Non potevamo fermarci alla rinuncia di disputare campionati di serie. L’intesa con mister Mimmo Tripi è stata senza sprecare parole , perchè tra persone che sanno di pallavolo le collaborazioni sono naturali e spontanee. Paternò ha una lunga tradizione nel mondo della pallavolo , la vicinanza delle due città , il nostro sempre desiderio di realizzare la costruzione di un progetto di sviluppo del volley nel territorio , ci ha portato ad accettare l’avvio di un’unità di intenti che avrà senz’altro positivi sviluppi sui nostri tesserati. Si riparte dunque dal settore giovanile e dalla capacità dei nostri allenatori. Da questa stagione il team che formerà i ragazzi e le ragazze della Scuola di Pallavolo è formato da Letizia Stancanelli, Erica Smirne Miletti, Daniela La Venia e Barbara Rossi. Un team che ha esperienza e potrà collaborare con i tecnici del settore giovanile del Paternò Volley 2006. Nei prossimi giorni ci incontreremo con Mimmo per far muovere le prime iniziative ana collaborazione che abbiamo definito a ” 365 gradi “ . Il Volley a Regalbuto dunque c’è ma si evolve al passo delle nuove collaborazioni tra società sportive non più chiuse ma aperte , appunto a 365 gradi. ! E…a proposito di collaborazioni …..resteranno immutate quelle con la Misericordia di Regalbuto, l’IT Citelli e la GaEditori ! Più di così…….

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali” a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio. Un provvedimento che era stato richiesto dal governo regionale lo scorso 17 giugno e per il quale adesso serve solamente la firma del decreto da parte del ministro della Sovranità agricola, alimentare e forestale.

Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

«Voglio ringraziare i ministri Lollobrigida e Calderoli - sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - per la celerità nell’approvazione dell’iter. A causa della grave emergenza idrica, che pone la Sicilia in “zona rossa” al pari di Marocco e Algeria, il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua. L’intesa raggiunta ieri dimostra la concreta attenzione e sensibilità del governo nazionale per una situazione che va affrontata in maniera corale da tutte le istituzioni, comprese quelle europee».

La Regione ha già dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale. La nuova richiesta nasce da una situazione che si è aggravata nelle ultime settimane a causa della riduzione delle risorse idriche negli invasi e della conseguente indisponibilità di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico si stima una perdita della produzione nel 2024 che va da un minimo del 50% a un massimo del 75%.

La sezione locale Ciccio Marraro del partito Democratico di Regalbuto , sarà presente nelle piazze della città per la raccolta delle firme contro l'autonomia differenziata.

A modo mio , mi sono posto questo interrogativo. Il problema della siccità in Sicilia è il vero problema !  L'acqua è un bene così prezioso per la nostra sopravvivenza che - secondo me - passano in secondo piano altri, ben importanti , ma mai come questo. Ma come si fa a risolvere il problema della siccità ?  E' vero che è un processo irreversibile ?  E se lo è , come vivranno le prossime generazioni ? Prima di andare avanti nel discorso mi sono ripassato uno degli argomenti che si insegnavano nelle scuole. Il ciclo dell'acqua.

Il ciclo dell’acqua, o ciclo idrologico, è un processo continuo che descrive il movimento dell’acqua sulla Terra, attraverso l’atmosfera e di nuovo sulla superficie terrestre. Ecco le principali fasi del ciclo:

  1. Evaporazione: L’acqua dai mari, laghi, fiumi e altre superfici evapora a causa del calore del sole, trasformandosi in vapore acqueo.
  2. Condensazione: Il vapore acqueo sale nell’atmosfera e si raffredda, formando nuvole attraverso il processo di condensazione.
  3. Precipitazione: Quando le nuvole diventano sature, l’acqua cade sulla Terra sotto forma di pioggia, neve, grandine o nebbia.
  4. Infiltrazione e raccolta: L’acqua precipita sulla superficie terrestre e può infiltrarsi nel suolo, ricaricando le falde acquifere, oppure scorrere sulla superficie, alimentando fiumi, laghi e oceani

Questo ciclo è essenziale per mantenere l'equilibrio ecologico e garantire  la disponibilità di acqua per tutti gli esseri viventi.

A questo punto chiediamoci. PERCHE' NON PIOVE IN SICILIA. ?

