AGI - Per Fratelli d'Italia la partita sul 'terzo mandato' per i presidenti di Regione è chiusa da tempo. "Tocca alla Lega decidere cosa fare, noi siamo fermi sulla nostra posizione, per ora non ci sono novità, spiega un esponente di primo peso di Fdi.

"Sceglieranno loro cosa fare se ritirare l'emendamento o se non presentarsi in commissione", osserva un altro 'big'. Al momento il partito di via Bellerio non ha ritirato l'emendamento in Commissione Affari costituzionali al Senato che dovrebbe essere votato giovedì. Ma dopo le parole di ieri di Salvini ("Non è sicuramente questo che farà litigare il centrodestra. Se ne sta occupando e deciderà il Parlamento", ha sottolineato ieri il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture), il convincimento di Fratelli d'Italia è che la mossa degli 'ex lumbard' sia semplicemente un riconoscimento alla battaglia degli uomini vicino al governatore Zaia ma non si andrà allo scontro frontale. Sullo sfondo ci sono le partite legate all'autonomia e alle riforme costituzionali. Il ddl Calderoli entrerà nel vivo la prossima settimana con le audizioni a Montecitorio ma il via libera arriverà parallelamente al primo semaforo verde al disegno di legge targato Casellati (in settimana arriverà l'emendamento per affinare le misure contestate dall'opposizione) a palazzo Madama, probabilmente entro marzo.

Nei dibattiti politici in ambito comunale (e non solo) si tende sempre a demonizzare il
ruolo delle opposizioni che (di norma) contrastano in maniera più o meno accesa le attività
delle amministrazioni.
L'opposizione, nella terminologia della politica, indica una rappresentanza politica che in
un sistema democratico decisionale non copre ruoli esecutivi e che spesso si assume
l'impegno o l'obbligo di controllo dell'attività di governo  esercitata dalla maggioranza
consiliare eletta.
Il termine viene usato per indicare tutte quelle forze politiche che non esercitano il potere
esecutivo (Sindaco e Giunta), ma generalmente contrastano le decisioni di questi quando
non sono nell'interesse della collettività.
L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il funzionamento della democrazia:
a) il controllo sull’operato della maggioranza; b) il condizionamento e l’influenza sulle
decisioni c) la critica dell’indirizzo politico di chi governa; d) la proposizione di un diverso
indirizzo politico del bene comune.
Tutti i governi vorrebbero avere come controparte politica una semplice minoranza di
facciata: accomodante e accondiscendente; ma la presenza di una forte opposizione è
l’ingrediente interno che garantisce il funzionamento della democrazia.
Lo si vede chiaramente quando prende piede il modello “consociativo” nel quale tutti sono
dalla stessa parte con ruoli indistinti e nessuno più né controlla le azioni, né propone le
alternative. Allora il destino dell'intera comunità è il declino. Perché si fanno strada
l’inefficienza e lo spreco delle risorse, passando per l’incompetenza e la corruzione visto
che l’obiettivo non è premiare chi fa meglio ma chi si adegua al potere in carica.
E il ruolo del consigliere di opposizione è un ruolo “scomodo” e angusto.
Ma è proprio questo il punto. Quello di oppositore è e deve essere un ruolo scomodo.
È scomodo per gli altri perché l’oppositore dà “fastidio”, crea noie, scava nelle cose che i
più vorrebbero lasciare nell’ombra, si insinua nelle contraddizioni, non è compiacente, non
accetta compromessi.
Ma la politica si fa anche fuori dalle istituzioni. Senza dubbio si fa nelle sedi dei partiti, ma
si fa anche nei circoli, nelle piazze, negli incontri conviviali ed oggi ancor più sui social.
E così anche per una semplice critica o giudizio, si diventa cittadini scomodi, intellettuali
scomodi, giornalisti scomodi ed anche, appunto, oppositori scomodi.

