversi, di impressionarsi creando così un’intima comunione di pensieri. Tutta la raccolta delle liriche, bellissime e originali, contenute nell’opera, complessa nella sua apparente semplicità, delinea un territorio lirico che gradatamente si arricchisce di nuovi significati che dipingono, con veloci pennellate, stati d’animo di fiducia in sé e, nello stesso tempo, di sfiducia manifestando i più profondi sentimenti della sua personalità. E’ quasi una meditazione a mezza voce di un IO che, pur riconoscendo l’inafferrabilità degli eventi, si muove nella piena accettazione della fine unica, vera, rigogliosa radice da cui possono generarsi fiori del bene: Non pensare sempre alla morte, / è solo la naturale fine di un miracolo. Pubblicare “Tra anima e Natura”, leggere oggi i versi poetici, che Liborio ha composto da circa un ventennio e che ha tenuto custoditi nel cassetto, significa aprire quello scrigno segreto e penetrare nell’intimo della sua anima per coglierne la ricchezza di sentimenti a lungo gelosamente custoditi.//

Nella Seminara, scrittrice, laureata in Scienze Naturali, Matematica e Chimica.

//La raccolta di poesie, Tra anima e natura, offre la possibilità al lettore di condividere momenti emozionanti, di un vissuto sciolto in due lunghi lustri, dove l’io narrante e lirico di Liborio Erba segue regole diverse da quelle in cui si è soliti esprimersi. I suoi versi assumono cadenza in una rima libera, che le conferisce una musicalità particolare, senza ritornelli, ma che da significato estensivo ad ogni emozione, dove l’assonanza delle parole è affidata al suono vocalico finale o alla consonante che la precede, mettendo in evidenza il piglio, nella ricerca del vocabolo più adatto, per esprimere con coraggio sentimenti ed emozioni che, spesso, le parole da sole non riescono a tirare fuori per intero dalla realtà interiore. Proprio per questo, all’interno di ognuno di noi, spesso, restano residui significativi, di sentimenti ed emozioni, dei quali sono necessari ulteriori rielaborazioni per essere comunicati in modo più autentico e completo.//

Franco Santangelo, scrittore, storico e saggista.

IL libro “Tra anima e natura”, pag.183- euro 12- Edizioni EDAS Messina, a Regalbuto si può trovare alla carto-libreria Di Maggio, sul web in IBS libri e Librerie Feltrinelli. E’ stato altresì inserito, con note biografiche dell’autore, nel prestigioso “Dizionario biobibliografico degli autori siciliani dall’Ottocento al Novecento”, edito da “Il Convivio”, e la consegna ufficiale del volume, è avvenuta nel corso della cerimonia di premiazione, del “Premio Internazionale di poesia, racconto, fotografia e pittura “Pensieri in versi 2014”, sempre dell’Accademia Internazionale “Il Convivio”, avvenuta a Verzella (Castiglione di Sicilia” Ct.), domenica 22 giugno 2014, dove Liborio ha anche ottenuto una segnalazione di merito, nella sez. lingua italiana, con la poesia di seguito riportata:

Lacrime che non capiscono i perché

Arrampicarsi su lisce colonne d’indifferenza sognando di abbatterle, scalare cumuli di freddezza sperando di bruciarli.

Lacrime che non capiscono i perché la china della vita trascina spesso via la fragile ragione del cuore di chi ha diviso con te lo stesso ventre, gelando la propria anima con distruttivi silenzi e adorando il Dio della quantità, ignorando la danza dell’Universo che avvicina ogni esistenza alla vera Essenza.

Lacrime che non capiscono i perché di cuori che scappano da domande così profonde da svestirli dagli orpelli dannosi del non amore e persi in aridi domani dove tutto scorre verso un’inedia vuota e sterile.

Lacrime che non capiscono i perché di rare e stinte feste traboccanti di volti mascherati dal dover essere, sature d’auguri e fratellanze stampate su falsa filigrana e coperte da ammiccanti fogli di carta da regalo con enormi fiocchi d’ipocrisia.

Lacrime che non capiscono i perché di orecchie e cuori incapaci di sentire, di ami nascosti in parole pitturate di rispetto e amicizia scrostate già ai primi saluti finali, in un marasma di mani che battono su bugiardi petti sperando di essere credute.

Lacrime che capiscono i perché di calendari e orologi che scandiscono il lesto incedere delle nostre vuote carcasse.

Carcasse d’animare con aneliti d’amore per rendere sterili questi crudi versi. E la nostra esistenza diverrebbe davvero una dolce passeggiata verso la vera immortalità.

Se riuscissimo a dare … senza aspettare alcun “grazie”!

Ultima modifica il Domenica, 29 Giugno 2014 14:10
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