La mancanza di pioggia in Sicilia è dovuta a una combinazione di fattori:

  1. Posizione geografica: La Sicilia si trova nel Mediterraneo, una zona che può essere influenzata da condizioni climatiche che limitano le precipitazioni.
  2. Catene montuose: Le montagne presenti sull’isola possono bloccare le nuvole cariche di pioggia, impedendo loro di raggiungere alcune aree.
  3. Cambiamento climatico: Il riscaldamento globale sta alterando i modelli meteorologici, portando a periodi di siccità più lunghi e intensi.
  4. Alta pressione: La permanenza di alta pressione sulla Sicilia ha portato le piogge solo nelle regioni del Nord Italia, lasciando l’isola con precipitazioni molto scarse.

Questi fattori combinati stanno causando una grave siccità, con conseguenze significative per l’agricoltura e la disponibilità di acqua potabile.

COSA POSSIAMO FARE NOI. ?

Se consideriamo il fatto che le piogge saranno sempre più scarse nel corso dei prossimi anni, meglio rendersi conto che potremmo non poter contare più sui bacini artificiali e dunque mettere mani a nuove forme di raccolta dell'acqua. Come si vede, gli interventi urgenti sono necessari , urgenti , ma non potranno risolvere il prosciugamento del Lago di Pergusa e di altri bacini artificiali. Una cosa però si può subito fare. NON FAR DISPERDERE L'ACQUA ! Quest'ultimo argomento è assai delicato perchè abbraccia situazioni del tipo gli allacci abusivi nelle condotte idriche e le riparazioni urgenti che fanno disperdere metri cubi di acqua potabile per giorni , se non per settimane senza l'intervento alcuno.  ANCORA UNA COSA POSSIAMO FARE ! Seguire l'esempio di una coppia che in Brasile ha piantato milioni di alberi in 20 anni per icreare una foresta.

Questo è un esempio che ci indica un grande suggerimento: non dobbiamo aspettare risposte miracolose dai governi, ma agire da noi. Tanti piccoli, fanno una cosa grande! Infinita stima a questa coppia!!

Realizzare un sistema integrato di alta formazione professionale, di sviluppo della ricerca biomedica e clinica e delle connesse attività assistenziali. Sono questi gli obiettivi del protocollo d'intesa tra la Regione Siciliana e l'università Kore di Enna, firmato stamattina dal presidente Renato Schifani, dall'assessore alla Salute, Giovanna Volo e dal presidente dell'ateneo ennese, Cataldo Salerno. Presenti anche i dirigenti generali del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e del Dasoe, Salvatore Requirez, e il prorettore della facoltà di Medicina Paolo Scollo. Si tratta di un percorso che era già stato avviato con le altre tre università siciliane e che oggi si completa con la Kore. «Con la firma di oggi - afferma il presidente Schifani appena rientrato a Palazzo d'Orléans dopo la sua breve convalescenza in seguito a un intervento chirurgico - completiamo il quadro di una collaborazione strutturata con tutti gli atenei siciliani per portare avanti la nostra idea di un sistema sanitario efficiente, moderno, rivolto alla ricerca e all'innovazione. Grazie all'integrazione con le istituzioni didattico-scientifiche, potremo ampliare l'offerta formativa per i futuri medici e per il personale sanitario, attraverso percorsi di studio di altissima qualità. Siamo impegnati a offrire sempre più possibilità alle nuove generazioni, affinché possano vivere e realizzarsi nella loro terra». «Dopo i protocolli con le università pubbliche siciliane di Palermo, Catania e Messina - aggiunge l'assessore Volo - sanciamo un accordo anche con la Kore di Enna che è un'università accreditata e in grado di contribuire al miglioramento del sistema sanitario. Siamo convinti che la sinergia tra istituzioni e mondo accademico determinerà un salto di qualità del nostro sistema sanitario, attraverso la formazione di tanti giovani che hanno potenzialità ancora inespresse e che potranno usufruire così di un percorso di qualità per accedere alle professioni sanitarie». «Voglio innanzitutto ringraziare il presidente Schifani - afferma il presidente della Kore, Cataldo Salerno - per la grande sensibilità che ci ha dimostrato con la sua presenza e con la sua ferma volontà di sostenere questa intesa. Ringrazio anche l'assessore Volo e tutto l'assessorato per l'impegno profuso. Una giornata molto importante per noi perché la nostra università e la nostra scuola di Medicina entrano ufficialmente nel sistema integrato accademico-sanitario-assistenziale, un riconoscimento al nostro ruolo e una risposta a un'area della Sicilia che ha sicuramente bisogno di attenzione. Ringrazio anche il professore Scollo, che si è speso per arrivare al risultato di oggi». L'accordo, che ha una durata triennale, individua nel presidio ospedaliero Umberto I la struttura principale per l'esercizio integrato delle attività di didattica, di ricerca e di assistenza, ma per soddisfare la crescita potenziale della domanda è prevista anche l'inclusione nella rete formativa di altre strutture pubbliche o private accreditate.