È scomodo per chi quel ruolo lo interpreta seriamente: essere scomodi è faticoso. Per un
consigliere d'opposizione occorre documentarsi molto di più di chi va in aula solo per
votare SI (perché l’unica cosa che deve dimostrare è la fedeltà); spesso si rischia
l’isolamento e l’amarezza della sconfitta condita dallo spettacolo del veder gioire chi ha
imposto la propria decisione per la mera forza del Potere e non con la ragione delle idee e
dei princìpi.
Ma vale questo principio per chi si è proposto come leader addirittura di governo? non
tutti sono leader e certamente un leader non si crea dalla sera alla mattina. I Leader
sono quelli che si intestano anche battaglie perse, non per interessi personali, e le portano
avanti anche a costo di perire (politicamente).
Ma tutto questo avviene e deve avvenire per una semplice ragione: l’oppositore non
risponde al potente di turno (più o meno illuminato) e alla maggioranza che gli fa da
contorno.
L’oppositore risponde a chi lo ha eletto. Chi lo ha eletto pretende da lui che continui a
controllare, che continui a proporre, che continui ad informare all’esterno di ciò che
avviene all’interno dell’istituzione. Senza questa preziosa attività di pungolo c’è
regressione per tutta la comunità e per gli stessi governanti che non hanno più nessun
motivo per fare meglio.
Le azioni politiche d'opposizione non renderanno la maggioranza (intesa come mero
sostegno dell'azione di governo) meno maldisposta in Consiglio, la giunta meno
arrogante, il Presidente del Consiglio meno inadeguato.
Un opposizione sempre più coesa forse potrebbe generare incomprensione e
disorientamento nei suoi elettori, ma sicuramente non farà venir meno quel puntello
importante per garantire la democrazia.
In un mondo dove tutti tendono a mettersi comodi è importante il ruolo di chi, invece, si
«mette scomodo» per fare un servizio alla democrazia. Di chi non si preoccupa di non
essere considerato dai potenti ma si preoccupa del funzionamento del sistema.
Davide Urzì

Un corso di formazione rivolto agli assistenti sociali per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Gli assessorati regionali delle Politiche sociali e della Salute hanno deciso di programmare l'attività formativa per gli operatori dei 391 Comuni siciliani e i componenti delle unità valutative multidimensionali delle Aziende sanitarie provinciali. L’obiettivo è approfondire i contenuti della legge quadro 328/2000 che disciplina il sistema integrato di interventi e servizi sociali. «L'iniziativa nasce da un’attenta analisi del bisogno sociale – dichiara l'assessore Albano – Dai territori, infatti, arrivano segnalazioni di criticità nell’attuazione dell’articolo 14 dedicato ai progetti individuali e la stessa norma risulta essere stata poco approfondita. In alcuni casi, è stato accertato che non si conoscono finalità, obblighi e compiti che spettano agli enti coinvolti. Proprio il progetto individuale dovrebbe rappresentare, però, uno strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità». Il progetto esecutivo dell’attività di formazione è stato redatto in collaborazione con il Cefpas, con il Garante regionale della persona con disabilità e con il Consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali (Croas). Sia i responsabili dei servizi sociali dei Comuni che i direttori generali e sanitari delle Asp avranno cura di individuare rispettivamente gli operatori della propria struttura e i professionisti dell'unità valutativa multidimensionale che dovranno partecipare al corso di formazione. I soggetti designati dovranno inviare la propria candidatura all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 29 febbraio. Per i Comuni è prevista la presenza di un solo assistente sociale, mentre saranno ammessi tre professionisti per le unità valutative multidimensionali. Ai soggetti designati sarà comunicata l'ammissione e garantito l'accesso allo spazio dedicato alle attività dove troveranno i programmi dettagliati con le giornate e le sedi. Per la partecipazione al corso sono previsti crediti formativi.