Il Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana Ing Nello Rampulla si rivolge ai giovani il vista della prossima assemblea regionale che si svolgerà a Enna il 20 Luglio.

“Il 20 Luglio rinasce in Sicilia il movimento giovanile della Nuova Democrazia Cristiana , quale passo successivo alla nascita  del partito. Non può sottacersi l’importanza dell’evento , atteso che ,col MG , si rimette in moto quella fucina politica indispensabile per ogni persona che voglia fare politica attiva , perché è in organismi come il MG che giorno dopo  giorno ,  attraverso il confronto di idee e l’esperienza degli altri si raggiunge quella maturita’  che consente di affrontare i problemi  che  la politica quotidianamente mette sul tavolo , senza dovere improvvisare. Ed è proprio l’improvvisazione una, se non la principale, delle cause del malfunzionamento nell’amministrazione della Res Pubblica. Non bisogna vergognarsi di fare gavetta perché è da essa che si apprendono quei  rudimenti che portano a diventare grandi statisti come Andreotti , che è stato il primo presidente nazionale del movimento giovanile DC . Ne sa qualcosa il nostro segretario nazionale , che grazie alla politica dei piccoli passi è assurto a leader politico di altissimo rango ed oggi con grande sapienza e lungimiranza è riuscito non solo a far rinascere la DC ma a risvegliare gli animi di tanti che come me avevano nel cuore   la DC con i suoi valori di solidarietà, di fratellanza di cristianità , la tanto oggi  vituperata famiglia tradizionale che rappresenta la cellula base dello Stato. Non è forse che dal momento in cui si è disgregata la famiglia che lo stato e le istituzioni tutte hanno iniziato quel lento degrado che piano piano oggi ci ha portato alla deriva nella quale  ci troviamo. Orbene a voi giovani, che siete i virgulti della futura classe politica e dirigenziale dico ” Non abbiate paura di fare politica, rimuovete ogni remora, mettete a frutto tutte le conoscenze acquisite e le tecnologie disponibili, non delegate ad altri il vostro futuro, diventate arbitri del vostro destino appropriatevi , democraticamente, di tutto, non abbiate paura di sbagliare perché è dagli errori che nascono le cose migliori, non fermatevi di fronte agli ostacoli di qualsiasi natura, affermate il diritto al lavoro e nella propria terra, imponetevi per fermare l’esodo dei vostri amici, dedicate tutte le forze per far rinascere la nostra meravigliosa Sicilia . Io, nel mio piccolo sono con voi.

La Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna ha deliberato di conferire l’incarico di specialista Ambulatoriale, a tempo indeterminato, nella branca di Cardiologia al dott. Gaetano Monaco, stimato professionista in servizio presso l’Ospedale di Enna. Il dott. Monaco, in servizio presso la UOC di Medicina Generale dell’Umberto I fino al 31/08/2024, assumerà il nuovo incarico a far data dal 01/09/2024, potenziando la Cardiologia nell’ambito del territorio provinciale con una distribuzione su diverse strutture sanitarie dell’Azienda per un impegno orario di 38 ore, di cui 14 presso il Poliambulatorio di Piazza Armerina, 10 ore presso il Poliambulatorio di Nicosia, presso il Poliambulatorio di Troina e 6 presso il Poliambulatorio di Regalbuto. “Il potenziamento della cardiologia territoriale in quattro Comuni della provincia – evidenzia il management aziendale – rappresenta un passo significativo per migliorare le necessità assistenziali dell’utenza”.