" Cosa avverrà la prossima stagione irrigua ? "  Se lo chiedono i tanti allevatori e proprietari di agrumeti a valle della Lago Pozzillo , che per lavori presenta un livello di acqua insufficiente per affrontare la prossima stagione estiva. Il governo Schifani, ha dichiarato lo stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino. La Sicilia è l’unica regione d’Italia e tra le poche d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. Stessa situazione si ritrova in Marocco ed Algeria. Una condizione che sta danneggiando agricoltori e allevatori, già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l'Isola per tutto il 2023. L'allevamento degli animali è il settore più colpito per l'assenza di foraggio verde e la mancanza di scorte di fieno danneggiate dalle anomale precipitazioni del maggio dell'anno scorso.

Il governo regionale ha quindi incaricato l’Unità di crisi istituita di recente e ora integrata dai dirigenti dei dipartimenti Bilancio e Programmazione, di individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle aziende agricole garantendo sufficienti volumi d’acqua.

 

Sono partiti i lavori di ripristino strutturale e idraulico della condotta principale dell’adduttore irriguo Magazzinazzo, nel Catanese. Il tratto interessato, lungo circa 540 metri, è in disuso da tre anni. Stanziati due milioni di euro che permetteranno di far ripartire l’irrigazione di una vasta porzione di territorio, pari a oltre settemila ettari.

«Sollievo per gli agricoltori della piana di Catania, in difficoltà con le colture di agrumi, ortive ed erbacei a causa della mancanza di acqua. Una risposta concreta da parte governo della Regione - afferma l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino - per risolvere problemi quali siccità e stato di incuria di alcune infrastrutture. L’intervento consentirà di garantire nuovamente l’irrigazione e di mettere fine ai numerosi disservizi che hanno penalizzato le aziende agricole del territorio».

La condotta era rimasta danneggiata durante l’alluvione del 2018 e, nonostante inizialmente ripristinata, smantellata perché necessitava di un massiccio intervento strutturale.

Soddisfazione di Gaetano Punzi, vicedirettore generale del Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale, e di Giuseppe Spartà, commissario straordinario della Sicilia Orientale, che sottolineano «la tempestività della Regione nell'aver recuperato un finanziamento Cipes che stava per andare perduto e per averlo rimpinguato con circa 600 mila euro di fondi regionali. Senza queste somme - concludono - non si sarebbero potuti appaltare i lavori che renderanno un servizio essenziale agli agricoltori di una porzione della piana di Catania».

 

<<Non c’è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca>>. La
sensazione di smarrimento dinanzi a un presidio culturale inaccessibile, così ben descritta in
questa frase della scrittrice statunitense Barbara Tuchman, è qualcosa che da tempo i cittadini
di Regalbuto, in provincia di Enna, conoscono bene.
La biblioteca comunale di Regalbuto, infatti, è chiusa da diverso tempo e per questo
motivo, attraverso la piattaforma Change.org, è stata lanciata una petizione che ne chiede
la riapertura. Alla base della richiesta c'è la necessità di avere a disposizione un presidio
fondamentale per l’accesso alla cultura.
La petizione, intitolata “Riapriamo la Biblioteca di Regalbuto per il Bene Comune”
(www.change.org/p/riapriamo-la-biblioteca-di-regalbuto-per-il-bene-comune),nel giro di
pochissimo tempo ha raccolto centinaia di firme. Segno di una forte esigenza collettiva. Il
gruppo locale “Nati per Leggere” , infatti, è in contatto costante con tante famiglie che
chiedono la riapertura della biblioteca comunale, percepita per quello che è: un cruciale
punto di accesso alla cultura e un prezioso spazio sociale dove riunirsi, apprendere e
crescere. Adulti e bambini, insieme.
Secondo i dati Istat, in Italia sono presenti oltre cinquemila biblioteche pubbliche, a
dimostrazione dell’ineludibile ruolo che queste istituzioni svolgono a favore del tessuto
sociale. Quello di Regalbuto, peraltro, non è un caso isolato: le petizioni volte a fare riaprire
biblioteche comunali chiuse sono diverse in tutta Italia. La chiusura di una biblioteca significa
impoverimento sociale: in quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “società
liquida”, fatta di uso compulsivo dei dispositivi tecnologici e incapacità introspettiva, un
libro può salvare letteralmente una vita. E anche un’intera famiglia.
Per tutti questi motivi, attraverso una petizione, si vuole sollecitare
costruttivamente l'amministrazione comunale di Regalbuto a superare le difficoltà esistenti.
Trovare locali idonei ad ospitare la biblioteca comunale, riaprire al pubblico questa
importante istituzione e mettere in sicurezza il patrimonio librario: questo è ciò che
cittadini, famiglie, adolescenti e bambini desiderano. Il diritto alla cultura non può aspettare.

Il dottor Mario Zappia ha assunto l'incarico di Commissario Straordinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Enna oggi 1 febbraioMario Zappia e Francesco Iudica 2024, secondo quanto disposto dal Decreto dell'Assessore Regionale alla Salute, numero 1 del 31 gennaio 2024. Con 61 anni di età e originario di Bronte, il dottor Zappia è un medico con una vasta esperienza e una formazione accademica avanzata, includendo numerosi master universitari in ambito scientifico e manageriale.

Il suo curriculum prestigioso evidenzia incarichi di direzione presso Aziende Sanitarie di rilievo, come Agrigento, dove ha recentemente ricoperto la carica, e Siracusa, oltre a esperienze presso Ospedali nazionali ad alta specializzazione, l'IRCCS di Troina e diverse docenze universitarie.

Il dottor Zappia subentra al dottor Francesco Iudica, precedentemente Direttore e Commissario dell'ASP di Enna.

Si è tenuto ieri, a Enna, il congresso provinciale di Forza Italia, fondamentale momento di confronto politico nel corso del quale è stata confermata Coordinatore Provinciale di Forza Italia Luisa Lantieri.
Dopo l'acclamazione all’assemblea provinciale, l’onorevole Lantieri (attuale vice presidente all’Assemblea regionale Siciliana) ha costituito ufficialmente il coordinamento provinciale che guiderà Forza Italia nei prossimi 3 anni.
“Continuerò a lavorare con impegno in un partito che si riconosce in un area moderata – ha detto il neo coordinatore ennese – abbiamo bisogno di dare risposte concrete alle esigenze delle nostre comunità e l’organizzazione partitica ci permetterà di avere una crescita più capillare nel nostro territorio”.
All’interno del coordinamento, fortemente voluto da tutto il partito, i regalbutesi Giuseppe Carambia e Concetta Giaggeri hanno ribadito il loro impegno in Forza Italia insieme a tanti amici e consiglieri comunali con i quali hanno condiviso negli ultimi anni esperienze ed impegno.
Nominata all'interno del direttivo provinciale Concetta Giaggeri e delegati al consiglio nazionale entrambi.
Presente all’incontro ennese anche il deputato nazionale Alessandro Battilocchio (ex euro parlamentare F.I.) e attualmente responsabile dell’ufficio elettorale nazionale di Forza Italia e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e lo stato delle città italiane e delle loro periferie.

 

Monitoraggio delle attuali risorse idriche, individuazione di altre fonti di approvvigionamento, riduzione delle perdite, interconnessione tra le condotte degli invasi, utilizzo razionale dei quantitativi d'acqua disponibili, per alleviare la crisi determinata dalla ormai prolungata assenza di precipitazioni significative. Sono queste alcune delle misure adottate dall'Osservatorio regionale sugli utilizzi idrici, istituito per volontà del presidente della Regione, Renato Schifani, che è tornato a riunirsi ieri alla presenza di tutti i soggetti interessati alla gestione delle risorse nell'Isola e coordinato dal segretario generale dell'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro. Sono state illustrate dai tecnici dell’Autorità di bacino le proiezioni temporali relative alle precipitazioni degli ultimi mesi ed effettuati i raffronti statistici con i dati di piovosità storica che evidenziano la carenza rispetto ai dati rilevati negli ultimi decenni.