Una docente di lettere che ha insegnato  in un liceo di Bologna ha deciso di lasciare la cattedra a due anni dalla pensione: il motivo? Secondo quanto riportato da La Repubblica, la donna, anche vicepreside, non riesce più a lavorare in una scuola che non sente più sua.“Questa non è più la mia scuola, ma la scuola di adesso. Mi sento sconfitta”, queste le sue parole. “Vorrei che la scuola riscoprisse un’educazione alla passione e alla pazienza. Invece da troppo tempo insegue quello che c’è fuori, finendo per svalutare sé stessa. Modelli che per lo più sono estranei alla sua natura più autentica. Un esempio? L’orientamento. È importantissimo, ma, fatto così, delegato ad attività estemporanee, ha finito per squalificare il ruolo che la scuola aveva proprio nell’orientare. La scuola avrebbe in sé una grande capacità di fornire ai giovani gli strumenti per la conoscenza di sé. Può farlo attraverso l’esercizio del sapere, la pratica delle discipline che insegna. Ora tutto sembra invece soltanto finalizzato al lavoro futuro, e in questo non mi riconosco”.Ed ecco poi una critica alle nuove tecnologie: “Intendiamoci, vanno benissimo. Ma se ci lamentiamo che l’uso eccessivo provoca nei giovani una sensibile diminuzione dell’attenzione, della concentrazione, della capacità di riflessione, la perdita di valore del silenzio, cosa è concesso di fare alla scuola per mettere in atto antidoti? Altro punto dolente è l’eccessiva ingerenza dei genitori, ulteriore segnale della svalutazione della figura degli insegnanti. Non è solo il fatto che vogliano intervenire su voti e giudizi, cosa fino a qualche anno fa impensabile, ma incontro continuamente padri e madri che spiegano a noi docenti come dobbiamo fare il nostro lavoro. Ogni tanto chiedo loro che mestiere fanno e cosa penserebbero se insegnassi loro come devono svolgerlo. È svilente”. È una generazione troppo tutelata e questo credo sia anche all’origine del disagio che i ragazzi provano. La scuola li mette di fonte alle difficoltà, ma dal momento che non sono abituati ad affrontarle vanno in crisi. Ragazzi e ragazze, poi, faticano a rispettare le regole”, ha concluso.

NOI SIAMO SATURNIA. Con questo claim e la passione condivisa per la pallavolo, Cosedil Saturnia Acicastello lancia la sua campagna abbonamenti per la stagione 2024/2025 , per vivere insieme ai supporter i match del Campionato di Serie A2 Credem Banca a partire dal prossimo ottobre. E si inizia dai vecchi abbonati con la possibilità di usufruire del diritto di prelazione fino a domenica 14 luglio. Dal giorno dopo, lunedì 15 luglio, partirà la vendita libera per tutte le altre categorie di abbonamento.

La Regione sosterrà finanziariamente chi decide di avviare per la prima volta una iniziativa imprenditoriale in agricoltura nel territorio siciliano, comprese le isole minori. È stato pubblicato il bando del dipartimento regionale dell’Agricoltura rivolto ai nuovi imprenditori agricoli di età fra 41 e 60 anni. Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro a valere dei fondi del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Siciliana al Piano strategico Pac 2023 – 2027. Il 2 per cento della dotazione, pari a 400.000 euro, è riservato ad attività da avviare nelle isole minori. «Supportiamo la nascita di nuove aziende in agricoltura, che resta – dice il presidente della Regione Renato Schifani - un comparto trainante della nostra economia. Il mio governo è quotidianamente impegnato a sostegno del settore, messo in forte difficoltà dagli effetti della persistente siccità; questo bando dimostra la fiducia in un futuro di sviluppo. È una misura che ha significativi risvolti sociali: sosteniamo le iniziative di soggetti non più giovani, ma che abbiano ancora voglia di scommettere su sé stessi e sulla nostra terra e investiamo negli arcipelaghi siciliani, prevedendo di destinare specificatamente una quota dei finanziamenti ai progetti imprenditoriali che vi saranno realizzati». L’intervento offre opportunità e strumenti per attrarre nuovi imprenditori nel settore agricolo e attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi sostenibili sia in termini di ambiente sia in termini economici e sociali. Occorrerà presentare, con la domanda, un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola. Sono favorite le fasi iniziali d’insediamento tra cui l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze. Il sostegno è erogato con il pagamento di una somma forfettaria in conto capitale di 30.000 euro. Le istanze possono essere presentate attraverso il portale Sian dal 22 luglio al 21 novembre 2024. Il bando è pubblicato sul sito Sviluppo rurale Sicilia a questo link: https://svilupporurale.regione.sicilia.it/04/07/2024/intervento-sre02-insediamento-nuovi-agricoltori-bando-modificato-ed-integrato/