L'organismo, che ha confermato il livello di criticità idrica “media”, ha deciso di estendere a tutto il territorio regionale le misure di attenzione che, lo scorso dicembre, erano state già avviate per le province di Agrigento e Caltanissetta, ovvero quelle che, al momento,  presentano i problemi più importanti sia per quanto riguarda l'uso potabile che per quello irriguo. L'attuazione di queste misure ha già permesso l’aumento dell’autonomia temporale dei volumi idrici esistenti, anche attraverso l'interconnessione tra le condotte di diversi invasi e l’incremento delle dotazioni, garantito dalla riattivazione di pozzi esistenti.

Inoltre, nell’Osservatorio è stata coordinata l’azione degli uffici del Genio civile per il rilascio, con procedure snelle, delle autorizzazioni agli enti gestori per la perforazione di nuovi pozzi. Sono state individuate le misure necessarie per il riutilizzo delle acque reflue e quelle per la sensibilizzazione al risparmio idrico. Effettuata anche una ricognizione complessiva dei fabbisogni irrigui che, in tutta la regione, rimangono in forte sofferenza. Per questo l’Autorità di bacino ha autorizzato i trasferimenti tra i diversi invasi.

Parallelamente, con lo scopo di aumentare la capacità di accumulo, la Regione Siciliana chiederà al governo nazionale l’avvio di cinque interventi su alcune infrastrutture dell'Isola. Interventi che sono stati illustrati al Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, che nei giorni scorsi ha effettuato un lungo sopralluogo in alcuni invasi siciliani, assieme ai tecnici dell'Autorità di bacino e ai rappresentanti di Enel, Consorzi di bonifica e dipartimento regionale Acqua e rifiuti. Al commissario è stata prospettata la necessità di effettuare azioni ritenute necessarie e prioritarie, già inserite nel “Piano Nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico” inviato al Mit dal dipartimento regionale dell’Agricoltura lo scorso 27 ottobre.

«Da parte del mio governo - afferma il presidente della Regione Renato Schifani - c'è massima attenzione al tema dell'approvvigionamento idrico. Seguiamo costantemente l'evoluzione della situazione legata alle scorte e stiamo programmando gli interventi nel breve e nel medio-lungo periodo. Abbiamo adesso un quadro concreto e preciso delle opere da attuare in collaborazione con il governo nazionale per contrastare gli effetti della mancanza di piogge. Riteniamo che il Piano nazionale possa essere lo strumento più idoneo per avere le risorse necessarie a migliorare la capacità di accumulo delle dighe e il riefficientamento delle condotte. In questo senso, abbiamo avviato un'interlocuzione con il commissario Dell'Acqua che ha avuto modo di verificare personalmente lo stato dei bacini in Sicilia».

Il Piano prevede una spesa di circa 150 milioni di euro, in particolare: per l'adeguamento del sistema di tenuta e dragaggio della diga Rosamarina (provincia di Palermo) e per il miglioramento delle opere utili alla sua gestione per un importo di 25,9 milioni di euro; per lo sfangamento dell'invaso "Madonna delle Grazie" sotteso alle dighe Scanzano e Rossella (provincia di Palermo) per il ripristino della capacità originaria, per 9,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centro-meridionale (diga Fanaco, provincia di Palermo) per un totale di 49,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto (provincia di Catania) per l'alimentazione del sistema irriguo, per un importo di 48,8 milioni di euro; per la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca (provincia di Catania) con la quale vengono consegnati i volumi irrigui alle prese di distribuzione, per complessivi 23,5 milioni di euro.

L’Osservatorio per gli usi idrici tornerà a riunirsi a breve per accertare l’efficacia delle misure adottate e monitorare il livello di crisi idrica regionale.

Domenica scorsa in un noto locale di Enna si è svolto il Congresso Provinciale di Forza Italia durante il quale l'On. Luisa lLantieri è stata confermata quale coordinatrice del partito di Berlusconi. Nel direttivo fanno parte : Occhipinti Fracesco, Di Seri Massimo, Ferrigno Angelo, Cammarata Antonio, Altavilla Grazia Maria, Giacobbe Filippo, Cancarè Salvatore, Barbera Salvatore, Cimino Giuseppe, Carambia Gouseppe, Colianni Rosario, Amoruso Carmelo e Giaggeri Concetta.

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